Cartelloni, canti e un momento di incontro con un rifugiato per gli alunni dell'istituto La Pira Gentiluomo
Messina – Un fiume colorato di pace ha attraversato oggi le strade del quartiere San Paolo con la marcia organizzata dalla Comunità di Sant’Egidio con l’istituto Comprensivo “La Pira – Gentiluomo” guidato dalla professoressa Luisa Lo Manto e la parrocchia di San Paolo Apostolo, retta da padre Nino Basile.
Fiume colorato a Camaro
L’iniziativa, che si è svolta all’interno dei festeggiamenti per la conclusione dell’anno scolastico, ha visto protagonisti gli alunni dell’istituto scolastico che con cartelloni e striscioni hanno sfilato lungo via Gerobino Pilli, portando un messaggio chiaro: costruire la pace è possibile, ed è responsabilità di tutti.
A rendere ancora più forte il significato della giornata è stata la testimonianza di Abie, giovane rifugiato proveniente dal Sud Sudan, passato per il Kenya e oggi studente della Facoltà di Economia dell’Università di Messina grazie al programma dei corridoi universitari. Le sue parole hanno offerto un racconto diretto di cosa significhi fuggire dalla guerra e ritrovare, altrove, una possibilità di futuro.
La marcia della pace
Durante la marcia, i cartelli con i nomi dei paesi ancora coinvolti in conflitti armati hanno ricordato a tutti che la pace non è scontata, ma va custodita e coltivata giorno dopo giorno. E proprio la memoria dei popoli in guerra ha rafforzato, al termine del corteo, il desiderio dei partecipanti di far sentire la propria voce.
Un messaggio che parte da una periferia spesso associata a cronache difficili, ma che oggi si è fatta portavoce di speranza: San Paolo vuole dimostrare che anche dai margini della città può levarsi un appello forte per un mondo senza guerre e senza violenza.
