"Ex Margherita, a che punto è il progetto?": De Leo interroga la Regione

“Ex Margherita, a che punto è il progetto?”: De Leo interroga la Regione

Redazione

“Ex Margherita, a che punto è il progetto?”: De Leo interroga la Regione

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martedì 05 Marzo 2024 - 07:00

Il parlamentare di Sud chiama Nord presenta un'interpellanza a presidente Schifani e agli assessori. Un tema rilanciato dalla nostra testata

“Sul progetto per il recupero dell’ex Regina Margherita, qual è l’intenzione del governo regionale? E qual è lo stato dell’iter degli interventi? L’abbandono, ormai più che ventennale, dell’ex ospedale, di proprietà della Regione siciliana, rappresenta un autentico scempio di un’area preziosa e immersa nel tessuto urbano della città di Messina”. Il deputato Alessandro De Leo, del gruppo Sud chiama Nord, chiede notizie in merito ai finanziamenti e allo stato dei progetti di riqualificazione (nella foto in evidenza) della struttura immobiliare dell’ex ospedale. Una struttura per ora immersa nel degrado. Il deputato regionale ha presentato un’interpellanza rivolta al presidente Schifani e agli assessori dei Beni culturali e dell’Identità siciliana e delle Infrastrutture e della Mobilità.

Alessandro De Leo

Lo stesso De Leo cita l’incontro pubblico organizzato il 12 luglio 2019 da Tempostretto, quando l’allora presidente della Regione siciliana Musumeci assunse l’impegno di dare corso all’intenzione di realizzare una Cittadella della cultura, individuando nuovi fondi per una spesa calcolata di 21.550.000 euro. Di recente, vista la stasi o meglio la paralisi, la nostra testata ha ripreso il tema e rilanciato la necessità di andare avanti con il progetto, a favore di una città che ha bisogno di tornare a ripensarsi nell’ottica del futuro e della ripresa rispetto all’attuale, e profonda, crisi.

Come riferimento normativo, c’è la legge regionale n. 24 del 9 ottobre 2015.

Qual è l’intenzione del governo sull’ex Margherita?

Ecco i quesiti. Il parlamentare messinese chiede “quale sia l’intendimento del governo (art. 2 della legge regionale n. 24 del 2015) riguardo alla salvaguardia, la tutela e il recupero dell’immobile sede dell’ex ospedale Regina Margherita di Messina”.

  • “Quale sia lo stato dell’iter progettuale relativo agli interventi sui padiglioni 1, 2 e 3 da adibirsi a museo archeologico (pad. 1), a museo del terremoto (pad. 2) e a sede della Soprintendenza per i Beni culturali e ambientali (pad. 3) e se risponde al vero che gli stessi si trovano allo stato privi di copertura finanziaria.
  • Quale sia lo stato dell’iter del progetto di riconversione del padiglione 10, da adibire a sede della Biblioteca regionale “Giacomo Longo”, e se risponde al vero che lo stesso si trova allo stato privo di copertura finanziaria.
  • Se sia stato redatto un progetto complessivo di riqualificazione dell’intera area dell’ex ospedale Regina Margherita, anche in connessione con l’attiguo Museo regionale Maria Accascina, che tenga conto delle diverse destinazioni funzionali previste (oltre che museale, direzionale e a servizi).
  • Come il governo intenda procedere nell’immediato a sottrarre l’area al degrado e scongiurare i pericoli derivanti dalla presenza di rifiuti e folta vegetazione.
  • Come, con quali risorse e quale cronoprogramma, il governo intenda finanziare e realizzare gli interventi previsti per la realizzazione della Cittadella della cultura di cui all’art. 2 della l.r. 24/2015″.
    Scrive sempre De Leo: “Bisogna ricordare che con la legge regionale n. 24 del 9 ottobre 2015, all’art. 2, è stabilito che “1. Ai fini della salvaguardia, della tutela e del recupero dell’immobile sede dell’ex ospedale Regina Margherita di Messina, l’assessore regionale per i Beni culturali e l’Identità siciliana è autorizzato a disporre del bene per la realizzazione della Cittadella della cultura. 2. Restano nella disponibilità della competente Azienda ospedaliera solo i locali in atto utilizzati per fini sanitari.
    Questa ipotesi progettuale prevedeva la riconversione di alcuni padiglioni per adibirli a sede
    della Biblioteca regionale “Giacomo Longo” (padiglione 10), del museo archeologico (pad. 1), di un museo del terremoto (pad. 2) e della Soprintendenza per i Beni culturali e ambientali (pad. 3)”.

E ancora: “Sembrerebbe essere allo stato preliminare l’iter relativo ai padiglioni 1, 2 e 3, mentre il progetto di riconversione del padiglione 10, da adibire a sede della Biblioteca regionale “Giacomo Longo”, sembrerebbe essere di livello esecutivo e cantierabile. Il progetto per la riconversione del padiglione 10, a suo tempo cofinanziato per un importo di 4.982.000,00 euro, a valere sul Psc (Piano sviluppo e coesione) Sicilia 2014-2020, sarebbe stato definanziato per non aver generato obbligazioni giuridicamente perfezionate entro il 31/12/22”.

Sono tutte informazioni che la nostra testata ha riportato in quest’ultimo periodo.

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