Formazione, nuova bufera. Denunciati dodici esponenti politici

Formazione, nuova bufera. Denunciati dodici esponenti politici

Rosaria Brancato

Formazione, nuova bufera. Denunciati dodici esponenti politici

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giovedì 21 Febbraio 2013 - 09:17

Nuova inchiesta sulla Formazione. Le Fiamme gialle hanno consegnato in Procura un fascicolo di oltre mille pagine in merito ad accertamenti sul Ciapi ed altre società. Tra le ipotesi di reato anche il finanziamento illecito ai partiti. Dodici i politici denunciati, tra i quali 4 ex assessori alla formazione, come Santi Formica. Tutti smentiscono categoricamente d'aver mai avuto contatti con l'Ente.

A pochi giorni dal voto una nuova scossa di terremoto tocca la politica siciliana ed ancora una volta l’epicentro è un ente di formazione. Il nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza ha appena consegnato un corposo fascicolo di quasi mille pagine alla Procura di Palermo in merito ad un’inchiesta sul finanziamento illecito ai partiti. L’indagine è scaturita da accertamenti su uno degli enti di formazione già al centro dell’attenzione nei mesi scorsi anche da parte della Corte dei Conti e dell’Olaf (l’ufficio antifrode dell’Unione Europea), il Ciapi. Secondo quanto riporta La Repubblica le fiamme gialle hanno chiuso le indagini sugli sprechi del Ciapi accertando una serie di irregolarità, ma nel fascicolo sarebbero venute fuori anche ipotesi di finanziamento illecito ai partiti. Al momento sono 40 le persone denunciate, tra ex amministratori e funzionari dell’Ente, ex assessori della giunta regionale ed esponenti politici, ma spetterà alla Procura di Palermo valutare la loro iscrizione nel registro degli indagati.

Secondo i finanzieri i politici avrebbero ricevuto soldi per le campagne elettorali delle regionali del 2008 e per le amministrative del Comune di Palermo dello scorso anno, da alcune società che operano nel settore della Formazione professionale e della comunicazione. Le somme sarebbero state indicate nei conti delle società ma non sarebbero invece state registrate “in entrata” dagli esponenti politici che invece per legge devono indicare nomi dei finanziatori ed entità delle cifre. L’ipotesi di reato sulla quale si indaga è quindi quella di finanziamento illecito ai partiti. Sono 12 i politici denunciati dalla Guardia di Finanza, tra i quali gli ex assessori regionali alla formazione: : Luigi Gentile, Carmelo Incardona, Francesco Scoma, e il messinese Santi Formica (assessore regionale alla formazione nel 2006-2007). Denunciati anche Lino Leanza, l'ex presidente dell'Ars Francesco Cascio, il deputato regionale Salvino Caputo; il presidente della commissione Bilancio dell'Ars, Nino Dina. La Procura di Palermo per la verità sta accumulando scatoloni di fascicoli sul variegato mondo della formazione e pertanto questa ultima indagine va a confluire nel filone principale, al quale hanno contribuito anche il presidente Crocetta e l’assessore Nelli Scilabra nelle scorse settimane denunciando le irregolarità da loro scoperte. Ad innescare l’ultima miccia sono stati i controlli dei finanzieri sulle attività del Ciapi, un ente che, pieno di debiti, si è visto revocare l’accreditamento da parte della Regione. Negli anni passati la Regione invece non aveva certo lesinato finanziamenti. Due i progetti finiti sotto la lente d’ingrandimento: Co.Or.Ap (Coordinamento, Orientamento e Addestramento) e Futuro semplice. Il primo ha ottenuto oltre 10 milioni di euro, già spesi, il secondo che sarebbe dovuto costare 70 milioni, è stato bloccato dalla Corte dei conti. In entrambi i casi si trattava di progetti per la valorizzazione del “sistema scolastico come snodo nevralgico del sistema sociale, economico e produttivo per lo sviluppo dell'orientamento e per favorire l'integrazione socio culturale fra gli studenti e frenare la dispersione scolastica".
Questo secondo progetto era stato bandito dalla Regione nell'agosto 2009 ed aveva visto la presentazione di una sola offerta: quella del Ciapi a capo di una cordata di Enti. Secondo la Corte dei Conti però, quella cifra, 70 milioni di euro, non era congrua e il bando fu cassato. Adesso le indagini mirano a chiarire anche altri aspetti, quale cioè fosse divenuto con il passare degli anni il ruolo del Ciapi, trasformato in un carrozzone che consentiva sprechi ma anche distribuzione di incarichi, consulenze, prebende. E’ in questo filone che si inserisce l’ipotesi di reato di finanziamento illecito ai partiti per le persone denunciate. Intanto i 12 politici finiti nel mirino, smentiscono categoricamente ogni coinvolgimento nella vicenda o di aver ricevuto somme in alcun modo e sotto qualsiasi voce e ribadiscono la trasparenza dei loro conti. Molti di loro, come Cascio, Leanza, Incardona, dichiarano di non aver mai avuto neanche rapporti con il Ciapi e sono pronti a rivolgersi ai legali per tutelare la loro immagine. Nelle scorse settimane, sia la finanza che la Corte dei Conti hanno avviato altri accertamenti per un altro filone sulla Formazione, quello relativo alle “integrazioni economiche” che alcuni Enti hanno ottenuto in corso d’opera rispetto alla richiesta iniziale per coprire ulteriori spese. Il M5S ha presentato un disegno di legge che prevede, a tutela dei dipendenti degli Enti di formazione, che la Regione trasmetta le somme per gli stipendi del personale direttamente in un conto apposito, evitando così la “dispersione” delle risorse verso altre voci, nonché la penalizzazione dei lavoratori che troppo spesso non percepiscono stipendi per mesi. Fin quando non si cambierà dalle fondamenta il sistema della Formazione lo scenario sarà sempre lo stesso.

Rosaria Brancato

Un commento

  1. …sono le solite toghe rosse, la solita giustizia ad orologeria, i soliti scandali che escono quando le elezioni sono vicine…e bla bla bla bla…

    = = = “C’è un’onda nuova che è partita dal niente
    E come una valanga Sta avanzando come un ciclone
    Per abbattere il marcio della nazione”(Adriano Celentano)

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