Il Pd messinese riparte da zero con il segretario provinciale Bartolotta

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Marco Olivieri

Il Pd messinese riparte da zero con il segretario provinciale Bartolotta

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sabato 03 Dicembre 2022 - 16:29

Durante la  riunione congiunta dell’Assemblea provinciale e della direzione, "rinnovata la fiducia per avviare un nuovo corso"

MESSINA – L’anno zero del Partito democratico. Il “ricominciamo” del segretario provinciale Nino Bartolotta. azzerati gli organismi provinciali, ha alcune linee guida, decisive se il Pd vorrà risollevarsi e ripartire. Si è rinnovata la fiducia “per un nuovo corso” sempre con Bartolotta (nella foto) ed ecco le priorità: rilanciare la campagna tesseramenti “per essere  inclusivi e aprire il partito a nuovi iscritti”; un nuovo esecutivo provinciale; quattro coordinamenti territoriali: “Jonio Alcantara” “Messina città” “Tirreno Eolie” “Nebrodi”, per “garantire la presenza del partito nel territorio e l’attenzione ai problemi locali”; una sede fisica di segreteria provinciale per tornare alle riunioni e al confronto in presenza; una nuova strategia comunicativa. Tutto questo implica un ripartire e rifondare davvero il partito.

Durante la  riunione congiunta dell’Assemblea provinciale e della direzione del Partito democratico, tenutasi venerdì 2 dicembre, le proposte accolte del segretario provinciale Bartolotta sono state dirette a rilanciare l’azione politica e guidare il partito fino al nuovo congresso con tre parole d’ordine: “Impegno, inclusione e territorio”. Nel frattempo, i messinesi Antonella Russo e Giacomo D’Arrigo sono stati nominati nella segreteria regionale.

Ha concluso i lavori il presidente dell’Assemblea Antonio Saitta, richiamando la mozione approvata nella precedente seduta che aveva respinto le dimissioni di Bartolotta e lo aveva invitato ad andare avanti. “Adesso è il tempo di ripartire. Il segretario ha la piena fiducia e il mandato unanime assembleare per guidare il nuovo corso e attuare i punti programmatici del documento approvato”.

“Inauguriamo il nuovo corso del Pd e azzeriamo gli organismi provinciali”

Sarà la volta buona per il Pd nel contesto di una crisi nazionale profonda? Osserva il segretario provinciale: “Azzerare gli organismi provinciali, che sono stati il risultato dell’intesa tra le diverse correnti del partito, non significa rottamazione nel senso renziano del termine ma significa inaugurare nuovo corso, partecipato e inclusivo per rimettere tutto e tutti in discussione, nel segno della presenza nei territori, tra la gente e verso i problemi”. 

“Radicasi nei territori e discutere in una vera e propria sede”

Tra le adesioni alla linea di Bartolotta, quella del deputato regionale Calogero Leanza e del consigliere di Sant’Angelo di Brolo Tindaro Germanelli. Da parte sua il sindaco di Taormina, Mario Bolognari, ha insistito sulla necessità di un tesseramento per radicare il partito nel territorio. Il sindaco di Mirto, Maurizio Zingales, ha lanciato l’allarme sulle condizioni finanziarie di molti Comuni e l’assessore di Gioiosa Marea Teodoro La Monica ha messo in evidenza il tema centrale della sanità.

Tra le novità Diego Indaimo, candidato alle scorse amministrative di Messina e da una settimana nuovo tesserato del Pd: “Aderisco con entusiasmo al nuovo corso che il segretario Bartolotta vuole aprire. Sono qui per dare il mio contributo di idee a partire da una nuova strategia nella comunicazione del Partito democratico”. Tra gli iscritti di lungo corso, Michele Bisignano ha auspicato una più incisiva opposizione all’amministrazione Basile e Lucia Tarro Celi ha dato risalto all’importanza di avere un luogo fisico per tornare a riunirsi e a confrontarsi. 

Se sarà un nuovo corso o l’ennesima occasione perduta saranno i prossimi mesi a verificarlo, tra congresso nazionale e necessità di un rilancio a livello provinciale.

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Un commento

  1. Agatino Sebastiano Manganaro 3 Dicembre 2022 18:19

    Come dire che a livello nazionale si riparte da Letta…e come farà una gestione da sempre autoreferenziale a radicarsi nei territori?Intanto a Palermo vanno i “soliti” ed anche a livello nazionale andranno i “soliti”. è un partito nato male e cresciuto peggio!BAH !?!

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