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Frana di Tremonti. Il Comune di Messina manda il progetto alla Regione ma mancano i soldi

Il muro di contenimento è spaccato, la strada parzialmente implosa, il marciapiede divelto, il terreno si sgretola. La frana di Tremonti, sotto il complesso Città Giardino, risale al 2015.

Da allora le indagini idrogeologiche, una lunga serie di pareri e di conferenze di servizi per il progetto di mitigazione del rischio e consolidamento del versante, 2 milioni e mezzo originariamente previsti sul Po Fesr 2014/2020 misura 5.1.1., ma poi non finanziati per carenza di fondi.

E’ l’unica strada di collegamento tra i complessi Zancle e Miramare e la via Tremonti, quindi col viale Giostra e il centro città. E se non si accelerano i tempi e la situazione dovesse peggiorare, i residenti resterebbero isolati.

L’assessore Massimo Minutoli, il responsabile unico del procedimento, l’ing. Angelo Lucentini, e l’esperto comunale di geologia, Salvo Puccio, ne hanno parlato a Palermo nell’ufficio del commissario regionale contro il dissesto idrogeologico, Maurizio Croce. “La progettazione cantierabile sarà inviata al commissario – dicono – ai fini della valutazione e la disponibilità delle somme per la realizzazione delle opere in tempi brevi”. 

Tra l’altro lì di strada ce ne sarebbe un’altra, iniziata e mai completata, che ora si perde tra le erbacce. Un collegamento diretto con San Licandro, che eviterebbe un lunghissimo giro da Giostra e Annunziata. Non se n’è saputo più nulla.

A sinistra la salita Tremonti, a destra la via Mazzotta, a San Licandro

Senza considerare il vicino “scheletro” di una piscina, rimasto abbandonato dopo che la società costruttrice è fallita.

Via Mazzotta, a San Licandro, e lo “scheletro” della piscina. Sullo sfondo, le palazzine di Tremonti