Mense scolastiche autogestite, protesta della Cgil contro le scelte dell’Amministrazione Accorinti

Mense scolastiche autogestite, protesta della Cgil contro le scelte dell’Amministrazione Accorinti

Mense scolastiche autogestite, protesta della Cgil contro le scelte dell’Amministrazione Accorinti

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lunedì 30 Settembre 2013 - 06:04

A partire dalle ore 10,00 sit in davanti al Comune organizzato dalla Filcams, dalla Flc e dalla Cgil di Messina contro le scelte dell’ esecutivo di Palazzo Zanca circa il servizio di refezione scolastica

Il sindacato torna in strada a protestare, non succedeva dai tempi della in cui a guidare il Comune c’era il commissario straordinario Luigi Croce. A partire dalle ore 10,00 la Filcams, la Flc e la Cgil di Messina si riuniranno un sit- in di protesta davanti a Palazzo Zanca per contestare platealmente la scelte dell’amministrazione comunale di far autogestire agli Istituti il servizio di refezione scolastica.

In particolare la Cgil, sia come categoria di lavoratori di settore sia come categoria che si occupa del corpo docente e della qualità del servizio per gli alunni, ribadisce l’importanza che il Comune continui a garantire un servizio omogeneo su tutto il territorio comunale e per tutti i bambini, e non differente scuola per scuola, e ribadisce la necessità che tale servizio venga garantito anche e soprattutto alle famiglie in difficoltà che, in caso di mensa autogestita, dovrebbero farsi carico dell’intero costo del ticket.

Accanto alla questione sociale, la Cgil evidenzia poi il problema occupazionale che riguarda gli oltre 100 lavoratori fino ad oggi addetti al servizio mensa tramite l’appalto unico, per i quali la ditta, La Cascina, ha già avviato – come annunciato nelle scorse settimane- la procedura di mobilità-.

A distanza di circa 10 giorni dall’incontro che si era tenuto al Comune tra il sindaco, l’assessore Patrizia Panarello e i rappresentanti della Cgil, e dopo le numerose sollecitazioni del sindacato per trovare una soluzione alla sostanziale chiusura del servizio di mensa scolastica comunale e alla conseguente crisi occupazionale per le 100 famiglie che da anni lavorano in tale servizio, dal Comune non sono giunte novità.

La Mensa scolastica costituisce un’importante supporto per molte famiglie che anche a causa della crisi si trovano in serie difficoltà economiche ma possono così contare su un pasto adeguato per i propri figli– osserva Lillo Oceano, segretario generale della Cgil di Messina-. Non ci convince la linea del Comune che motiva questa scelta con la carenza di risorse economiche: è vero che i comuni hanno subito tagli importanti e che il Comune di Messina è in seria difficoltà ma non si può e non si deve fare cassa sul futuro dei bambini”.

A Oceano fa eco Carmelo Garufi, segretario generale della Filcams che commenta: “La parcellizzazione del servizio scuola per scuola occultata dietro la denominazione di “mensa autogestita” avrà due conseguenze fondamentali: da un lato la perdita del posto di lavoro per le persone che da anni sono addette al servizio e dall’altra la mancata omogeneità dei pasti nelle diverse scuole così che dove i genitori potranno permettersi un costo maggiore i bambini avranno menu equilibrati e salutari, altrove si dovranno accontentare”.

Sulla questione interviene poi anche la segretaria generale della Flc, la categoria della Cgil che segue il settore scuola. Graziamaria Pistorino evidenzia, infatti, come il meccanismo proposto finirà per creare scuole di serie A e scuole di serie B e come molte scuole finiranno per cancellare del tutto il servizio mensa con la perdita anche di ore di scuola pomeridiane e la conseguente perdita di posti di lavoro anche tra gli insegnanti. “Siano sicuri – spiega Pistorino- che né il sindaco Accorinti né la sua giunta intendono avallare un meccanismo di così forte iniquità sociale e che si troverà una soluzione”.

3 commenti

  1. La delibera cui è costretto, momentaneamente, R E N A T O sindaco, è il frutto marcio della gestone dei SERVIZI SOCIALI, che abbia avuto i s i n d a c a t i fra gli attori protagonisti, le manifestazioni di protesta sono servite solo alla visibiltà mediatica dei sindacalisti.
    Dovrebbero fare il mea culpa, altro che arrogare pretese.

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  2. La delibera cui è costretto il Suo padrone, carissima nonna maria, è il frutto marcio dell’incapacità del tuo padrone, un maestro di ginnastica buono solo a parlare, di passare dalle roboanti promesse sparate in campagna elettorale ai fatti.
    L’incapacità del buddista scalzo la gabellate come la conseguenza delle passate gestioni, appoggiate e sostenute dagli stessi poteri che hanno fatto vincere (sappiamo come…) l’ex ciclista, ora Alfista.
    Nina Lo Presti: “Accorinti come un pupazzo nelle mani di una regia tecnica” (testuali parole della consigliera, cara redazione di TS)
    Pazientate fino a Dicembre.

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  3. a me poco importa di chi sia la colpa. pago le tasse/imposte e pretendo i servizi.

    se l’attuale amministrazione non è in grado di garantire il minimo, che ne prenda atto e ne tragga le conseguenze.

    è incivile anche solo immaginare un servizio mensa per i bambini disomogeneo e parcellizzato.

    esistono le priorità nelle scelte amministrative. sfido chicchessìa a non riconoscere le mense scolastiche come prioritarie.

    che nessuno provi a dire “non ci sono soldi”… i soldi si DEVONO trovare. ed è compito degli amministratori farlo.

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