Ancora una protesta sulle condizioni del deposito del Gran Camposanto

Ancora una protesta sulle condizioni del deposito del Gran Camposanto

Emanuele Ferrara

Ancora una protesta sulle condizioni del deposito del Gran Camposanto

sabato 05 Maggio 2012 - 18:24

Il signor Emanuele Ferrara racconta come a distanza di un mese dal decesso di una sua parente la salma sia ancora in deposito, con il numero 789, in attesa di un'adeguata sistemazione.

il mese scorso è venuta a mancare una mia carissima zia che è stata per me come una madre. I funerali si sono svolti nella chiesa parrocchiale di San Luca in via F.lli Di Mare. Si chiamava Domenica Lanza ed era una donna buona e comprensiva. La sua salma è stata portata al Gran Camposanto e parcheggiata all’interno del deposito in attesa di essere tumulata non si sa dove! L’agenzia funebre mi ha suggerito di avanzare la richiesta di sepoltura in due cimiteri: quello Centrale di via Catania, e quello di Pace, in attesa dei lavori che dovrebbero consentire non si sa quando, la sistemazione della salma. Il custode del deposito ha fissato sulla cassa una targa con il numero 789.
Questo significa che all’interno del deposito del Cimitero Monumentale di Messina, in data 10 aprile 2012, giacevano ancora 789 salme in attesa di sepoltura. Com’è noto la prolungata permanenza delle salme all’interno del deposito non rappresenta certamente una novità, rendendo il luogo veramente oltraggioso e disonorevole. Ma il disonore e la vergogna non possono che ricadere per intero sull’intera Ammnistrazione Comunale, rea di non aver saputo in tutti questi anni risolvere questo increscioso problema. E’ naturale comprendere la costernazione e il disagio dei congiunti dei defunti ” in coda”, in attesa di degna sepoltura: facile capire come, una semplice visita al congiunto che non c’è più, diventi uno slalom tra le bare, quasi come se si trattasse di doverla riconoscre tra le tante. Si proprio così, perchè per assecondare le esigenze dei nuovi arrivi, queste povere bare contenenti le spoglie mortali della gente, vengono spostate da una parte e dall’altra! E’ veramente ripugnante quello che succede in questa città! Cosa posso esprimere davanti a cotanto oltraggio? Solo vergogna e disonore per tutte le autorità cittadine e vergogna in particolar modo per i messinesi che non si ribellano. Ma i messinesi si sa, vivono di effimero e di apparenza, calpestano la dignità, e il senso civico, fanno prevalere l’arroganza che offusca loro le menti, deprimendone lo spirito. Ecco perchè la città di Messina è così mal ridotta: perchè essa non è stata distrutta solo dai terromoti, ma anche e soprattutto dall’oltraggio dei suoi abitanti. Cordialmente
Emanuele Ferrara da Prato

4 commenti

  1. precario affamato 6 Maggio 2012 07:49

    e si caro concittadino EMANUELE devi sapere che a MESSINA i morti non sono tutti uguali quando vogliono per i suoi e i suoi amici di alto RANGO X INTENDERCI QUELLO CHE STANNO FACENDO MORIRE MESSINA .ANNI FA SI SONO INVENTATI UNA SERIE DI TUMOLI CON IL NUMERO FILA OOOOO.A NO SOLO X LORO E PARENTI STRETTI E si purtroppo a MESSINA succede anche questo ma non ti RASSEGNARE LA LEGGE PRIMA I POI ARRIVA .

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  2. che boria
    ma prima di insultare i messinesi perchè costui non guarda le colpe sue e dei suoi parenti?
    La signora, pace all’anima sua , perchè non ha pensato per tempo all’ ultima dimora?
    al cimitero centrale ci sono bare in attesa perchè ai parenti no piace la sitemazione offerta oppura perchè desiderano un posto al centro ,pur non avendo alcun parente da spostare in un ossario, e non vogliono sposstarsi. So che nei vari cimiteri si stà procedendo alla liberazione dei locoli occupati da 100 anni.
    E verò Messina non è stata distrutta dal terremoto ma dal regno d’Italia. pensate il sindaco , rimasto in vita dopo la catastrofe fu destituito perchè rinfacciò al generale Mazza i ritardi nei soccorsi. Così la povera Messina rimase in mano agli stranieri che la divorarono e la oltraggiarono.

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  3. liliana parisi 6 Maggio 2012 14:29

    Forse,signora,Lei non sa che a Messina prima di una certa età non si possono acquistare loculi; e se muore un coniuge,l’altro non può acquistare un loculo anche per sè.E al Gran Camposanto ci sono aree dove si potrebbe costruire,ma,pur essendoci in città molti anziani,non viene previsto che moriranno e dovranno essere sepolti. D’altra parte non c’è da meravigliarsi che non si pensi ai morti in una città che trascura anche i diritti dei vivi

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  4. stiamo parlando di morti e non del regno d’italia.non credo che il signore insultasse i messinesi ,ma gli amministratori in tutte altre faccende affaccendati.Accetti la critica che serve a migliorare la citta’ ed azzerare gli abbuffini.

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