Femminicidio Lorena Quaranta, quanto vale la vita di una donna?

Femminicidio Lorena Quaranta, quanto vale la vita di una donna?

Alessandra Serio

Femminicidio Lorena Quaranta, quanto vale la vita di una donna?

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venerdì 15 Luglio 2022 - 11:14

"Lorena uccisa perché era una donna libera, i processi per femminicidio sono ancora processi "contro" le donne", spiega il Cedav

MESSINA – L’interrogativo lo pone il Cedav onlus di Messina, alla fine del processo al brutale assassino della giovane Lorena Quaranta, il suo compagno Antonio De Pace, ieri condannato all’ergastolo. Una domanda che, è questa la riflessione del Centro donne antiviolenza presieduto dall’avvocata Maria Gianquinto, è attuale, purtroppo, perché la risposta, ancor oggi, non è scontata.

Il Centro è stato l’unico ammesso ai risarcimenti tra le parti civili, al processo per il femminicidio di Lorena. Un riconoscimento, per la presidente, del “lavoro stabile e continuativo svolto da più di 30 anni sul territorio cittadino dal Centro che vede consolidato, così, il proprio ruolo determinante e prioritario nella lotta contro ogni forma di violenza maschile agita sulle donne.”

Ma quanto vale la vita di una donna?

“Una domanda che può apparire scontata, ovvia anche banale e assurda nella sua drammaticità ma che purtroppo, ancora oggi, non è priva di senso e continua a imporre una serie riflessione collettiva laddove la vita di una donna è ancora vilipesa, screditata, squalificata e calpestata anche quando, al contrario, dovrebbe essere elevata a simbolo di lotta in difesa di ogni diritto fondamentale che in essa trova compimento.”, commenta la Gianquinto.

“I processi per femminicidio nel nostro Paese, infatti, sì svolgono ancora sovente ponendo sotto esame la donna offesa dal reato, la sua vita, le sue abitudini, i suoi interessi nel tentativo di attenuare i profili di responsabilità degli imputati, giustificando le loro condotte e dimenticando troppo spesso e non senza colpevole collaborazione, che quando la vita di una donna viene maltrattata, lesa o uccisa, oltre la sfera individuale viene coinvolta anche quella collettiva in cui tutte le donne sono intimamente toccate in un’ottica di responsabilità dell’intera società e di tutela di diritti fondamentali.”

“Il processo a carico dell’imputato De Pace Antonino per il femminicidio di Lorena Quaranta con la conseguente ricostruzione dei fatti, l’acquisizione del materiale probatorio, il rigoroso approfondimento sulle modalità con cui è stato compiuto l’orrendo fatto delittuoso e la perizia psichiatrica sull’imputato sono presupposti che consentono di delineare in maniera chiara e fuori da ogni possibile dubbio i profili rilevanti attinenti la lesione dei diritti soggettivi di cui l’Associazione CeDAV Onlus-Centro Donne Antiviolenza- di Messina è portatrice e che ha rappresentato in questo processo in quanto ammessa come parte civile.”

Il femminicidio di Lorena Quaranta è l’assassinio di una donna

“E’ l’assassinio di una compagna, deciso ed eseguito da un uomo, dal suo compagno, in quanto la stessa non ha accettato di ricoprire il ruolo a cui l’uomo avrebbe voluto relegarla. L’uccisione della povera Lorena doveva servire a mettere a tacere la voce libera di una donna nel pieno diritto della propria autodeterminazione e dignità. E il Cedav Onlus, con la propria partecipazione al processo e con il proprio costante impegno in difesa dei diritti e della vita delle donne vuole impedire che fatti estremamente gravi come questo possano continuare a ripetersi.”

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