Gemellaggio tra Messina e Aristotelis, città che diede i natali al filosofo greco

Gemellaggio tra Messina e Aristotelis, città che diede i natali al filosofo greco

Redazione

Gemellaggio tra Messina e Aristotelis, città che diede i natali al filosofo greco

mercoledì 24 Agosto 2022 - 09:23

Messina è la città di Dicearco, discepolo di Aristotele

L’assessora al Turismo di Aristotelis, Maria I. Pappa, accompagnata dall’operatrice turistica Sylia Maragou e dal presidente della Comunità Ellenica dello Stretto Daniele Macris, è stata ricevuta a Palazzo Weigert dall’assessore al Turismo Enzo Caruso.

Proveniente dalla città che ha dato i natali ad Aristotele, filosofo e scienziato dell’antica Grecia, considerato, assieme a Socrate, uno dei padri del pensiero filosofico occidentale, l’assessora Pappa ha proposto un gemellaggio con la città dello Stretto nella quale nacque, nel IV sec. a.C., Dicearco da Messina, pupillo e discepolo di Aristotele ad Atene.

Finalità del gemellaggio è l’attivazione di flussi turistici fra le due città, accomunate dal particolare legame dei due famosi personaggi, con particolare riferimento a scambi culturali tra gli alunni dei rispettivi licei cittadini.

La città di Aristotelis, situata nella penisola Calcidica facente parte della regione greca di Macedonia, fu fondata da coloni greci provenienti dalle isole Cicladi nel VII secolo a.C.; successivamente, nel 480 a.C., fu occupata da Serse I (antico re di Persia e d’Egitto, morto nel 465 a.C.).

Dicearco da Messina

Nato a Messina da Fidia nel IV sec. A. C., Dicearco fu allievo di Aristotele ad Atene; non solamente filosofo, ma anche biografo di Pitagora, primo cartografo della storia che, con il suo “Itinerario intorno alla Terra”, costituisce l’iniziale tentativo di rappresentare una cartografia della Terra suddivisa in meridiani e paralleli.

Dalla prima raffigurazione schematica terrestre del messinese Dicearco, partirà poi Gerardo Mercatore, italianizzazione dell’olandese Gerhard Kremer che, nel XVI secolo pose le basi della cartografia moderna. L’illustre messinese è ricordato oggi sulla facciata del Tribunale di Messina e con una via traversa del viale Regina Margherita.

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