Politica

Hotspot al Parco degli Ulivi? Esplode la protesta della giunta di Villafranca Tirrena

Dopo la chiusura dell’hotspot di Bisconte la prefettura ha pubblicato un bando per individuare nuove strutture in provincia di Messina per ospitare i migranti. E mentre il governo regionale è in una fase di scontro con quello nazionale per chiudere strutture divenute disumane, si stanno individuando nuovi siti. A quanto pare tra questi potrebbe esserci il noto “Parco degli Ulivi”, resort di Villafranca Tirrena scelto da anni quali location per matrimoni, lauree e cerimonie.  L’ipotesi ha incontrato il no dell’amministrazione comunale di Villafranca, dopo che il sindaco De Marco ha appreso la notizia in seguito ad un’interlocuzione con la prefetta Librizzi.

Il no di Villafranca Tirrena

Il Sindaco di Villafranca Tirrena Matteo De Marco nella giornata di domani (giovedì 3 settembre) avvierà una azione di protesta per manifestare la propria assoluta contrarietà, condivisa dall’intera Amministrazione Comunale, alla paventata ipotesi dell’utilizzo della struttura denominata ” Parco degli Ulivi “, resort di lusso insistente sul territorio comunale, in località Romeo, per l’accoglienza dei migranti- si legge in un post pubblicato sulla pagina facebook dell’amministrazione-

Gravissimi danni economici

” Premessa l’assenza di qualsivoglia matrice razzista di tale posizione, si rileva l’assoluta inidoneita’ del suddetto sito, stante l’assenza dei requisiti di sicurezza. Si specifica che tale eventuale destinazione del tutto discordante con la naturale destinazione turistico-ricettiva del bene, potrebbe determinare il definitivo depauperamento della struttura, in tal modo causando un gravissimo danno economico che potrebbe portare al dissesto dell’Ente.

La protesta

Tale protesta, che si svolgerà all’ingresso della struttura, prende le mosse dall’aver avuto notizia, a seguito di interlocuzione con S. E. il Prefetto, della presentazione, senza titolo, di una manifestazione di disponibilità del sito da parte della Società precedente concessionaria”.