Consorzio rete fognante, in cassa solo duemila euro. Il presidente: "Stipendi e gestione a rischio"

Consorzio rete fognante, in cassa solo duemila euro. Il presidente: “Stipendi e gestione a rischio”

Consorzio rete fognante, in cassa solo duemila euro. Il presidente: “Stipendi e gestione a rischio”

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mercoledì 28 Ottobre 2015 - 20:33

Appello del massimo esponente dell'ente Andrea Raneri. Taormina deve versare un milione; Giardini un milione e 600mila euro. In debito anche Letojanni e Castelmola

Stipendi a rischio al Consorzio per la rete fognante di Giardini Naxos, che serve anche i Comuni di Taormina, Letojanni e Castelmola. E non solo. A rischio ci sarebbe anche la depurazione. In cassa ci sono solo duemila euro. “E se continua così – spiega senza giri di parole il presidente dell’ente, Andrea Raneri – a giorni saremo costretti a sospendere il servizio, già dai primi di novembre”. Taormina ha un debito di oltre un milione di euro, Giardini Naxos di un milione e 600mila euro. Poi ci sono Letojanni, 340mila euro e Castelmola, 60mila con un pregresso decennale che farebbe lievitare la cifra fin quasi al milione di euro.

La situazione appare particolarmente complessa anche perché l’impianto viene gestito in house, ma il Consorzio deve erogare al precedente gestore qualcosa come 800mila euro. Si tratta di arretrati. C’è poi una richiesta di pagamento dell’Enel per 300mila euro. E, infine, ma non certo in ordine di importanza, le spese del personale alle quali in questa fase non si sa come farvi fronte. Il presidente Raneri parla di “una situazione di difficoltà che deve essere affrontata in tempi rapidi. Tra l’altro – spiega – c’è pure da saldare la manutenzione straordinaria al depuratore San Filippo di Letojanni. E se non paghiamo, poi spuntano le penali e il prezzo aumenta sensibilmente”.

Raneri tiene a precisare che “sotto il profilo strutturale l’impianto funziona a pieno regime e con la massima efficienza. Il Consorzio – sottolinea – durante i mesi estivi non ha pertanto fatto registrare, dal punto di vista operativo, alcuna difficoltà. L’impianto ha funzionato bene nel periodo di massimo afflusso turistico. Possiamo dire che è un fiore all’occhiello per il comprensorio”. I problemi sono economici. E se non saranno affrontati e risolti celermente rischiano di mettere in ginocchio il Consorzio e il comprensorio.

Carmelo Caspanello

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