Il Messina a un passo dalla salvezza: ha sistemato attacco e difesa

Il Messina a un passo dalla salvezza: ha sistemato attacco e difesa

Simone Milioti

Il Messina a un passo dalla salvezza: ha sistemato attacco e difesa

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domenica 03 Marzo 2024 - 16:40

Dopo la vittoria a Brindisi la differenza reti dei biancoscudati va in pari. Mancano pochi punti per puntare ad obiettivi più importanti

MESSINA – Il gioco del calcio è semplice, per vincere e divertirsi bisogna segnare agli avversari e al contempo non prendere reti. Se le prendi basta segnare una rete in più per vincere. È quello che ha fatto il Messina che, dopo tante partite in cui subiva reti spesso ingenue, da dicembre scorso ha fatto enormi passi avanti.

Dalla 16ª giornata in poi in sette occasioni i biancoscudati hanno tenuto la porta inviolata, contestualmente dopo quattro partite consecutive senza segnare reti il Messina è andato sempre in goal almeno una volta a partita tranne che nello 0-0 contro il Potenza e nello 0-1 subito a Giugliano allo scadere. Un trend che, dopo la sfida del “Fanuzzi”, vede il Messina aver sistemato la propria differenza reti che adesso è nulla, non più in negativo ma non ancora in positivo. Infatti sono trentatré le reti realizzate e trentatré quelle subite, una lunga rincorsa dopo che per tutta la stagione i biancoscudati sono stati in passivo vista la difesa colabrodo e l’attacco che non girava al meglio.

Obiettivo salvezza quasi raggiunto

La classifica dice 39 punti, in attesa che la Turris giochi con l’Avellino sono 11 i punti sulla prima che farà i playout, 22 sul Brindisi appena sconfitto che è l’ultima in classifica e destinata se non si muove da quella posizione in graduatoria a retrocedere direttamente. Le dichiarazioni di allenatore e calciatori messinesi sono ancora caute ma il grosso si può considerare fatto, basti pensare che nella scorsa stagione per terminare in 15ª posizione e quindi appena fuori dalla zona retrocessione, diretta o playout, erano stati totalizzati 43 punti. Mentre la stagione ancora prima, anche tenendo in gioco il Catania con i punti che aveva ottenuto la quota raggiunta per salvarsi era stata di 42 punti.

I biancoscudati a quota 39 per raggiungere quelle cifre dovrebbero vincerne e pareggiarne una sulle nove che restano da disputare. Un obiettivo altamente alla portata considerando che al momento quella di mister Modica è una delle squadre più in forma del campionato e che soprattutto man mano che passano le giornate e si avvicina la matematica, come confermano i suoi tesserati, è sempre più tranquilla togliendosi il peso. Una volta raggiunta la tanto agognata salvezza questa squadra, che è già la mina vagante del torneo, potrebbe togliersi ancor più soddisfazioni e sognare, verbo utilizzato probabilmente non a caso sia da Zunno che dall’allenatore nel post partita di Brindisi.

Parlano i marcatori della sfida tra Brindisi e Messina

Marco Zunno, per lui quinto e sesto gol in stagione, i primi due lontani dal Franco Scoglio: “Dei due gol realizzati il primo era molto più difficile, ero defilato ho lasciato scorrere la palla e l’ho piazzata bene. Nei primi minuti della partita abbiamo incontrato difficoltà, loro si chiudevano bene lasciavano poca profondità e pochi spazi. L’obiettivo resta la salvezza, poi dobbiamo stare spensierati, non porci dei limiti ed è giusto sognare. Spero di non fermarmi, sono a quota sei gol e spero di aiutare la squadra”.

Antonino Ragusa, il capitano schierato dal primo minuto e ripagato con un gol su assist del compagno Emmausso per colpa sua gli era stata annullata la rete settimana scorsa, un modo per farsi perdonare: “Sicuramente non era una partita facile, quando giochi contro l’ultima può esserci la trappola dietro l’angolo. Bravi a partire bene nell’interpretarla anche, la squadra oggi si è mossa benissimo in campo e abbiamo rischiato poco, l’unità ha fatto sì che arrivasse una vittoria netta. Credo che per sentirsi liberi mentalmente manchino due o anche tre punti, io e i miei compagni non dimenticheremo il periodo buio avuto e le critiche che ci sono state, come giusto che sia. In questo momento dobbiamo goderci la vittoria e quello che è questo periodo, se classifica e calendario diranno che possiamo pensare ad altro lo faremo”.

I numeri in attacco per il Messina

Il rapporto tra goal fatti e subiti è buono perché l’attacco si è sbloccato, nove i gol di Emmausso, 6 quelli di Zunno molti dei quali arrivati nelle ultime settimane, la totalità di quelli del numero 11 biancoscudato. Si sblocca Ragusa, il tiro cross contro la Casertana all’andata potrebbe essere considerato autogol, quello di ieri sera è sicuramente suo. Seguono i quattro di Plescia, i due di Luciani e uno di Rosafio.

Delle 33 reti segnate 23 arrivano dagli attaccanti, reparto offensivo che interagendo al suo interno o col resto dei compagni ha confezionato anche sei assist, tre dei quali di Michele Emmausso rinato dopo un periodo non certo brillante e soprattutto quando mister Modica gli ha disegnato addosso questo “abito”, il 4-2-3-1, con cui il Messina ha giocato nelle ultime nove partite.

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