Tavolo tecnico presieduto dal sindaco. Il Comune presenterà inoltre 62 progetti e la Città Metropolitana 9. La situazione ad oggi
MESSINA – Sono stati verificati i necessari interventi di riqualificazione degli edifici scolastici con indagini sismiche effettuate. Sulla base di questo lavoro, il Comune di Messina presenterà 62 progetti di adeguamento e miglioramento sismico il cui importo è in corso di stima, mentre la Città Metropolitana presenterà 9 progetti per l’importo di 10 milioni di euro. E’ la sintesi del tavolo tecnico congiunto tra città Metropolitana e Comune di Messina che ha avuto luogo nella sala Boris Giuliano dell’ex Provincia, Palazzo dei Leoni, per verificare i progetti che verranno presentati ai sensi del bando regionale dello scorso giugno sull’edilizia scolastica.
Il tavolo è stato presieduto dal sindaco Cateno De Luca: presenti il vicesindaco Carlotta Previti con delega ai Finanziamenti europei, l’assessore alle Infrastrutture e Lavori pubblici Salvatore Mondello, l’assessore alla Pubblica istruzione Laura Tringali, l’assessore al Patrimonio Francesco Caminiti e gli ingegneri Amato e Roccaforte.
Lavori finanziati nell’ambito Pon scuola
“In linea con il cronoprogramma dato la settimana scorsa – spiega De luca – sono in corso di affidamento i lavori finanziati nell’ambito del Pon Scuola: per il Comune di Messina un milione e 20mila euro e per la Città Metropolitana un milione di euro. Soldi per interventi di efficientamento, adeguamento e adattamento degli spazi in conseguenza dell’emergenza Covid 19”. La proroga per la manifestazione di interesse scadrà il 28 agosto.
LA SITUAZIONE AD OGGI
Istituti Comprensivi: dal fabbisogno emerso dalle richieste delle singole scuole risulta la necessità di reperire 170 aule; di queste 95 saranno recuperate con interventi di edilizia avviati dall’amministrazione, mentre per 75 si prevede di ricorrere alla locazione attraverso le offerte provenienti da privati e il recupero di scuole da riattivare.
Scuole Secondarie di Secondo grado: 160 aule il fabbisogno emerso. Dalla rilevazione effettuata 60 sono in corso di recupero; 80 sono le aule che saranno reperite come locali aggiuntivi grazie alle offerte pervenute. Mancano al momento 20 aule per il reperimento delle quali si sta provvedendo a vagliare altre soluzioni.
Il centro di formazione delle ferrovie, alle spalle dell’atm, è chiuso da anni. Perché non usare questi locali? E tanti altri simili.