Compravendita di loculi a Francavilla, processo a gennaio per sei persone

Compravendita di loculi a Francavilla, processo a gennaio per sei persone

Alessandra Serio

Compravendita di loculi a Francavilla, processo a gennaio per sei persone

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venerdì 30 Settembre 2016 - 11:30

Il Gup Marino ha deciso il processo per sei indagati e prosciolto due persone. Intanto il Riesame si deve ancora pronunciare sulla sospensione del custode cimiteriale Tindaro Scirto, al centro dell'inchiesta delle Fiamme Gialle.

Comincerà il prossimi 25 gennaio il processo per sei delle persone coinvolte nell’inchiesta sulla compravendita di loculi al cimitero di Francavilla. Al centro della vicenda, la figura del custode Tindaro Scirto, inizialmente sospeso dal servizio. Ieri sera il Giudice per le indagini preliminari Monica Marino ha esaminato la richiesta della Procura di Messina, che ha chiesto il rinvio a giudizio per 8 persone, ed ha stabilito che soltanto sei di loro andranno sotto processo, mentre altre due persone sono state prosciolte. Si tratta di Tindara Ciccone e il dirigente Asp Giovanni Turrisi, di Taormina.

Si presenteranno davanti ai giudici della I sezione penale a gennaio, invece, insieme a Scirto, i due addetti del Comune di Francavilla, Salvatore Damino e Giuseppe Nuciforo, il fratello del custode cimiteriale, Giuseppe Scirto, gli acquirenti dei loculi Vincenzo Russotti e Salvatrice Di Pietro. Hanno difeso gli avvocati Alessandro Vaccaro e Rosario Polizzi.

L’inchiesta della Guardia di Finanza ha preso il via dopo un esposto anonimo. I finanzieri hanno esaminato i registri cimiteriali, confrontandoli con i tumuli effettivamente effettuati, e ha ascoltato parecchi testimoni. Secondo l’accusa, con la complicità degli altri addetti il custode, dietro una somma di denaro, accontentava i parenti dei defunti, trovando loro una collocazione di là delle disposizioni comunali. Intanto il custode Scirto aspetta la decisione del Riesame di Messina, chiamato a pronunciarsi nuovamente sulla sospensione, dopo che la Corte di Cassazione ha annullato con rinvio il primo verdetto dello stesso giudice, chiedendo di riesaminare la decisione.

Alessandra Serio

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