La penalizzazione complica la classifica dei giallorossi. Tre mesi di inibizione per Alaimo e Cissé
MESSINA – La decisione era attesa e purtroppo è arrivata: la Figc ha tolto 4 punti in classifica al Messina per i contributi non pagati lo scorso febbraio dalla società. La decisione sulla penalizzazione era attesa per oggi ed è arrivata. In mattinata il procuratore aveva chiesto quattro punti e di quattro punti è stata la penalizzazione, a cui si sono aggiunti tre mesi di inibizione per il presidente Stefano Alaimo e per Doudou Cissè.
Ma non è finita perché il Tribunale federale nazionale ha anche escluso il Taranto dal campionato (che partirà da -3 nel prossimo campionato utile). I giallorossi, quindi, passano da 25 a 15 punti: -4 per la penalizzazione a cui se ne aggiungono altri 6 da togliere, frutto delle due vittorie (4-1 e 1-0) contro il Taranto escluso. Si complica, alla vigilia del match contro l’Avellino (secondo in classifica), una corsa salvezza già difficile. E occhio al caso Turris, con il rischio di un’altra esclusione. La Camera di Consiglio che ha deciso su Messina e Taranto ha inoltre deciso per la Triestina, stessa sanzione inflitta al Messina -4 punti in classifica, sei invece i punti sottratti alla Lucchese.
“Il provvedimento adottato dal Tribunale Federale – afferma l’avvocato Luis Vizzino che ha difeso l’Acr Messina – è in linea con quelle che erano le nostre aspettative. La situazione era molto complessa e il rischio di una penalizzazione più importante era concreto. Sicuramente la Procura Federale nella formulazione delle richieste, che potevano essere anche più afflittive, ha tenuto fortemente in considerazione le nostre memorie difensive. Aggiungo inoltre che con la collega Tortorella abbiamo dovuto lavorare davvero in pochissimo tempo e non è stato per niente facile”.
