La figura di Don Luigi Sturzo al centro del convegno del Gruppo Civico per Torregrotta

La figura di Don Luigi Sturzo al centro del convegno del Gruppo Civico per Torregrotta

Antonella Trifiro

La figura di Don Luigi Sturzo al centro del convegno del Gruppo Civico per Torregrotta

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martedì 16 Giugno 2015 - 13:56

La figura di Don Luigi Sturzo come tema centrale dell'incontro organizzato a Torregrotta in virtù del suo modo di affrontare la politica, impegnandosi in prima persona. Secondo i componenti del Gruppo Civico i cittadini devono prendere coscienza delle responsabilità politiche

"Tra Fede e Politica, Don Luigi Sturzo Operaio Sociale". E' questo il titolo del convegno che si è tenuto sabato 13 giugno presso l'oratorio parrocchiale di Scala Torregrotta. L'evento è stato organizzato dal Gruppo Civico per Torregrotta in collaborazione con il CISS – “Centro Internazionale Studi Luigi Sturzo”.

A introdurre i lavori il dottor Andrea Nastasi, responsabile CISS Milazzo, che ha spiegato cosa è il CISS e di cosa si occupa. A moderare gli interventi il Presidente dell’Associazione “Gruppo Civico per Torregrotta”, Annù Trifilò, la quale ha posto l'accento sul diffuso senso di disagio tra la gente nei confronti della politica e della sua gestione, che appare spesso guidata da criteri clientelari o di mera spartizione del potere. Un concetto affrontato anche da Don Luigi Sturzo e ripreso da Enrico Berlinguer.

La figura di Don Luigi Sturzo è stata infatti scelta come tema centrale dell'incontro in virtù del suo modo di affrontare la politica, impegnandosi in prima persona. “La questione morale che si pone in modo urgente per chi fa politica e per le Istituzioni – ribadiscono i componenti del Gruppo Civico – passa inevitabilmente attraverso un rinnovamento della coscienza civile dei cittadini, che devono prendere coscienza delle responsabilità politiche".

Sono intervenuti successivamente Agostino di Lapi, Responsabile CISS Nebrodi, Don Sergio Siracusano, Direttore Ufficio Diocesano per i Problemi Sociali e del Lavoro, e Gaspare Sturzo, Presidente del Centro Internazionale Studi “Luigi Sturzo”.

Agostino Di Lapi ha illustrato, in particolare, il pensiero di Luigi Sturzo secondo il quale i punti principali per una società eticamente rinnovata e moderna sono: il primato della persona sulla società, della società sullo stato e della morale sulla politica, la centralità della famiglia, la difesa della proprietà con la sua funzione sociale come esigenza di libertà, l’importanza del lavoro come diritto e dovere di ogni uomo, la costruzione di una pace giusta attraverso la creazione di una vera comunità internazionale.

Don Sergio Siracusano ha relazionato sulla vita, opera e pensiero del sacerdote Luigi Sturzo, soffermandosi sul rapporto tra la “Fede Cristiana e il suo Impegno Politico”, evidenziando quanto Sturzo, ancora oggi, sia importante “perché ci aiuta a riflettere sul senso etico e religioso del nostro agire mentre noi siamo abituati a riflettere solo sull’aspetto tecnico del nostro agire".

Gaspare Sturzo, nel suo intervento a conclusione del convegno, ha affermato: “la crisi attuale dimostra che la politica e l’economia non sanno reggersi da sole, senza che ci sia un sistema valoriale che le trascenda. Quando questo sistema valoriale viene meno, la politica e l’economia non sono in grado di ricostruirlo da sole. L’economia non si salva da sola, come pensano i sostenitori del libero mercato, e non si salva nemmeno solo con la politica come sostengono i sostenitori dell’interventismo statale. Tutti sentiamo che serve un cambiamento di rotta che è molto di più di semplici politiche economiche o nuovi partiti.” “La giustizia sociale non è un’utopia, ma ci vogliono uomini onesti, competenti e capaci, ma prima di tutto onesti. La moralità degli uomini politici è un fatto essenziale per restituire valore ideale all’impegno politico e trasformarlo in vera e propria carità politica”.

Numerosi sono stati gli interventi del pubblico, tra i quali quello della sig.ra Francesca Lisa, del neo consigliere di Milazzo Avv. Simone Magistri, di Dario Antonazzo, di Giovanni Frazzica e di tanti altri che hanno contribuito a ravvivare il dibattito.

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