Gennaro: "La Musolino è una cittadina come gli altri, no a trattamenti di favore"

Gennaro: “La Musolino è una cittadina come gli altri, no a trattamenti di favore”

Redazione

Gennaro: “La Musolino è una cittadina come gli altri, no a trattamenti di favore”

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venerdì 29 Marzo 2019 - 20:43

Gennaro e Rizzo chiedono chiarezza sul divieto di sosta per l'inaugurazione del comitato elettorale dell'assessore. Replica De Luca

La limitazione della sosta in via Oratorio San Francesco, disposta per ben 11 ore dall’amministrazione in occasione dell’inaugurazione del Comitato elettorale dell’assessore Dafne Musolino, candidata alle Europee con Forza Italia, non poteva non suscitare polemiche.

A presentare un’interrogazione urgente è stato il consigliere comunale del Pd Gaetano Gennaro che si chiede quali siano le motivazioni di pubblico interesse.

L’esponente del Pd evidenzia come la motivazione ufficiale sia appunto l’inaugurazione del Comitato elettorale di una candidata che è“ in tale occasione un normale cittadino che esercita il proprio diritto di elettorato passivo. La carica di Assessore attualmente ricoperta dalla candidata Dafne Musolino nella Giunta in carica non le riconosce un trattamento particolare rispetto ad altri comuni cittadini e/o candidati alla medesima tornata elettorale (artt. 3 e 51 Cost.)“

Gennaro rileva poi come fino ad oggi non sono state ancora presentate liste con candidature ufficiali (il termine è previsto il 10 aprile), nè si è dato formale avvio alla campagna elettorale.

„“seppur all’inaugurazione del comitato elettorale in questione, viene annunciata la presenza di autorità istituzionali non si comprende quale sia il motivo che giustifichi il divieto di parcheggio ai cittadini messinesi, soprattutto durante le ore pomeridiane e serali di sabato“

In ogni caso secondo il consigliere una limitazione dalle 13 alle 24 reca maggior disagio alla cittadinanza.

Da qui la richiesta di conoscere quali siano le motivazioni di pubblico interesse che hanno condotto il Comune all’adozione dell’ordinanza n. 320 del 28 marzo 2019, con la quale è stato disposto il divieto di sostare su entrambi i lati di via Oratorio San Francesco, tra via XXIV Maggio e l’accesso carrabile dell’istituto scolastico “G.Mazzini”.

L’ordinanza inoltre non è ancora reperibile sull’albo pretorio on line del Comune. Gennaro chiede anche di sapere se il provvedimento di limitazione viaria sia stato disposto d’ufficio o se sia stata avanzata al Comune formale istanza di richiesta da parte del soggetto interessato; nel secondo caso, di avere copia della richiesta e del relativo numero di protocollo informatico e, al contempo, di conoscere il nome del r.u.p. che ha curato l’istruttoria, nonché di ottenere copia di tutta la documentazione tecnica e contabile relativa al fascicolo in questione; di sapere se unitamente alle limitazioni disposte con l’ordinanza n. 320 del 28 marzo 2019, sia stato disposto uno specifico servizio da parte della Polizia municipale e, eventualmete, sia stato disposto un turno straordinario ad hoc; di conoscere se il Dipartimento alla mobilità urbana abbia previsto eventuali misure volte ad evitare disagi alla cittadinanza in concomitanza con l’orario della limitazione viaria prevista in odinanza;se dall’ordinanza in questione derivino effetti economici diretti o indiretti sul bilancio comunale e, in particolare se per l’indicazione della stessa sulla segnaletica verticale presente in via Oratorio San Francesco siano state impiegate risorse di ordine finanziario e, se si, quante e da quali capitoli di bilancio sono state attinte.

Sulla vicenda interviene anche il consigliere comunale Massimo Rizzo: “un”ordinanza che lascia basiti: imporre il divieto di sosta (e per un arco temporale così esteso 13-24) per l’inaugurazione di un comitato elettorale ha il sapore acre di un atto indecorosamente farsesco.A prescindere dai presupposti amministrativi, sulla cui fondatezza faremo le opportune verifiche, è un atto politicamente inopportuno.Abbiamo ricevuto diverse lamentele da parte di cittadini, che condividiamo e facciamo nostre, convinti che tali privilegi non possano appartenere a chi ha l’onore di essere il Sindaco di una città metropolitana. Evidentemente tanta e’ la distrazione dovuta alla campagna elettorale, rendendo l’atto ancora più odioso”.

Un commento

  1. Il RE comanda e la plebe ubbidisce.

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