Giro d'Italia, Nibali non ingrana. 21 minuti di ritardo da Bernal

Giro d’Italia, Nibali non ingrana. 21 minuti di ritardo da Bernal

Simone Milioti

Giro d’Italia, Nibali non ingrana. 21 minuti di ritardo da Bernal

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martedì 25 Maggio 2021 - 13:24

Due verdetti duri su Zoncolan e Passo Giau, Vincenzo Nibali 15° in classifica generale. In questo Giro d'Italia resta da cercare solo una vittoria di tappa

Seconda giornata di riposo al Giro d’Italia prima del rush finale sulle Alpi, ma per Vincenzo Nibali la corsa rosa è ormai terminata. Egan Bernal ha dominato le due tappe clou della seconda settimana ipotecando la vittoria finale; guadagnando sullo Zoncolan e vincendo in maniera netta a Cortina d’Ampezzo.

Il colombiano ha guadagnato su tutti va detto e al momento il rivale più accreditato è il siciliano Damiano Caruso, secondo a quasi due minuti e mezzo. Mentre in casa Trek è ormai chiara la gerarchia con Giulio Ciccone sesto in classifica generale con Vincenzo Nibali al momento 15° e che ad ogni arrivo in salita perde le ruote dei migliori.

Nibali non si è arreso

Che fosse un Giro complicato, visto anche quali erano le premesse dell’infortunio, era risaputo. Non deve neanche sorprendere il distacco accumulato che è nell’ordine delle cose. Nibali dal canto suo non ha mai alzato bandiera bianca: aveva provato l’azione personale a Bagno di Romagna per testare la gamba e recuperare 7″ dagli avversari.

Dopo essersi staccato troppo presto sulle prime rampe dello Zoncolan nella tappa con arrivo a Cortina ci ha provato da lontano inserendosi nel gruppo di sei attaccanti fuggitivi. Ha collaborato con i compagni di fuga e ha cercato di scollinare per primo sulla Cima Coppi di questa edizione, il Passo Giau. Ma è stato rilevato sulla strada da Egan Bernal che ha lasciato briciole a tutti in questa seconda settimana prendendosi passaggio in cima al Giau, vetta più alta di quest’edizione del Giro, record di scalata e vittoria di tappa.

Terza settimana del Giro

Tramontata anche l’ipotesi piazzamento d’onore sul podio per il campione messinese resta soltanto da lasciare il segno in questo Giro e nella terza e ultima settimana prima della cronometro finale a Milano ci sarà tanto terreno per attaccare.

Basterà una solo giornata buona tra domani, mercoledì 26 maggio, quando è previsto un arrivo in salita a Sega di Ala. Venerdì Mottarone e Alpe di Mera, per chiudere poi sull’Alpe Motta sabato.

Può succedere ancora di tutto per la classifica generale di Bernal, per lo squalo dello Stretto invece sentiamo di scommettere più su una prestigiosa vittoria di tappa singola se in giornata si. Anche se gli altri crollassero un piazzamento in top10 potrebbe essere ancora alla portata; sarebbe l’ottavo in dieci edizioni a cui ha preso parte al Giro d’Italia, ma chiedere di più sarebbe follia.

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Un commento

  1. Forse sarebbe il caso che il buon Vincenzo appendesse la bici al chiodo.

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