Santoro torna all’Iacp: “Voglio accelerare il risanamento”

Aveva guidato già l’Iacp dal dicembre 2009 al maggio 2010, torna oggi per due mesi, con possibilità di rinnovo. Leonardo Santoro, dirigente del Genio Civile, è il nuovo commissario straordinario dell'Istituto autonomo case popolari, nominato con decreto del presidente Nello Musumeci su proposta dell'assessore regionale alle infrastrutture, Marco Falcone.

“Ieri ho incontrato i dirigenti dell’Istituto – dice -, che mi hanno segnalato le diverse criticità. I bilanci sono fermi dal 2015, l’organico è stato decimato dai pensionamenti e ora è composto solo da 71 persone. Quando sono stato commissario otto anni fa avevo recuperato somme per oltre 50 milioni per costruire 275 case, purtroppo alcuni di questi fondi non sono mai stati spesi. C’è la necessità di imprimere una forte accelerazione al risanamento. Nel 2015 la Regione mi ha affidato un incarico ispettivo per verificare i motivi di questa lentezza. Ho ricevuto risposte dall’Iacp, non dal Comune, che è stato diffidato a produrre gli atti”.

Cinque gli obiettivi immediati: “Chiedere ai Comuni quali siano le necessità abitative – prosegue -, recuperare i canoni non versati, convocare subito la commissione tecnica, requisire gli alloggi occupati abusivamente e accelerare i lavori, come ad esempio quelli per le case fantasma di Zafferia. In poco tempo non posso risolvere tutte le criticità ma intendo gettare le basi, dare gli input per recuperare fondi che si rischiano di perdere”.

Dai primi riscontri, “nel Comune capoluogo ci sono sei alloggi non assegnati e circa 200 segnalazioni di occupazioni abusive. Di queste, solo sei sono state sgomberate. Se non c’è la collaborazione della Polizia municipale, dovrò valutare altre azioni per riconsegnarle ai legittimi assegnatari. In provincia va meglio, c’è sinergia con la Procura di Barcellona, tra Milazzo e Barcellona sono state riconsegnate 35 case”.

All’orizzonte, secondo le intenzioni della giunta Musumeci, l’abolizione di tutti gli Iacp siciliani. “Le ipotesi sono quelle di trasferire le competenze alle città metropolitane e ai liberi consorzi – conclude Santoro – e il personale transiterebbe lì. Oppure finirebbe alla società Resais, come quelli dell’Ente Fiera che poi sono stati assegnati al Genio Civile. In ogni caso la gestione del patrimonio edilizio dovrà continuare ad esistere e, anche nel frattempo, dobbiamo operare al meglio”.