Entro tre mesi addio alla plastica per una Messina "plastic free". Cosa cambierà

Entro tre mesi addio alla plastica per una Messina “plastic free”. Cosa cambierà

Francesca Stornante

Entro tre mesi addio alla plastica per una Messina “plastic free”. Cosa cambierà

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giovedì 18 Aprile 2019 - 15:00

Il sindaco De Luca ha firmato l'ordinanza che vieta l'utilizzo di piatti, bicchieri stoviglie e sacchetti di plastica nei locali, negli eventi pubblici e nel commercio

La sfida è iniziata. Entro i prossimi tre mesi addio a buste di plastica, piatti, bicchieri e posate nei locali, nelle attività che vendono cibi e bevande anche itineranti, nelle manifestazioni pubbliche come sagre ed eventi. E’ il primo passo verso una Messina “plastic free”, è il primo passo di un percorso per eliminare materiali fortemente inquinanti e che danneggiano l’ambiente.

Nello scorso mese di febbraio era stato il consiglio comunale a dare il via a questa piccola grande rivoluzione, votando all’unanimità un atto di indirizzo che era stato proposto dai consiglieri 5Stelle Andrea Argento e Cristina Cannistrà e che chiedeva al sindaco un’ordinanza per vietare l’utilizzo di sacchetti di plastica e contenitori non biodegradabili. 

Il sindaco De Luca ha deciso di rispettare quelle indicazioni e ha messo nero su bianco un’ordinanza che detta le regole per eliminare la plastica. Obiettivo: divieto di commercializzare e distribuire le buste per la spesa in polietilene e di usare contenitori, stoviglie monouso e qualunque altro materiale non biodegradabile e compostabile. Entro i prossimi 90 giorni tutti si dovranno adeguare. Quindi tre mesi di tempo per far sparire la plastica da locali, chioschi e camioncini che vendono cibi e bevande. Lo stesso dovranno fare enti pubblici in occasione di sagre e feste. Idem per i negozi e le attività che usano buste di plastica per consegnare gli acquisti ai clienti.

Del resto, come si legge nell’ordinanza, «i sacchetti di plastica utilizzati quotidianamente per la spesa, hanno gravi conseguenze con impatto ambientale nocivo sin dalla loro produzione, che si aggrava in fase di smaltimento sia lecito che illecito». Quindi spazio a sacchetti e stoviglie in materiali biodegradabili per ridurre notevolmente l’impatto ambientale dei sacchetti monouso, le emissioni di CO2 e i problemi di smaltimento”.

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