Un progetto del Dipartimento di Ingegneria dell’UniMe “conquista” Samsung

Un progetto del Dipartimento di Ingegneria dell’UniMe “conquista” Samsung

DLT

Un progetto del Dipartimento di Ingegneria dell’UniMe “conquista” Samsung

Tag:

DLT |
mercoledì 06 Novembre 2013 - 14:56

Due docenti messinesi hanno progettato la realizzazione di un sistema sensoristico di analisi dell’espirato integrato in uno smartphone, che permetterà di analizzare lo stato di salute in tempo reale ed in maniera semplice e non invasiva

L’Università di Messina non è solo quella che procede come una lumaca nel settore della ricerca, è anche quella dove vengono alla luce eccellenze e progetti all’avanguardia, di cui andare fieri .

Rientra decisamente in questo secondo caso il progetto sviluppato dal prof. Giovanni Neri e dal prof. Nicola Donato, entrambi docenti del Dipartimento di Ingegneria Elettronica, Chimica e Ingegneria industriale. Nello specifico, i due ingegneri messinesi hanno progettato la realizzazione di un sistema sensoristico di analisi dell’espirato integrato in uno smartphone, che permetterà di analizzare lo stato di salute in tempo reale ed in maniera semplice e non invasiva.

La presentazione del progetto “SAFELY” , finanziato dall’Istituto per le Tecnologie avanzate (SAIT) nell’ambito del Global Research Outreach (GRO) Program della Samsung, si è svolta stamattina nella Sala Senato dell’Università di Messina, alla presenza della prof.ssa Daniela Baglieri, Prorettore all’Innovazione e al Trasferimento tecnologico. Il GRO è una competizione a livello mondiale che ha visto l’Ateneo peloritano, quale unico Ateneo italiano nel 2013 ad essere stato selezionato.

Si tratta di una storia di successo di un gruppo di ricerca dell’Università di Messina- ha detto la prof.ssa Baglieri –che ci rende orgogliosi e ciò dimostra che quando c’è un’ eccellenza non ci sono limitazioni geografiche. Questa è la via che ci permetterà nei prossimi anni di affrontare la sfida della valutazione della ricerca”

Alcuni markers presenti nell’espirato possono fornire, infatti,informazioni utili per la diagnosi di molte malattie come ad esempio il diabete, i tumori o le infiammazione dei polmoni, disfunzioni epatiche, etc. In futuro, dunque, sarà possibile pensare a dispositivi avanzati di sensing: “Si tratta di sensori piccolissimi che dovremo rendere quasi invisibili- ha detto il prof. Neri- in maniera tale da poter essere inseriti negli smartphone, i quali diventerebbero i principali candidati per una nuova generazione di strumenti diagnostici che potrebbe trasformare l’analisi del respiro in un utile ed economico screening test per molte patologie”.

Il prototipo che sarà realizzato dai professori Neri e Donato durante le attività previste dal progetto è il primo gradino per raggiungere l’obiettivo. Tali attività si articolano in una durata complessiva di tre anni, la Samsung ha finanziato il primo anno con 90.000 dollari e si riserva di finanziare i successivi previa verifica dei risultati raggiunti.

Il nostro progetto– ha aggiunto il prof. Donato- coinvolge non solo dottorandi di ricerca ma anche studenti della triennale e della magistrale, e prevede lo sviluppo sia hardware sia software interamente presso il nostro Ateneo”.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007