A Mili San Marco il 150esimo della riedificazione della chiesa

A Mili San Marco il 150esimo della riedificazione della chiesa

A Mili San Marco il 150esimo della riedificazione della chiesa

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giovedì 09 Ottobre 2014 - 07:26

La Chiesa fu progettata dell'architetto neoclassico Giuseppe Mallandrino Brigandì, uno dei maggiori del tempo che aveva realizzato anche il teatro La Munizione di Messina. L'architetto peloritano nel realizzare la chiesa di Mili si ispirò alla basilica di San Francesco di Paolo di Napoli con la caratteristica pianta centrale

Son passati ben 150 anni dal completamento della Chiesa Parrocchiale di Mili San Marco e il parroco Padre Nunzio Triglia, per non far passare inosservato il significativo anniversario, ha fatto realizzare a Marco Grassi e Franz Riccobono una pubblicazione che potesse documentare la storia e l’arte del significativo monumento neoclassico. I due autori sono riusciti nel compito apportando significative ed inedite novità documentarie riportando alla luce importanti eventi, personaggi e valorizzando opere d’arte poco note. Martedì scorso presso la Chiesa Parrocchiale di Mili San Marco si é svolta la presentazione del volume in un clima di grande gioia ed interesse. Il volume, edito dalla Edas e avente come titolo “Nel segno di San Marco”, ripercorre le vicende storiche ed artistiche della maggiore chiesa di Mili San Marco che nel 1855 fu distrutta da una alluvione e ricostruita a partire dal 1859, per poi essere completata solo nel 1864, grazie ad contributo elargito da Ferdinando II di Borbone. Il diretto interessamento del sovrano duosiciliano si ebbe in quanto decenni prima gli abitanti di Mili, insieme a quelli di Galati e Santo Stefano, testimoniarono la loro fedeltà alla corona riuscendo nel settembre del 1810 a sventare un tentativo di occupazione.

La Chiesa fu progettata dell’architetto neoclassico Giuseppe Mallandrino Brigandì, uno dei maggiori del tempo che aveva realizzato anche il teatro La Munizione di Messina. L’architetto peloritano nel realizzare la chiesa di Mili si ispirò alla basilica di San Francesco di Paolo di Napoli con la caratteristica pianta centrale. Al suo interno la chiesa conserva importanti opere d’arte, dettagliatamente descritte nella pubblicazione, come la gaginesca statua in marmo del titolare e la grande tela della Madonna del Rosario realizzata a fine ottocento da Placido Luca Trombetta. Interessanti gli argenti tra cui spicca la statua processionale di San Marco dove per la prima volta nella pubblicazione di Grassi e Riccobono si fa menzione del committente e donatore e dell’ argentiere, rispettivamente Padre Michelangelo Pittella e Sebastiano Vinci. Alla presentazione, oltre al Parroco Padre Nunzio Triglia
e agli autori Marco Grassi e Franz Riccono, é intervervenuto Padre Tanino Tripodo, Direttore della Caritas Diocesana, che ha tracciato l’aspetto liturgico e teologico delle chiese e l’Arch. Santino Irrera, che ha presentato il progetto del nuovo altare coram. Gli interventi sono stati moderati moderati dal Prof. Giovanni Minutoli. Alla manifestazione sono intervenuti altresì il discendente diretto dell’architetto progettista l’ingegnere Giuseppe Mallandrino Cianciafara, il Decano del Capitolo Cattedrale Mons. Angelo Oteri e il delegato dell’ordine Costantiano Giovanni Bonanno. La termine il Maestro Giovanni Mundo ha diretto alcuni interventi musicali mentre Pippo Leonardo ha letto una un componimento poetico dedicato all’anniversario.

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