I 5Stelle in corsa per le europee: "Puntiamo su competenza e qualità"

I 5Stelle in corsa per le europee: “Puntiamo su competenza e qualità”

Francesca Stornante

I 5Stelle in corsa per le europee: “Puntiamo su competenza e qualità”

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martedì 07 Maggio 2019 - 13:19

E’ stata presentata stamani, nella sede di Messina del MoVimento 5 Stelle, la lista M5S dei candidati per il collegio Italia insulare (Sicilia e Sardegna) in vista delle Elezioni Europee del 26 maggio.

L’appello è chiaro, diretto, preciso: il 26 maggio bisogna andare a votare. Capire che le elezioni europee sono importanti per le sorti dell’intero Paese, capire che avere una buona rappresentanza a Bruxelles significa avere la possibilità di incidere sulle leggi e le politiche che regolano i rapporti economici e commerciali internazionali, che è lì che si può lavorare per tutelare eccellenze e caratteristiche dei nostri territori. Con presenza, competenza, tecnica, impegno.

E’ questo il messaggio che il Movimento 5Stelle ha voluto lanciare da Messina per questa campagna elettorale che si preannuncia intensa e concentrata non su logiche e dinamiche politiche, ma soprattutto sul programma, gli obiettivi, le battaglie già fatte anche a livello europeo e quelle da portare avanti.

La campagna dei 5Stelle

«Messina è la terza città della Sicilia, negli anni passati è stata trattata male dalla politica e questo è cambiato da quando c’è il M5S al Governo. Ci volevano strappare l’Autorità Portuale e la Corte di Appello, lo abbiamo impedito. I risultati delle politiche del 4 marzo e delle amministrative messinesi ci spingono a continuare. La classe politica italiana non ha mai goduto di buona fama a Bruxelles, da quando siamo entrati noi nel 2014 abbiamo ottenuto una vicepresidenza» ha esordito così il deputato messinese e capogruppo dei 5Stelle alla Camera Francesco D’Uva.

«Sarà una campagna elettorale tra i cittadini con un programma che è stato scritto con i cittadini. Abbiamo visitato tantissimi luoghi, toccato con mano quelle realtà che se non conosci dal vivo non puoi metterti a confronto con altre realtà europee per difendere il made in Italy o il made in Sicily» ha sottolineato il deputato regionale Antonio De Luca.

I candidati

Insieme hanno presentato i candidati scelti per questa corsa elettorale per il collegio Sicilia-Sardegna. Oggi c’erano Ignazio Corrao, Antonio Brunetto, originario di Santa Teresa di Riva, Flavia Di Pietro che invece arriva dalla provincia di Siracusa. Nessun messinese “forte”, ma nessuna preoccupazione per questo: «Se si vuole narrare di una Messina in Europa si sta prendendo in giro il cittadino. In altri paesi non ci sono neanche le circoscrizioni» ha detto D’Uva.

«E’ una lista molto competitiva, Ignazio Corrao ha già dimostrato di aver fatto un grande lavoro e speriamo trovi il giusto riconoscimento nella provincia di Messina. Ci sono poi gli altri candidati alla prima esperienza che rimarcano la natura del M5S, a differenza del trasformismo che stiamo vedendo in città in altre forze politiche» ha sottolineato De Luca.

Sarò una campagna elettorale che in città vedrà banchetti a piazza Cairoli, nei mercati cittadini, nelle strade da Molino a Orto Liuzzo e che toccherà tutti i 108 comuni della provincia. «E’ importante capire e far capire che ciò che conta è la qualità degli eurodeputati che esprimi, quello europeo è un parlamento tecnico. Il M5S ha portato avanti per cinque anni con coerenza un programma, altri come Salvini lo hanno usato come un parcheggio senza produrre un atto in cinque anni» ha detto senza mezzi termini sempre De Luca, segnando anche la differenza con la Lega che il M5S vuole imprimere a livello europeo.

Il candidato Antonio Brunetto ha parlato di una necessaria sinergia a tutti i livelli: «C’è bisogno di cambiare in Europa per cambiare in Italia, siamo cinquant’anni indietro rispetto agli altri stati europei».

Il lavoro a Bruxelles

Ignazio Corrao ha invece raccontato le battaglie e l’esperienza maturata in questi cinque anni a Bruxelles, la possibilità di incidere su fronti importanti come la tutela dei produttori nostrani, le regole delle logiche commerciali, la giustizia, l’economia. «Dal 2014 al 2019 una parte dei deputati italiani è stata a Bruxelles e ha lavorato, molti altri hanno continuato a fare campagne elettorali, segreterie di partito. Quindi mentre i rappresentanti di altri paesi lavoravano a braccetto con i loro governi, noi abbiamo continuato a perdere terreno.E’ vero che il M5S ha alzato il livello del lavoro a Bruxelles perché la delegazione 5Stelle è stata molto presente. Ma ci sarebbe bisogno di avere una rappresentanza italiana che non sia figlia di una corsa al consenso».

Adesso il grande obiettivo per i 5Stelle è trasportare l’esperienza fatta a livello nazionale in Europa.

I rapporti con la Lega

Dicono no al bipolarismo tra i partiti sovranisti, considerato che non ti dovresti neanche candidare perché non credi nello sviluppo comunitario, e i partiti centristi. E proprio sulla logica sovranista i deputati messinesi dicono che rispetto alla linea di Salvini non c’è nessun imbarazzo perché l’alleanza di governo si fonda su un contratto, le elezioni europee sono un’altra cosa.

Il banco di prova

Questa corsa elettorale però politicamente sarà il banco di prova per molti partiti soprattutto in Sicilia. Ma D’Uva spiega che questo ai 5Stelle non interessa: «Le forze politiche si contano, a noi questo interessa fino a un certo punto. A livello nazionale ci stiamo occupando di cose fondamentali, non è un test sul nostro operato, ma se qualcuno vuole analizzare questo dimostriamo che che stiamo lavorando su tutto e per guardare solo a Messina a breve ci sarà il presidente dell’Autorità Portuale e abbiamo bloccato l’inceneritore.

L’appello al voto

L’ultimo appello è del capolista Corrao: «Possiamo cambiare le regole europee abbiamo una grande occasione. Facendo una buona campagna elettorale possiamo prendere 3 seggi. Il problema sarà l’astensionismo. Nel 2014 ha votato il 55% degli italiani, alle si arriva all’80%. La proiezione oggi è ancora più negativa e l’abbassarsi della partecipazione fa salire il voto strutturato o clientelare. Per questo il messaggio ai cittadini di non disertare le urne il 26 maggio».

Francesca Stornante

Un commento

  1. https://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2018-05-15/ecco-trattati-ue-che-salvini-vorrebbe-cambiare-e-perche-e-difficile-farlo-154112.shtml?uuid=AEjJGpoE
    I Trattati Europei non si possono cambiare, le procedure per farlo sono state pensate e scritte in modo che sia quasi impossibile farlo e semmai un povero parlamentare riesca a farlo poi basterebbe il “veto” di un solo Stato per mandare tutto in malora. Questa procedura di “cambiare i trattati” poteva anche essere avviata dal momento in cui è cominciato il governo, cioè da Marzo dell’anno scorso, poichè il potere di avviarla è anche del Consiglio della U.E. basta un singolo Stato/Governo ad avviarla … non lo avete fatto, evidentemente non volete cambiare nulla, siete liberisti e vi sta bene così. Il bello è che poi avete il coraggio di parlare di Aldo Moro e di Costituzione. Prendete costantemente in giro gli elettori. Vergognatevi.

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