“Città arcipelago”, SabirFest approda a Catania

“Città arcipelago”, SabirFest approda a Catania

Redazione

“Città arcipelago”, SabirFest approda a Catania

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martedì 11 Ottobre 2016 - 08:58

Si è conclusa domenica sera la III edizione del festival messinese. Dal 13 al 16 ottobre prima volta nella città etnea

Cala il sipario sulla III edizione SabirFest Cultura e cittadinanza mediterranea, o meglio sulla parte messinese del festival che quest’anno si sdoppia, in un ideale gemellaggio con Catania, dove il testimone passerà dal 13 al 16 ottobre, per una riflessione su “Città arcipelago”. Domenica sera al Monte di Pietà è stato tempo di un primo e immediato bilancio: “Abbiamo proposto, nonostante tutte le criticità, quattro intensi giorni di Festival, con 81 incontri, 80 ospiti e 35 attivisti da tutti i paesi del Mediterraneo. E lanciamo un invito: continuare a far circolare i pensieri e le istanze che hanno animato questi giorni di SabirFest”, ha detto Caterina Pastura del Comitato Promotore SabirFest.

“SabirFest non è solo un festival, ma anche un forum, con una dimensione culturale, letteraria, artistica e politica – ha dichiarato Gianluca Solera, del Cospe di Firenze – vorremmo lanciare l’idea di una cittadinanza mediterranea, sia con le parole, impegnandoci a scrivere un manifesto politico e culturale, attraverso un lavoro capillare tra le due sponde, un processo di scrittura partecipata, e ci auguriamo di poterlo presentare alla prossima edizione di SabirFest, ispirandoci a Ventotene, quest’anno anniversario della scomparsa di Altiero Spinelli. Ma lo faremo anche coi fatti, abbiamo creato un gruppo di lavoro per dar vita ad una sorta di istituto dove poter scambiare esperienze e pratiche di cittadinanza attiva, siamo costruendo una piattaforma di comunicazione sulle storie del Mediterraneo, contro ogni immagine di odio e frattura, lavorando sulla economia sociale e solidale, lanciando campagne politiche culturali condivise”. Attorno a noi un mosaico di violenze, una guerra strisciante, ma ci sono anche segni positivi, come la lettera di vicinanza del sindaco di Almese, paesino in provincia di Torino, nella Valle di Susa: “Se siamo ancora un paese che si definisce civile, chi viene salvato dalla morte in mezzo al mare non può essere abbandonato dopo pochi mesi, ma almeno avere il diritto di essere un rifugiato. Volti e nomi che non devono finire come fantasmi nelle grandi città, spero ci siano tante persone con un minimo di umanità, pronte ad indignarsi e a cambiare qualcosa”, scrive la sindaca Ombretta Bertolo. Parole di ringraziamento alla squadra di SabirFest 2016, ai volontari, i 140 sabirici, alle case editrici che hanno sposato il progetto, al pubblico affezionato e attento, nell’intervento di Ugo Magno, presidente del Comitato Promotore SabirFest 2016: “Quest’anno poniamo un’altra pietra, continueremo l’anno prossimo, speriamo anche a Reggio Calabria, a guardare in faccia gli orrori ma soprattutto a lavorare insieme per costruire una società più giusta”.

SabirFest – Cultura e Cittadinanza Mediterranea, a Messina, per quattro giorni, ha proposto la rassegna editoriale SabirLibri, allestita grazie alla partecipazione di circa 50 case editrici. Strettamente connesso all’area libri – tra la Galleria Vittorio Emanuele e il Monte di Pietà – SabirFestival, con un vasto programma di incontri, laboratori, performance teatrali, documentari, tavole rotonde, che include anche gli incontri di SabirMaydan, e la III edizione del Forum sulla cittadinanza mediterranea, a cura del Cospe di Firenze, per un percorso di formazione e di informazione in dialoghi aperti al pubblico e seminari per addetti ai lavori con attivisti e intellettuali provenienti da paesi diversi. Adesso il testimone passa a Catania, dal 13 al 16 ottobre 2016, per rappresentare lo spirito di condivisione e contagio culturale che anima SabirFest. Grazie al coordinamento dell’AME, in collaborazione con l’Osservatorio Euro Mediterraneo, l’associazione Leggerete, la Libreria Vicolo Stretto, IN/ARCH Sicilia questa I edizione catanese accompagnerà i visitatori in una vera e propria città arcipelago, tema guida della manifestazione della città etnea, che avrà come sede il palazzo della Cultura, palazzo Platamone, e altri luoghi del centro storico. Una Catania inedita che si propone come un insieme di isole interconnesse per offrire molteplici approdi ai “naviganti”.

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