I grillini: “Ci chiedono di fare nuovi buchi nella cintura e loro fanno i buchi nei bilanci”

Valentina Zafarana, 31 anni, Caterina Bonanno, 26, Leonardo Russo, 51, Maria Cristina Saija, 32, Alberto Laspada, 29, Carlo Fanara, 55, Alessio Villarosa, 31, Gaetano Nuciforo, 31, Max Mannelli, 43, Francesco D’Uva, 25, Giusy Forestiere, 37.

Sono i candidati della lista messinese del Movimento 5 stelle. Nessuno di loro è condannato, indagato, imputato, inquisito, nessuno di loro ha tessere di partito nel cassetto, né è mai stato eletto o candidato negli ultimi 2 anni. Sono precari, studenti, imprenditori, liberi professionisti, disoccupati. Nessuno di loro è, né vuol diventare un “professionista della politica”. La media dell’età dei candidati messinesi è di 32 anni. Tutti sono stati scelti con lo stesso metodo: hanno presentato il curriculum in rete e poi sono stati votati in Assemblea per “alzata di paletta” in diretta su Internet. Con questo sistema è stato scelto, tra gli 80 candidati siciliani del 5 stelle Giancarlo Cancelleri, il candidato alla Presidenza della Regione, presente oggi alla presentazione della lista a Palazzo Zanca.

“Stiamo scrivendo pagine di fantapolitica perché sta accadendo, quindi è- dichiara Cancelleri- per noi è una giornata storica perché stiamo entrando da cittadini nei Palazzi e stiamo entrando come persone che vogliono cambiare restando appunto cittadini. A noi chiedono di fare nuovi buchi nella cintura e loro fanno buchi nelle casse dei palazzi”.

Il programma è stato fatto da tutti, via Internet e attraverso i banchetti allestiti negli scorsi week-end, ma nei prossimi giorni i candidati saranno nei quartieri per gli speaker corner, gli angoli delle piazze destinati a chi vuol dire la sua, basta prendere un microfono in mano e raccontare quel che si ha dentro.

“Noi non parliamo di raccolta di rifiuti, ma di impianti di compostaggio, di occupazione, crescita. Parliamo di turismo, non di sedie e ombrelloni- continua Cancelleri- parliamo di tagli ai costi della politica, perché in ogni famiglia il primo a tirare la cinghia è il padre. Qui avviene l’esatto contrario. Certo, ci dicono che siamo inesperti, ma siamo certi che solo la politica del buon padre di famiglia, che non affama i figli per comprare la Mercedes, potrà salvare la Sicilia”.

Il 10 ottobre sarà a Messina Beppe Grillo: arriverà a Ganzirri, dopo aver attraversato a nuoto lo Stretto di Messina.

“Si sta già allenando, perché davvero vuol attraversarlo tutto. Si allena a Genova e Nervi, poi sale sugli scogli e fa i comizi. Il suo sarà un gesto per dire no al Ponte. La Sicilia non ha bisogno del Ponte, ma di altro. Il suo tour nell’isola sarà tutto così, con appuntamenti nella Valle dei Templi, nei punti più belli e dimenticati, nei luoghi simbolo”.

Mentre Cancelleri e i candidati parlano alla stampa presente (la conferenza stampa è iniziata alle 11 con una puntualità svizzera, roba mai vista alle nostre latitudini…) un’interprete della lingua dei segni traduce per i non udenti. Anche lo spot del M5S è in Lis. Si sono autofinanziati raccogliendo ventimila euro da dividere per tutti i candidati dell’isola. Per il resto è la rete che viaggia e gli incontri nelle piazze, nei comizi. I sondaggi li danno tra l’8 e l’11%, una percentuale di tutto rispetto che farebbe scattare i seggi per i grillini, che alle precedenti elezioni non sono riusciti a raggiungere la soglia del 5% e sbarcare all’Ars.

“Per noi nel 2008 la vittoria è stata riuscire a partecipare alle regionali-dicono- adesso vogliamo vincere”.

Se eletti hanno stabilito il tetto dei 2.500, la restante parte (e gli stipendi dei nostri onorevoli sono uguali a quelli dei senatori) verrà messa in un conto corrente che a fine anno destinerà le somme ad iniziative di intervento sul territorio che saranno scelte dal popolo dei 5 stelle e cambieranno di anno in anno.

Fantapolitica appunto. Ma stanno provando a scriverla.

Rosaria Brancato