Il Pd e quella strana assenza a intermittenza del sindaco De Luca

Il Pd e quella strana assenza a intermittenza del sindaco De Luca

Rosaria Brancato

Il Pd e quella strana assenza a intermittenza del sindaco De Luca

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martedì 23 Giugno 2020 - 07:00

Il 12 giugno al mattino il vice sindaco firma 4 ordinanze urgenti. In serata De Luca partecipa alla seduta di giunta e approva 12 delibere

Ci sono alcune stranezze nell’assenza del sindaco ed il Pd prova a chiedere chiarezza. Se il comunicato stampa dei giorni scorsi ha scatenato la reazione di De Luca, l’interrogazione presentata dai consiglieri Alessandro Russo (primo firmatario), Felice Calabrò, Gaetano Gennaro e Antonella Russo, mira a evidenziare le “falle” sotto il profile giuridico. Dall’ 8 maggio Cateno De Luca non è presente a Palazzo Zanca per motivi personali. Dal suo profilo facebook ha più volte spiegato che I motivi sono legati alle condizioni di salute del padre. Più di recente ha spiegato che non rientrerà prima del 5 luglio.

Cosa prevede la legge

In base al Tuel (Testo Unico degli enti locali), quando è assente il Sindaco, le funzioni vengono esercitate dal Vice Sindaco, che lo sostituisce anche nella funzione di Ufficiale di Governo quando sopraggiungono cause d’impedimento “temporaneo” che non gli consentano di essere fisicamente presente presso la Casa Comunale. I consiglieri Pd sottolineano come non risulti ufficialmente agli atti di questo Comune un’attestazione e/o documentazione formale che comprovi l’effettivo impedimento del Sindaco. Nel frattempo il vice sindaco Mondello ha firmato numerose ordinanze sindacali (OO.SS. n. 185, 186, 187 e 188) in sostituzione del Sindaco.

Mondello firma 4 ordinanze il 12

In particolare il vice sindaco Mondello ha firmato l’ordinanza del 12 giugno  n. 186 sulla movida e la vendita di bevande alcoliche. Sempre il 12 giugno Mondello,  sostituendo temporaneamente il Sindaco, ha sottoscritto altre tre ordinanze sindacali indifferibili e urgenti. Lo strumento dell’Ordinanza Sindacale contingibile e urgente è previsto dall’ordinamento degli Enti Locali quale provvedimento estremamente rilevante, legato a circostanze che richiedono interventi urgenti e non rinviabili. Proprio per questo è strumento di diretta emanazione del Sindaco e, solo eccezionalmente, delegabile al Vice per circostanze tassativamente coperte dalla temporaneità di cui all’art. 53 del T.U.E.L..

Anche De Luca il 12 firma atti

Ma lo stesso 12 giugno, evidenziano I consiglieri Pd, la Giunta Comunale approvava la  delibera d’impugnazione del decreto del Presidente della Repubblica di annullamento dell’ordinanza sindacale sulla banca dati dello Stretto. La delibera approvata dalla giunta il 12 giugno prevede il conferimento dell’incarico agli avvocati Angelo Clarizia e Carlo Taormina. Alla seduta di giunta del 12 giugno partecipava lo stesso sindaco De Luca e sono stati approvati in totale 12 atti deliberative..

De Luca assente solo al mattino

Nello stesso giorno del 12 giugno quindi- scrivono I consiglieri- il Sindaco interveniva alla seduta di Giunta comunale per la deliberazione di dodici atti deliberativi ordinari, mentre risultava evidentemente impedito nell’esercizio delle sue funzioni per l’adozione delle 4 Ordinanze contingibili e urgenti sottoscritte dal Vice Sindaco”.

Calabrò, Gennaro, Alessandro Russo e Antonella Russo sottolineano come dagli atti ufficiali ancora non si evince quali siano state le ragioni che hanno posto il sindaco nella materiale condizione di impedimento a firmare le ordinanze contingibili e urgenti del 12 giugno. “Ma è evidente che si è trattato di impedimento di tipo temporaneo in quanto nella medesima giornata il Sindaco ha presenziato ai lavori di Giunta e ha partecipato alla deliberazione degli atti iscritti all’ordine del giorno

Impedimento a intermittenza?

In sintesi secondo gli esponenti Dem non si tratta di un impedimento prolungato dal momento che nell’arco delle 12 ore è stato assente di mattina ma presente la sera, lasciando che Mondello firmasse quei provvedimenti che, per la loro natura, sono competenza del primo Cittadino.

Cosa è successo il 12 giugno?

I consiglieri chiedono quindi di sapere se sia presente agli atti del Comune una dichiarazione ufficiale resa dal Sindaco sulle sue condizioni d’impedimento temporaneo e non. Eventualmente, quali siano tali cause di impedimento. Quali siano le ragioni che il 12 giugno 2020 hanno impedito al Sindaco di sottoscrivere le Ordinanze Sindacali contingibili e urgenti n. 185, 186, 187 e 188 che recano la firma del Vice Sindaco.  Quale sia l’ampiezza del mandato ricevuta dal Vice Sindaco, ai sensi dell’art. 53, comma 2 del T.U.E.L., per l’esercizio delle sue funzioni proprie del Sindaco. Se, per l’impedimento del 12 giugno, il Sindaco abbia conferito al Vice Sindaco con atto formale la facoltà di firmare in sua sostituzione le ordinanze. Se così è stato fatto, di avere copia del provvedimento in questione per capirne la portata. Se nella giornata del 12 giugno 2020 il Sindaco era presente a Palazzo Zanca nelle ore precedenti all’inizio dei lavori di Giunta municipale, se era presente, a partire da quale orario.

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4 commenti

  1. Francesca frazzetto 23 Giugno 2020 09:07

    Vorrei ricordare a questi signori consiglieri comunali che non sono all’opposizione, ma dovrebbero lavorare per la stessa giusta causa. Mi sembra che questo non stia accadendo: anziché puntare il dito, che si rimboccasero le maniche. Purtroppo, tutti coloro che fanno politica dimenticano che si trovano lì perché noi li manteniamo, pagando regolarmente le tasse. Francamente ci siamo rotte le scatole di sentire sempre le stesse cose. Io da cittadina messinese desidero e pretendo che l’amministrazione comunale continui a lavorare così come sta facendo. Il consiglio che mi sento di dare a questi signori è questo: preoccupatevi che da qui a breve ci saranno tante difficoltà per la scuola, iniziate a preoccuparvi di cercare nuovo strutture dove i nostri ragazzi possono recarsi per fare regolarmente lezioni. Non possiamo fargli fare i turni anche di notte, con tutte i problemi che viviamo. Almeno i nostri amministratori potrebbero fare qualcosa per aiutare la città, oppure anche loro, sono teste non pensanti, non rendendosi conto che i precedenti amministratori hanno rovinato, distrutto una cittadina con delle bellissime potenzialità, che tra l’altro appartengono proprio a quelle correnti politiche…. Mi chiedo da mamma se hanno gli occhi così bendati che non si preoccupano neanche del futuro dei loro figli. Allora che lavorassero, sennò si dimettano.
    Il loro compito non è giudicare il sindaco, il loro dovere da lavoratori per cui ogni 27 gli arriva lo stipendio, è fare in modo di provvedere dove qualcuno manca… Di arrivare dove qualcun altro non arriva, lavorare per lo stesso obbiettivo, ripeto loro non sono l’opposizione.

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    1. Avete eletto De Luca “reggente”, e guai a chi osa chiedergli spiegazioni.
      Questo ruolo istituzionale non esiste, ma in molti ancora non lo hanno capito.
      Lui è il “re di Facebook” non di Palazzo Zanca, e quindi deve rispondere al consiglio ed alle sue interrogazioni come tutti gli altri sindaci prima di lui.

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    2. Forse non ha ben chiaro quali sono le funzioni delle varie istituzioni dello Stato: i consiglieri di opposizione non hanno il compito di amministrare la città ma di controllare cosa fa l’amministrazione, cioè quel gruppo di persone agli ordini di De Luca.
      Ora se lei è scontenta di come è amministrata questa città (non cittadina, Messina non è con tutto il rispetto Santa Teresa Riva) ponga domande al suo sindaco, che, detto per inciso, è pagato anche lui con i soldi dei contribuenti, di tutti, anche di coloro che pretendono decoro e dignità, e che soprattutto si seguano le regole.

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  2. Considerato che molti messinesi – purtroppo – si comportano da incivili e da ignoranti, hanno il sindaco che si meritano.

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