Fondo italiano per la scienza. 1,3 milioni a Unime per un progetto di ricerca sulle malattie cerebrali

Fondo italiano per la scienza. 1,3 milioni a Unime per un progetto di ricerca sulle malattie cerebrali

Redazione

Fondo italiano per la scienza. 1,3 milioni a Unime per un progetto di ricerca sulle malattie cerebrali

martedì 09 Dicembre 2025 - 09:00

Il ricercatore principale è il prof. Daniele Ravì

In arrivo oltre 6 milioni di euro per le istituzioni universitarie e di ricerca della Sicilia, che si sono aggiudicate 5 progetti nel terzo bando del Fondo Italiano per la Scienza (FIS 3). Il finanziamento rientra nel programma dedicato al sostegno della ricerca di base più innovativa.

A livello nazionale, il ministero dell’Università e della Ricerca ha esaminato più di 5.000 proposte, selezionandone 326 per un investimento complessivo superiore a 432 milioni di euro.

Per la Sicilia, lo stanziamento di 6.278.787 euro riguarda iniziative riconducibili ai tre macrosettori disciplinari previsti dal bando: Scienze della Vita, Scienze Fisiche e Ingegneria, Scienze Sociali e Umanistiche.

Al settore Scienze della vita sono destinati 3.664.150 euro di cui 1.293.120 all’Università di Messina, 1.271.657 euro all’Università di Palermo e 1.099.373 euro all’Università di Catania.

Per il settore Scienze Fisiche e Ingegneria il finanziamento è di 1.558.948 euro destinati all’Università di Palermo.

È di 1.055.688 euro, invece, lo stanziamento nel settore Scienze Sociali e Umanistiche, che sostiene un progetto presentato dall’Università di Catania.

Per quanto riguarda lo stadio di carriera dei vincitori della Sicilia, 4.985.667 euro finanziano 4 progetti presentati da ricercatori emergenti; infine 1.293.120 euro sostengono un progetto di studiosi in carriera incluso.

“Con la legge di Bilancio – dice la ministra Anna Maria Bernini – garantiamo finalmente continuità e stabilità ai finanziamenti. Il nuovo Fondo unico per la ricerca offre certezze ai ricercatori: criteri trasparenti, bandi pubblicati entro il 30 aprile e risorse definite. Nel 2025 parliamo di 460 milioni, a cui si aggiungono 150 milioni destinati ai Prin, ora bandi annuali con dotazione minima garantita”. Il Ministero ha già previsto per il prossimo biennio la quarta edizione del bando Fis con una dotazione finanziaria che rafforzerà ulteriormente l’impegno a sostegno della ricerca di base.

Il progetto finanziato dell’Università di Messina

“Gemelli Digitali Potenziati dall’Intelligenza Artificiale per la Ricerca sulla Neurodegenerazione: Avanzamento della Modellazione della Progressione della Malattia” è il titolo del progetto finanziato dell’Università di Messina, con ricercatore principale il prof. Daniele Ravì.

L’obiettivo è di creare gemelli digitali del cervello. Si tratta di simulazioni realistiche basate su Risonanza Magnetica (Mri) e Intelligenza Artificiale Generativa, capaci di riprodurre l’evoluzione nel tempo delle malattie neurodegenerative (come l’Alzheimer). Grazie all’integrazione di grandi insiemi di dati internazionali e dati clinici, genetici e stili di vita, NeuroTwin permetterà di prevedere il decorso della malattia nel singolo paziente, simulare scenari ipotetici per valutare l’efficacia delle terapie; introdurre il concetto di “placebo virtuale”, riducendo drasticamente costi, tempi e implicazioni etiche delle sperimentazioni cliniche.

Cresce l’AI-HealthLab al Mift

Il finanziamento quinquennale permetterà di potenziare significativamente l’AI-HealthLab, il laboratorio del Dipartimento Mift (Dipartimento di Scienze Matematiche e Informatiche, Scienze Fisiche e Scienze della Terra) dedicato all’Intelligenza Artificiale per la salute. È previsto il reclutamento di sei nuovi ricercatori altamente qualificati (tra postdoc e dottorandi) e sarà acquisita un’infrastruttura di calcolo ad alte prestazioni con Gpu di ultima generazione, indispensabile per addestrare i complessi modelli generativi.

L’obiettivo è rendere AI-HealthLab un centro di riferimento nel Mediterraneo, consolidando i partenariati con il Policlinico di Messina, l’Università di Catania, l’University College London (UcL) e diverse realtà industriali e farmaceutiche.

AI-HealthLab è aperto a nuove collaborazioni con ospedali, aziende e gruppi di ricerca. Nei prossimi mesi verranno aperti i bandi per le nuove posizioni: un’occasione concreta per studenti e ricercatori di contribuire, da Messina, alla prossima generazione di strumenti Ia per la neurologia.

Il “ritorno dei cervelli”

A guidare il progetto è il prof. Daniele Ravì, associato di Intelligenza Artificiale per la Sanità, rientrato in Italia lo scorso anno dopo 12 anni di ricerca all’estero in istituzioni prestigiose come l’Imperial College London e l’UcL.​ Esperto di modelli generativi e immagini biomediche, il prof. Ravì è una figura di rilievo nel panorama internazionale: è l’unico professore con sede in Italia a sedere nel Comitato editoriale di Medical Image Analysis, una delle riviste più autorevoli al mondo nel settore della diagnostica per immagini. Recentemente è stato finalista per il Premio “Best Paper” nel numero speciale legato alla conferenza Miccai (Elaborazione di Immagini Mediche e Intervento Assistito da Computer), l’evento mondiale di riferimento per la diagnostica per immagini. Vanta oltre 5000 citazioni e ha già guidato progetti finanziati da enti britannici come Innovate UK.



0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Premi qui per commentare
o leggere i commenti
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Salita Villa Contino 15 - 98124 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007

Questo sito è associato alla

badge_FED