Bankitalia conferma: entro la fine del 2018 chiuderà la filiale di Messina

Bankitalia conferma: entro la fine del 2018 chiuderà la filiale di Messina

Bankitalia conferma: entro la fine del 2018 chiuderà la filiale di Messina

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martedì 31 Marzo 2015 - 07:18

Un iter graduale che tre anni fa aveva condotto al trasferimento a Catania della gestione del contante e che, anche per questo motivo, ha provocato la decisione finale. Cgil e Uil chiamano in causa Crocetta

L’ultimo appello era arrivato appena due giorni fa, da parte del rettore Pietro Navarra. Prima ancora erano stati il sindaco Accorinti, il deputato Garofalo e il senatore Mancuso, oltreché, naturalmente, le rappresentanze sindacali. Non è servito a nulla, perché la Banca d’Italia ha confermato il proprio piano di riorganizzazione della rete territoriale e, come sempre, riorganizzazione fa rima con tagli. Nei tagli, come spesso accade, rientra anche Messina che, a questo punto, diventerebbe l’unica città metropolitana italiana sprovvista di questo presidio.

Tutto avverrà entro la fine del 2018, ma quell’”entro” significa che il processo potrebbe chiudersi anche prima. Un iter graduale che tre anni fa aveva condotto al trasferimento a Catania della gestione del contante e che, anche per questo motivo, ha provocato la decisione finale. Proprio per questo, Garofalo e Mancuso avevano chiesto che la gestione del contante tornasse a Messina, visto che Catania non riesce sempre a smaltirne l’enorme mole.

Niente di tutto ciò. Messina, come spesso accade, paga il ruolo di terza città siciliana ed anche uno scarso peso politico se si considera che in molte altre città più piccole resterà almeno un ufficio “ad ampia operatività”. I sindacati, ovviamente, non si danno per vinti, in prima linea la Cgil: " Chiediamo un intervento del presidente della Regione perché venga revocata una decisione che mortifica il territorio messinese, che cancella un presidio di legalità”, dichiara il segretario generale della Cgil di Messina, Lillo Oceano. “La conferma nelle ultime ore di quello che era stato temuto – prosegue – porta anche con sé il peso di certificare l’assenza di una politica capace di bloccare progetti di smobilitazione che la città e la provincia continuano a subire. Il Governo Crocetta eserciti quel ruolo di difesa di realtà strategiche e importanti per i territori della Sicilia".

Per la Uil, si tratta di "una decisione che accanto ai risvolti sociali colpisce pesantemente i 16 lavoratori in servizio presso la Filiale messinese. Nonostante la bruttissima notizia che evidenzia sordità e arroganza dei vertici della Banca d’Italia rispetto alle oggettive e giuste richieste del territorio, pensiamo che si debba proseguire in un’azione di lotta con gli strumenti a disposizione. Nelle scorse ore la Segreteria Nazionale della UILCA, unitamente alle altre organizzazioni sindacali, ha già preannunciato l’impugnazione, davanti alla Magistratura, della delibera relativo al nuovo riassetto territoriale assunta dal Consiglio superiore della Banca d’Italia".

La Uilca di Messina chiede ufficialmente che la Regione Siciliana sollevi, ai sensi dell’art. 17 dello Statuto siciliano che assegna competenza esclusiva alla regione sui settori del credito e delle assicurazioni, un conflitto di attribuzione alla Corte Costituzionale. "Si tratta di uno strenuo, ma doveroso, tentativo finalizzato alla salvaguardia di un territorio, complesso e difficile, che perderebbe un indispensabile presidio di legalità rappresentato dalla presenza della Filiale della Banca d’Italia – afferma il segretario generale della Uilca Messina, Ivan Tripodi -. Già nel 2007, di fronte alla possibilità di chiudere ben sette filiali siciliane della Banca d'Italia, il governo regionale dell’epoca sollevò, ai sensi del citato articolo 17 dello Statuto siciliano, il conflitto di attribuzione e ottenne un concreto risultato politico: in quell'occasione furono cancellate solo le sedi di Siracusa ed Enna. Pertanto, nonostante la tragica latitanza ed assordante assenza della deputazione regionale e nazionale, ci appelliamo al governatore Crocetta e al suo governo affinché assumano un’iniziativa concreta volta a difendere Messina e il suo territorio sulla quale non possono essere ammessi alibi o giustificazione di sorta".

16 commenti

  1. Grandi, continuiamo cosi, cosa ci è rimasto da togliere? facciamo il comune?

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  2. Grandi, continuiamo cosi, cosa ci è rimasto da togliere? facciamo il comune?

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  3. Nonostante i miei molteplici tentativi, non riesco a capire come possa influire un Sindaco o un Presidente della Regione sulla chiusura di una filiale di Banca d’Italia; sono due organi politici che nulla hanno a che fare, secondo me, con le scelte strategiche aziendali di Banca d’Italia, scelta sicuramente effettuata per l’ottimizzazione del personale e la riduzione dei costi.
    I sindacati? Ma perchè hanno mai contato qualcosa i sindacati nelle politiche strategiche delle grosse aziende? Non mi sembra.

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  4. Nonostante i miei molteplici tentativi, non riesco a capire come possa influire un Sindaco o un Presidente della Regione sulla chiusura di una filiale di Banca d’Italia; sono due organi politici che nulla hanno a che fare, secondo me, con le scelte strategiche aziendali di Banca d’Italia, scelta sicuramente effettuata per l’ottimizzazione del personale e la riduzione dei costi.
    I sindacati? Ma perchè hanno mai contato qualcosa i sindacati nelle politiche strategiche delle grosse aziende? Non mi sembra.

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  5. Agrigento sarà una filiale ad ampia operatività, tante cittadine italiane come Sassari, Cuneo, Aosta ect….avranno più competenze…Messina sarà l’unica grande città italiana tagliata, eliminata dal sistema.
    Attenzione….anche questa eliminazione fa parte di un evidente piano per distruggere Messina…..da vent’anni Messina viene colpita in tutto e per tutto…. viene isolata ed emarginata sempre di più.
    Messina ha una posizione al centro di due regioni, ideale sito per realizzare poli di eccellenza e strutture in grado di servire le due regioni….tagliare Messina non ha alcuna logica, è un vero controsenso….Perchè stanno distruggendo questa città?…..
    Esiste un politico in grado di chiedere spiegazioni in Parlamento?

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  6. Agrigento sarà una filiale ad ampia operatività, tante cittadine italiane come Sassari, Cuneo, Aosta ect….avranno più competenze…Messina sarà l’unica grande città italiana tagliata, eliminata dal sistema.
    Attenzione….anche questa eliminazione fa parte di un evidente piano per distruggere Messina…..da vent’anni Messina viene colpita in tutto e per tutto…. viene isolata ed emarginata sempre di più.
    Messina ha una posizione al centro di due regioni, ideale sito per realizzare poli di eccellenza e strutture in grado di servire le due regioni….tagliare Messina non ha alcuna logica, è un vero controsenso….Perchè stanno distruggendo questa città?…..
    Esiste un politico in grado di chiedere spiegazioni in Parlamento?

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  7. …..comunque, prima di andar via , gli enti preposti obblighino la Banca d’Italia almeno a ripristinare il prospetto “facciata” pericolante e indecoroso del palazzo di Piazza Cavallotti.( vedi foto o sopralluogo). Nel caso questi “poveracci” non possedessero i fondi…..il Sindaco si faccia promotore di una colletta pubblica….

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  8. …..comunque, prima di andar via , gli enti preposti obblighino la Banca d’Italia almeno a ripristinare il prospetto “facciata” pericolante e indecoroso del palazzo di Piazza Cavallotti.( vedi foto o sopralluogo). Nel caso questi “poveracci” non possedessero i fondi…..il Sindaco si faccia promotore di una colletta pubblica….

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  9. TOTONNO MESSINA NON E’ COLPITA DA 20 ANNI E’ DAL 1972. QUANDO HO DETTO CHE MILAZZO SAREBBE DIVENTATA PIU’ IMPORTANTE DI MESSINA, TUTTI I MIEI COMPAGNI DI CLASSE DELLO JACI SI SONO MESSI A RIDERE. OGGI HO LA CONFERMA. SONO OLTRE 18 I GRANDI UFFICI IMPORTANTISSIMI CHE HANNO LASCIATO MESSINA. INOLTRE E’ ALTRO DISCORSO LA BANCA DI ITALIA NON SARA’ L’UTLIMA A LASCIARE MESSINA, DICEVO E’ ALTRO DISCORSO MA VOGLIO RICORDARE CHE LE FERROVIE DELLO STATO ERA DAL 1978 CHE VOLEVA LASCIARE IL TRAGHETTAMENTO. COMUNQUE LA BANCA DI ITALIA NON SARA’ LA SOLA. MOLTI HANNO FATTO LA VALIGIA, NON DI CARTONE, MA HANNO PRESO LA VALIGIA. MA, POI I LORO FIGLI CHE AVVENIRE AVREBBERO IN QUESTA CITTA’? I LORO PADRI SONO IMIEGTI E LORO A PIAZZA CAIROLI? CONSOLAZIONE

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  10. TOTONNO MESSINA NON E’ COLPITA DA 20 ANNI E’ DAL 1972. QUANDO HO DETTO CHE MILAZZO SAREBBE DIVENTATA PIU’ IMPORTANTE DI MESSINA, TUTTI I MIEI COMPAGNI DI CLASSE DELLO JACI SI SONO MESSI A RIDERE. OGGI HO LA CONFERMA. SONO OLTRE 18 I GRANDI UFFICI IMPORTANTISSIMI CHE HANNO LASCIATO MESSINA. INOLTRE E’ ALTRO DISCORSO LA BANCA DI ITALIA NON SARA’ L’UTLIMA A LASCIARE MESSINA, DICEVO E’ ALTRO DISCORSO MA VOGLIO RICORDARE CHE LE FERROVIE DELLO STATO ERA DAL 1978 CHE VOLEVA LASCIARE IL TRAGHETTAMENTO. COMUNQUE LA BANCA DI ITALIA NON SARA’ LA SOLA. MOLTI HANNO FATTO LA VALIGIA, NON DI CARTONE, MA HANNO PRESO LA VALIGIA. MA, POI I LORO FIGLI CHE AVVENIRE AVREBBERO IN QUESTA CITTA’? I LORO PADRI SONO IMIEGTI E LORO A PIAZZA CAIROLI? CONSOLAZIONE

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  11. FUGGIRE NON è MAI UNA BUONA SOLUZIONE….RESTARE E PRETENDERE DI ESSERE RISPETTATI COME GLI ALTRI, SCENDERE IN PIAZZA AD URLARE I DIRITTI COMUNI A TUTTI GLI ITALIANI….ALLA FINE SE IL PAESE, LA REGIONE SONO SORDI E CONTINUANO NELLA STRADA DISTRUTTIVA…SI POSSONO RACCOGLIERE MIGLIAIA DI FIRME PER ISTITUIRE UN REFERENDUM CHE SEPARI LA PROVINCIA DI MESSINA DALLO STATO ITALIANO….PER REALIZZARE UN PICCOLO STATO ALLA MONTECARLO CON FISCALITA’ DI VANTAGGIO, TASSE MINIME SUI PATRIMONI, SULLE NAVI ECT.ECT.
    IN POCHI ANNI SAREMMO AI VERTICI DI RICCHEZZA.
    LA PROVINCIA DI MESSINA HA UN BUON NUMERO DI PENSIONATI.. EBBENE LO STATO ITALIANO DOVREBBE CONTINUARE A PAGARE LE PENSIONI SENZA ALCUN CARICO DI TASSE…UN SOGNO…FORSE.

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  12. FUGGIRE NON è MAI UNA BUONA SOLUZIONE….RESTARE E PRETENDERE DI ESSERE RISPETTATI COME GLI ALTRI, SCENDERE IN PIAZZA AD URLARE I DIRITTI COMUNI A TUTTI GLI ITALIANI….ALLA FINE SE IL PAESE, LA REGIONE SONO SORDI E CONTINUANO NELLA STRADA DISTRUTTIVA…SI POSSONO RACCOGLIERE MIGLIAIA DI FIRME PER ISTITUIRE UN REFERENDUM CHE SEPARI LA PROVINCIA DI MESSINA DALLO STATO ITALIANO….PER REALIZZARE UN PICCOLO STATO ALLA MONTECARLO CON FISCALITA’ DI VANTAGGIO, TASSE MINIME SUI PATRIMONI, SULLE NAVI ECT.ECT.
    IN POCHI ANNI SAREMMO AI VERTICI DI RICCHEZZA.
    LA PROVINCIA DI MESSINA HA UN BUON NUMERO DI PENSIONATI.. EBBENE LO STATO ITALIANO DOVREBBE CONTINUARE A PAGARE LE PENSIONI SENZA ALCUN CARICO DI TASSE…UN SOGNO…FORSE.

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  13. Navarra, Accorinti,Garofalo e Mancuso non contano nulla di fronte agli interessi di un colosso come bankitalia. sono pulci che non fanno neppure prurito. Degli xxxxxxxxxxxxx ma che prendono ogni mese un sacco di soldi.

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  14. Navarra, Accorinti,Garofalo e Mancuso non contano nulla di fronte agli interessi di un colosso come bankitalia. sono pulci che non fanno neppure prurito. Degli xxxxxxxxxxxxx ma che prendono ogni mese un sacco di soldi.

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  15. Viene così comfermata la convinzione espressa più volte che la nostra classe politica, sindacale e dirigenziale non conta un ca..volo. Sempre prona, indifferente quando non” collusa”….Figuriamoci poi contro l’emblema del potere bancario: la BANCA D’ITALIA.

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  16. Viene così comfermata la convinzione espressa più volte che la nostra classe politica, sindacale e dirigenziale non conta un ca..volo. Sempre prona, indifferente quando non” collusa”….Figuriamoci poi contro l’emblema del potere bancario: la BANCA D’ITALIA.

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