Poca acqua nel V quartiere: tanti disagi, nessun piano e nessun avviso

Poca acqua nel V quartiere: tanti disagi, nessun piano e nessun avviso

Poca acqua nel V quartiere: tanti disagi, nessun piano e nessun avviso

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martedì 27 Giugno 2017 - 07:05

A segnalare i tanti disagi è il consigliere della V circoscrizione Ciccio Mucciardi che ha interpellato l'Amam per capire cosa sta succedendo e chiede alla società acque e al Comune di approntare quantomeno un piano per fronteggiare le situazioni più difficili

Da una decina di giorni le abitazioni della zona centrale del Viale Annunziata, nei dintorni della chiesa, ricevono dall’Amam un flusso ridotto: solamente 2 ore al giornodi acqua, costringendo i complessi ad un razionamento su fasce orarie.

Non va meglio alle abitazioni di Scala Ritiro, in Via Palermo alta, dove si soffre la mancanza di pressione nelle tubazioni che si traduce in una minore portata di acqua, soprattutto ai piani più alti. Già alle ore 13, a differenza delle ore 15:30 dell’anno scorso, l’erogazione idrica viene interrotta in tutta la zona.

Ma si registrano varie criticità un po’ in tutto il territorio del quinto quartiere, dovute anche a guasti tecnici, prontamente comunicati dalla V Circoscrizione ed in parte già risolti dall’Amam, ma soprattutto alla scarsità d’acqua dovuta alla siccità che sta attanagliando tutta l’Italia.

A segnare i problemi è il consigliere Ciccio Mucciardi, che chiede maggiore attenzione all’amministrazione comunale, soprattutto in un periodo delicato come l’estate. Mucciardi ha interpellato l’Amam che ha risposto che “a causa della mancanza di piogge degli ultimi mesi, siamo in presenza di fenomeni di perdurante siccità che hanno visto sensibilmente diminuire la quantità di acqua proveniente dalle sorgenti più importanti, in particolare per Messina, dall’acquedotto di Fiumefreddo. Questo anche perché, dopo la grave crisi idrica dell’ottobre 2015 dovuta alla frana di Calatabiano, non è stato ancora realizzato il collegamento con l’altra linea possibile di approvvigionamento dell’acqua per Messina, ovvero l’Alcantara. Ma questo acquedotto dal 2010 è interrotto a Capo Alì. Mancano 50 metri di condotta. E l’azienda che gestisce questa preziosa tratta (in barba al risultato del Referendum del 2011 che ha ripubblicizzato in Italia la gestione dell’acqua), Siciliacque, ha promesso da tempo questi lavori. Ma ad oggi ancora questa linea non è utilizzabile per la nostra città.

Inoltre ricordiamo che a Calatabiano la collina sovrastante i tubi scoperti collocati allora dall’Amam, non è stata ancora messa in sicurezza dalla Protezione Civile Regionale, nonostante le promesse del 2015”.

Alla luce di un quadro poco roseo, il consigliere della V circoscrizione evidenzia che in queste settimane di scarsità d’acqua nessun piano di emergenza è stato approntato dall’Amam, nessuna informazione è stata data ai cittadini per avvisarli della riduzione dell’erogazione dell’acqua, nessun protocollo è stato approntato almeno per aiutare le fasce più deboli e quanti non possono badare a se stessi in queste occasioni, sia che si tratti di disabili che di anziani non autosufficienti.

Invitiamo l’Amam ed il Comune a trovare urgentemente le soluzioni migliori per alleviare questi disagi alla popolazione, soprattutto con un occhio di riguardo per disabili, anziani non autosufficienti, e famiglie in condizioni economiche disagiate, ed in prospettiva a razionalizzare le risorse ricadenti in territorio comunale”.

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