L'allarme dell'Usb: "Al Policlinico annunciati tagli, almeno 100 posti letto in meno"

L’allarme dell’Usb: “Al Policlinico annunciati tagli, almeno 100 posti letto in meno”

L’allarme dell’Usb: “Al Policlinico annunciati tagli, almeno 100 posti letto in meno”

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lunedì 31 Agosto 2015 - 07:43

L'Usb lancia l'allarme sul Policlinico: in arrivo tagli ai posti letto ed a pagare saranno i cittadini.

Mentre la politica è al capezzale del Piemonte c’è chi avverte che il problema inizia a diventare più grande, segnalando anche il caso Policlinico, con nuovi annunci di tagli. E’ l’Usb a porre l’accento sulla vicenda spiegando che la scure arriva anche sul Policlinico, con la Direzione Generale in questi giorni impegnatissima nella riorganizzazione, al centro di un paio di incontri con le Organizzazioni Sindacali.

Ed ancora una volta riorganizzazione fa rima con tagli ai servizi ai cittadini, in questo caso essenziali perché parliamo di sanità pubblica e del diritto alla salute di tutti”, attacca Vincenzo Capomolla di USB. “Al Policlinico annunciati 100 posti letto in meno, qualche decina di unità medica in sovrannumero ed una riduzione dei trasferimenti dalla Regione per 1.600.000 euro”.

Ma la vera scure è sui cittadini, sui livelli di assistenza in un territorio in cui, solo per restare all’attuale, il Piemonte viene dato in chiusura ed il Policlinico vede il taglio di quasi il 20% dei posti letto a disposizione”.

“Un quadro che tra l’altro ci preoccupa anche da un punto di vista strettamente sindacale” continua il delegato USB, “perché è naturale come chiusure e posti letto che svaniscono non possano non mettere in pericolo anche lavoro e livelli occupazionali. Ed infatti anche al Policlinico ecco già qualche decina di unità di personale medico in sovrannumero”.

Eppure questo è il piano venuto fuori dal tavolo regionale con Cgil Cisl Uil & C, e questo è il quadro che la Direzione del Policlinico ci sta illustrando. E non c’è neanche traccia di alcun miglioramento nelle condizioni di lavoro e di assistenza, al limite e già più volte manifestate”, conclude Capomolla. “C’è bisogno di lavoro e di assistenza sanitaria adeguata anche qui in Sicilia, ci troviamo di fronte a chiusure e tagli. Assurdo”.

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