La società con ad Ciucci replica al comitato "Vogliamo l'acqua dal rubinetto". "Ci sarà un surplus con nuovi pozzi", ribatte Stretto di Messina
La società Stretto di Messina replica al comitato “Vogliamo l’acqua dal rubinetto”: “In riferimento all’articolo Il ponte sarebbe un bevitore dell’acqua dei messinesi, rappresentiamo i seguenti aspetti, per chiarezza d’informazione nei confronti dei lettori. Si conferma quanto già spiegato più volte in diverse sedi: i cantieri del Ponte sullo Stretto di Messina non incideranno sul fabbisogno idrico della città. Al contrario, produrranno un surplus sia in fase di realizzazione dell’opera che a lavori completati. In particolare, il fabbisogno idrico della città di Messina è pari a 1050 litri al secondo. Il fabbisogno dei cantieri è pari a 67 litri al secondo (ovvero il 6% del consumo della città). Tale fabbisogno, come già ribadito in commissione consiliare Ponte, proverrà da tre nuovi campi pozzi della zona Jonica, direttamente collegati alla città di Messina mediante la condotta di Fiumefreddo”.
La Stretto di Messina: “L’eccedenza rimarrà a disposizione della città e ci sarà una nuova conduttura idrica nella zona nord”
Continua la società con amministratore delegato Pietro Ciucci: “I nuovi campi pozzi approvvigioneranno la città di 160 litri al secondo, quindi molto più del fabbisogno dei cantieri. L’eccedenza, ovvero 93 litri al secondo, già in sede di esecuzione dei lavori, rimarrà a disposizione della città e, a fine lavori, l’intero surplus generato dai tre campi pozzi rimarrà interamente a disposizione della cittadinanza. È vero che queste soluzioni erano già indicate tra gli obiettivi infrastrutturali del piano d’ambito dell’Ati Messina per far fronte all’emergenza idrica del territorio. L’esecuzione del piano d’ambito, tuttavia, era prevista in un arco temporale decennale mentre, grazie all’avvio delle opere anticipate previste nel progetto della realizzazione del ponte, sarà traguardata in pochi mesi”.
Conclude Stretto di Messina: “Sarà peraltro realizzata una nuova conduttura idraulica, di lunghezza pari a 11 km, dal serbatoio di Tremonti fino a Torre Faro, al fine di coprire il deficit idrico dei villaggi della riviera Nord. Si evidenzia, infine, che tra le opere anticipate sono previsti interventi di efficientamento della esistente rete di distribuzione, in accordo con l’amministrazione comunale, al fine di ridurre le perdite lungo le condutture”.

Mu visti stu film (L’ho visto questo film…)
parole, parole, parole (canticchiandola)
SPIEGATO SEMPLICE SEMPLICE…MA SI SA AL MESSINESE BUDDACE NON BASTA MAI…
Il buddace abbocca all’amo, qualunque sia l’ esca. Non pensa ” E se fosse un pericolo?” Basta nulla per farlo cascare nella trappola.
Ma chisti l’ acqua a trovano cu panaru?
Per quanto mi riguarda questo ponte sarà un disastro naturale.
Non solo, Messina perderà quella poca attrattiva che aveva.