Elettrodotto Terna Sorgente Rizziconi: il Comune di Pace del Mela da che parte sta?

Elettrodotto Terna Sorgente Rizziconi: il Comune di Pace del Mela da che parte sta?

Serena Sframeli

Elettrodotto Terna Sorgente Rizziconi: il Comune di Pace del Mela da che parte sta?

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domenica 20 Ottobre 2013 - 14:32

Il Coordinamento Ambiente Tutela del Tirreno interviene sulle trattative tra l’amministrazione Pacese e la Terna

Continua la polemica sull’Elettrodotto Terna. Dopo le trattative tenute nei giorni scorsi dal Comune di Pace del Mela, interviene il Coordinamento Ambientale Tutela del Tirreno.
Come si legge nella nota il Coordinamento “è costretto ad intervenire ancora una volta sulla trattativa che il Comune di Pace del Mela sta conducendo con la società Terna per il ritiro dei ricorsi in cambio di nulla. Il sito del Comune di Pace del Mela riporta “quanto di meglio è emerso nei tavoli di concertazione e nei tavoli tecnici con ’Amministrazione Comunale, le Associazioni ambientaliste e Terna”.
Il Coordinamento procede così ad esaminare quelli che sono i punti più salienti secondo l’Amministrazione pacese. Vediamoli in dettaglio:
“1) Il monitoraggio ambientale per la verifica del rispetto dei limiti di legge per l’emissione dei Campi Elettro-Magnetici (CEM).
Non è una concessione di Terna, sono le prescrizioni del Ministero dell’Ambiente che obbligano Terna a prevedere il monitoraggio ambientale e il rispetto dei valori “di qualità” del campo elettromagnetico;
2) La delocalizzazione, fuori dal territorio Comunale, dell’attuale elettrodotto a 380KV in terna semplice che passa vicino la borgata Passo Vela;
La delocalizzazione dell’elettrodotto di Passo Vela – tristemente famoso – è un diritto che i cittadini Pacesi dovevano pretendere già da dieci anni; l’elettrodotto, trasformato da 150 KV a 380 KV, passa a 19 metri dalle abitazioni e pertanto in violazione di qualunque norma in tema di emissioni elettromagnetiche. La transazione è vergognosamente peggiorativa in quanto rinvia lo spostamento alla conclusione della messa in esercizio del 3° elettrodotto, cioè almeno dieci anni.
3) La mitigazione dell’impatto paesaggistico del nuovo elettrodotto in doppia terna attraverso un concorso di idee e la successiva realizzazione del miglior progetto;
Anche questa non è una concessione, è’ il Ministero dell’Ambiente che prescrive la “mitigazione”. Di fronte ai gravi problemi di inquinamento fa veramente ridere l’ipotesi di affidare ad un concorso, magari di bambini di scuola elementare, per risolvere i problemi di impatto paesaggistico che i mostri d’acciaio hanno creato nella Valle del Mela.
4) La tutela al danno patrimoniale subito dai privati per la costruzione del nuovo elettrodotto.
Bisogna essere proprio ingenui, o come dicevamo troppo perspicaci, per pensare che la Società Terna abbia intenzione di distribuire soldini ai proprietari di immobili posti vicino all’elettrodotto. Terna, infatti, ha già categoricamente smentito questa ipotesi perché sa benissimo che accordare a qualunque cittadino pacese un centesimo di Euro in più delle somme previste dalla legge, quale indennizzo, significherebbe scatenare milioni di giudizi risarcitori in tutte le particelle di terreno
d’ Italia dove vi sono elettrodotti.
In cambio il Comune di Pace del Mela si impegna a ritirare i ricorsi, concedere un’autorizzazione preventiva al terzo elettrodotto aereo a 380 KV, insomma a lasciare che Terna continui a fare tutto quello che vuole”.
“Siamo veramente sconcertati- dichiara a nome del Coordinamento l’Avv. Nino La Rosa- non riusciamo a capire la smania di transazione dell’Amministrazione di Pace del Mela dopo che per anni ha subito l’arroganza di Terna. Come si fa a dire che si tutelano gli interessi della collettività ritirando un ricorso di cui si aspetta la sentenza da un momento all’altro e che ha buone probabilità di essere favorevole ai cittadini? Come si giustificano le spese sostenute? Come si fa a spiegarlo alla Corte dei Conti?”.
“Registriamo con favore- conclude l’avv. La Rosa- la nascita di movimenti che, preso atto del disastro ambientale provocato dai tralicci e dai precedenti elettrodotti, vogliono opporsi con tutte le forze alla posa dei 19 cavi. Rinnoviamo l’appello ai cittadini di Pace del Mela perché salvaguardino la loro salute ed il loro territorio; solo attraverso un’azione unitaria di tutte le popolazioni potremo tutelare il futuro dei nostri figli”.

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