Piemonte, Crocetta incontra i tecnici. Picciolo: "Aperti ad ogni ipotesi ma non alle chiacchiere"

Piemonte, Crocetta incontra i tecnici. Picciolo: “Aperti ad ogni ipotesi ma non alle chiacchiere”

Rosaria Brancato

Piemonte, Crocetta incontra i tecnici. Picciolo: “Aperti ad ogni ipotesi ma non alle chiacchiere”

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sabato 11 Luglio 2015 - 07:20

Il governatore, che ha assunto ad interim la delega alla sanità, ha iniziato ad affrontare la vicenda Piemonte. "L'auspicio è che si vada avanti nell'interesse della città- invita Beppe Picciolo- Siamo pronti a studiare qualsiasi ipotesi che parta dalla salvezza del nosocomio, ma stiano attenti i boicottatori, le chiacchiere stanno a zero".

Tra i primi atti del presidente Crocetta, in veste di assessore alla sanità dopo le dimissioni di Lucia Borsellino (“motivi di ordine etico e morale mi portano a lasciare la carica”) c’è la patata bollente della fusione Piemonte-Irccs Neurolesi che è stata al centro di un vertice di carattere tecnico. Dopo le dimissioni della Borsellino è ricominciato il dibattito (vedi articolo allegato) anche alla luce di possibili ritardi nell’iter del ddl che la prossima settimana sarà all’attenzione dell’Ars.

"Le chiacchiere stanno a zero, e vigileremo perché non si giochi con il futuro dello storico nosocomio- dichiara il presidente del gruppo regionale Pdr Beppe Picciolo temendo che nella confusione venga impallinato il Piemonte come negli originari piani di dismissione e di tagli- Finalmente il nostro Presidente "Assessore", Rosario Crocetta, ha attivato il tavolo tecnico per definire una vicenda che ormai si trascina da mesi, e ciò a margine della riunione odierna con tutti i Direttori generali della sanità siciliana. L’auspicio è che Crocetta voglia condividere con la Città il progetto di salvaguardia dell'Ospedale Piemonte e del suo pronto soccorso collegato con i posti per acuzie e post acuzie già previsti, per norma di legge, nella nuova rete ospedaliera siciliana”.

Sulla fusione tra Irccs e Piemonte il mese scorso si era insediato il tavolo tecnico ma è chiaro che il cambio di poltrona in giunta comporterà ritardi a meno che non sia lo stesso governatore a voler prendere in mano la situazione in tempi brevi.

“L'ipotesi dell'accorpamento con l'IRCCS Bonino Pulejo, azienda pubblica a tutti gli effetti al pari delle Asp o del Policlinico – ha evidenziato Picciolo – ci trova estremamente favorevoli perché accomuna la storica mission della emergenza-urgenza del Piemonte alla creazione di un centro di eccellenza riabilitativa di primo livello per l'Italia meridionale. Un progetto nel quale il Pdr crede fermamente pur restando aperti a tutte quelle ipotesi di lavoro che , partendo dalla salvaguardia del presidio ospedaliero che eroghi prestazione mediche di alta qualità, possano guardare a nuove soluzioni con altre aziende sanitarie pubbliche”.

Picciolo si è detto perplesso in merito alla proposta, avanzata dall’Udc di un accorpamento Piemonte-Asp, perché potrebbe anche comportare penalizzazioni a catena nei presidi ospedalieri dalla provincia che dipendono dall’azienda sanitaria, ma non chiude le porte comunque a nessuna analisi di ipotesi alternative che abbiano come punto di partenza la salvezza del nosocomio.

“Il Presidente lavorerà, siamo certi, per completare il progetto di sviluppo del Piemonte, ben sapendo come il risultato ottenuto sia il frutto di una battaglia comune portata avanti dalla Città e dalla buona politica; e ciò anche quando taluni personaggi, peraltro poco illustri, non credendo nel nostro progetto lavoravano per boicottare la sua realizzazione. Il progetto non sarà di Crocetta, di Picciolo, di Greco, di Germanà, di Garofalo, di Rinaldi o di Formica, sarà invece dei messinesi che sognano un Ospedale all'altezza della sua gloriosa storia in cui poter ottenere prestazioni sanitarie di ottima qualità. Nessuno pensi di dividere ciò che l'amore per la Città ha unito. I personaggi 'poco illustri' sono avvisati e si assumeranno tutte le eventuali responsabilità derivanti in caso di 'procurato danno'. Per il resto le chiacchiere stanno a zero! Come sempre".

Il rischio maggiore, al di là di ogni posizione, è che tra i tanti litiganti, mentre la coperta viene tirata da tutte le parti, alla fine si strappi e venga portato a termine, nella confusione, il progetto originario e che era quello di chiudere definitivamente il Piemonte e trasformarlo in un ospedale Margherita 2, facendo vincere e sorridere chi, non ha alcun interesse al bene dei messinesi. Tra i due litiganti, tra i tre e i quattro litiganti, c’è sempre qualcuno che gode.

Rosaria Brancato

4 commenti

  1. puzza di bruciato 11 Luglio 2015 09:28

    Ma questo rappresentante dei DR che hanno preso quattro voti da dei xxxxxxxxxxxxxxx chi rappresenta. Vorrei capire poi con chi sta. Insomma èura partito d’accordo per la chiusura oppure vuole regalare l’aspedale ai neurolesi..

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  2. puzza di bruciato 11 Luglio 2015 09:28

    Ma questo rappresentante dei DR che hanno preso quattro voti da dei xxxxxxxxxxxxxxx chi rappresenta. Vorrei capire poi con chi sta. Insomma èura partito d’accordo per la chiusura oppure vuole regalare l’aspedale ai neurolesi..

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  3. Caro On. Picciolo, premesso che non ho mai capito se i Dr sono di destra o di sinistra. Ma una persona già condannata “il corvo” non sente il piacere o dovere di dimettersi. Non le basta quanto danno ha fatto al 118 SEUS. Basta a casa! !!!

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  4. Caro On. Picciolo, premesso che non ho mai capito se i Dr sono di destra o di sinistra. Ma una persona già condannata “il corvo” non sente il piacere o dovere di dimettersi. Non le basta quanto danno ha fatto al 118 SEUS. Basta a casa! !!!

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