Pd, i civatiani: “Adesso si commissari la segreteria provinciale e si vada a congresso”

Mentre tutta Europa ha virato a destra premiando elettoralmente movimenti populisti e nazionalisti, solo l’Italia ha registrato quel 40% tondo al Pd.

Persino la Sicilia, nonostante un partito diviso, nonostante gli scontri con Crocetta,nonostante il caso Genovese, ha portato in dote al Pd il 35%.

“ E’ stato bravo Renzi a parlare ad un’ampia fascia di popolazione- ha commentato oggi Piero David, coordinatore regionale dell’area Civati- Gli 80 euro sono un segnale di cambiamento. Ha vinto la speranza. Politicamente è stato un successo per il Pd perché è stato confermato che si può ottenere il consenso anche senza il voto clientelare. E’ stato un voto d’opinione ed a questo dobbiamo continuane a rivolgerci, anche a Messina, dove il progetto di cambiamento è arrivato ma in misura ridotta”.

I civatiani hanno sostenuto il renziano Renato Soru, che ha ottenuto un buon risultato, primo nel collegio e secondo in provincia di Messina, dopo la Chinnici.

Adesso però, spiegano i civatiani, il vento del cambiamento deve coinvolgere in modo definitivo la città dello Stretto. Da qui la richiesta da parte del gruppo del commissariamento della segreteria provinciale e un congresso straordinario per avviare da subito il tesseramento e riorganizzare i circoli. Queste richieste saranno portate in sede regionale del partito, puntando sul coinvolgimento di tutte le aree.

“Dobbiamo mettere da parte la logica delle correnti- ha detto Simone Di Cesare- E’ un’occasione da non perdere. Se vogliamo mantenere la credibilità dobbiamo avviare subito la macchina organizzativa per una nuova struttura del partito a Messina”.

L’effetto Renzi ha avuto la meglio a Messina anche sul caso Genovese, “Gli elettori messinesi ci hanno dato fiducia- dicono i civatiani- adesso dobbiamo aprire una nuova stagione senza puntare sulle clientele e le amicizie”.

A chiarire come anche in provincia vi siano situazioni problematiche è stato Antonio Foti che ha ricordato come ad esempio a Milazzo vi sia la vicenda paradossale di un Comune al dissesto, senza consiglio comunale ma, fin quando il consiglio era in azione il Pd aveva due assessori in giunta e contemporaneamente il gruppo Pd dell’Aula all’opposizione, “Bisogna essere compatti, partire dalle idee, puntare sui contenuti,anche a livello delle segreterie cittadine e dei circoli”.

R. Br.