Situazione rifiuti sotto controllo, nonostante qualche difficoltà "logistica". Interventi a Fondo Saccà

Situazione rifiuti sotto controllo, nonostante qualche difficoltà “logistica”. Interventi a Fondo Saccà

Francesca Stornante

Situazione rifiuti sotto controllo, nonostante qualche difficoltà “logistica”. Interventi a Fondo Saccà

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venerdì 15 Novembre 2013 - 10:44

Il Comune ha liquidato la fattura che consentirà a Messinambiente di pagare gli stipendi e tappare i primi buchi. La raccolta però va avanti ancora a singhiozzo e la ditta che porta i rifiuti in discarica è ancora ferma. Si cerca di scongiurare l'emergenza, Messinambiente impegnata anche a bonificare Fondo Saccà dopo le proteste di questi giorni.

La situazione per il momento è sotto controllo e si spera di riuscire a scongiurare l’emergenza vera. Questa notte i mezzi non hanno potuto effettuare regolarmente il servizio di raccolta perché molti di essi erano rimasti carichi della spazzatura che Messinambiente ieri non ha potuto scaricare. La Seap, ditta che si occupa del trasporto, ieri aveva effettuato solo un viaggio verso la discarica di Motta Sant’Anastasia, oggi la società è rimasta totalmente ferma ma il Commissario Armando Di Maria è riuscito a far partire verso il sito catanese quattro mezzi di Messinambiente.
Si cerca insomma di fare il massimo per evitare di piombare nel caos, per le strade si iniziano però a vedere i primi risultati dell’ultima crisi che ha travolto la società che gestisce i rifiuti in città. Cumuli di spazzatura sui marciapiedi e fuori dai cassonetti, ieri almeno la metà dell’immondizia prodotta dai messinesi è non è stata raccolta, oggi la quantità di spazzatura accatastata per strada potrebbe raggiungere le 200/300 tonnellate, anche se si conta di riuscire a far riprendere già in giornata il servizio a pieno regime Ieri a Palazzo Zanca contatti costanti tra l’assessore all’Ambiente Daniele Ialacqua e il Commissario di Messinambiente Armando Di Maria per uscire dall’empasse, a fine giornata è arrivata anche l’ultima firma sul mandato che farà arrivare nelle casse della società 1.200.000 euro. Serviranno innanzitutto per pagare gli stipendi dei lavoratori, serviranno anche per tappare almeno qualcuno dei troppi buchi lasciati a causa di una situazione economica insostenibile. A battere cassa c’è la Seap, che vanta pagamenti arretrati per circa 400mila euro e che come già successo nei mesi scorsi ha staccato la spina. Stesso discorso per la Saccne Petroli, ditta fornitrice di carburante, che già da oggi ha chiuso i rubinetti della benzina. Oggi la Ragioneria Generale liquiderà il mandato i soldi saranno però nella disponibilità del Commissario Di Maria nel giro di una settima. Ciò che è certo è che non è questo il servizio per il quale i cittadini saranno lieti di pagare la Tares, la nuovo tassa sui rifiuti. Senza risorse non si può continuare.
Intanto stamattina Messinambiente si è trovata a lavorare anche su un altro fronte caldissimo: Fondo Saccà. Era già accaduto nei primi giorni dell’era Accorinti, quando la società aveva effettuato interventi di pulizia e bonifica di un’area in cui le condizioni di vivibilità sono praticamente pari allo zero. In questi giorni gli abitanti del rione sono tornati a protestare con eclatanti blocchi della circolazione in via La Farina per denunciare le pessime condizioni igieniche in cui si trovano a vivere. Per tutta la mattinata gli uomini di Messinambiente hanno lavorato per ripulire la zona. A Palazzo Zanca fissato un vertice per programmare la strategia di ulteriori interventi.
Francesca Stornante

2 commenti

  1. MessineseAttento 15 Novembre 2013 13:25

    I danni in materia di rifiuti (e non solo) fatti dalla ex maggioranza ed ex (NON) opposizione, potranno essere risolti non prima di un decennio.
    La cosa esilarante è che oggi un certo Calabrò, politico di professione, irresistibilmente attratto dalle poltrone, dichiara di essere in possesso di tutte le soluzioni per risolvere l’annoso problema della raccolta e smaltimento rifiuti. Ovviamente le tiene per se, perchè il suo incondizionato amore per la città, e mai per il potere, lo porta a tenere il riserbo su queste fantomatiche idee che si è guardato bene di esprimere anche quando occupava gli scranni di palazzo Zanca.
    E’ proprio vero, il potere logora chi non ce l’ha.

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  2. Vi proposi,nei giorni scorsi,due “filosofie” molto diverse di schemi tariffari TARES,relativi ai Comuni di Napoli e Palermo,per darvi la possibilità di calcolare la vostra TARES,immaginandovi napoletani e palermitani,per poi confrontarla con quella da messinesi.Allo schema tariffario di Messina,in queste ore,ci sta lavorando il dott. Romolo Dell’acqua insieme all’assessore Guido Signorino,a quale “filosofia” si stanno ispirando? La tariffa napoletana è caratterizzata da un coefficiente relativamente basso per il calcolo della quota fissa e una quota variabile molta alta,viceversa la palermitana da un coefficiente alto di quota fissa e una bassissima quota variabile. Vedi link Napoli, http://img198.imageshack.us/img198/6375/uef.PNG, vedi Palermo, http://img19.imageshack.us/img19/4493/z1wk.png. Commentai di una TARES più leggera per i palermitani, anche di un rapporto favorevole, tra il costo totale del servizio e il numero degli abitanti, rispetto a Napoli e Messina. Lo schema tariffario di Palermo,copre il costo totale del servizio,ma si disinteressa di premiare chi fa la raccolta differenziata,Orlando non ha fiducia nel senso civico dei suoi concittadini e si cautela.Ho letto i resoconti delle sedute consiliari sul regolamento TARES,mi pare di aver capito che la scelta dell’amministrazione,condivisa dal Consiglio Comunale,sia di consistenti riduzioni tariffarie,pari al 25% della quota variabile,quindi RENATO sindaco conferma l’impegno di premiare chi differenzia in modo consistente.Ho una preoccupazione,che Romolo Dell’acqua convinca,in qualche modo,Guido Signorino a tenere alto il coefficiente per il calcolo della quota fissa,per capirci ai valori della TARSU,di cui pubblico il collegamento, http://img822.imageshack.us/img822/7854/wuzn.png, rendendo elevato il tributo,anche per chi è diligente nel fare la raccolta differenziata,garantendosi la copertura del costo totale del servizio,sa bene che i suoi uffici non siano capaci di scovare chi evade alla grande,chi elude, prevedendo la possibilità di ritardi nei pagamenti o dell’impossibilità di pagare a causa della crisi economica. Di questa mia preoccupazione non c’è traccia nei resoconti del consiglio,credetemi,i nostri Consiglieri e i membri della prima Commissione non sono molto preparati nel passaggio dalla TARSU alla TARES,tranne qualcuno,hanno discusso di lana caprina.Poi non vi lamentate solo con RENATO sindaco,ricordo senza maggioranza,toccava ai Consiglieri dell’OPPOSIZIONE in stragrande maggioranza,analizzare gli effetti del regolamento sullo schema tariffario.CAPISTI TESTA CHI FISCHIA, o stai aspettando la sentenza?

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