"In estate Paradiso, Contemplazione e Pace diventano un inferno notturno"

“In estate Paradiso, Contemplazione e Pace diventano un inferno notturno”

Autore Esterno

“In estate Paradiso, Contemplazione e Pace diventano un inferno notturno”

mercoledì 25 Giugno 2025 - 07:00

La movida nella riviera di Messina. Ci scrive una cittadina: "Non vogliamo spegnere la gioia, desideriamo solo che non si calpesti chi vive qui ogni giorno"

MESSINA – Sul tema caldo della movida e dei rumori notturni nella zona nord di Messina riceviamo e pubblichiamo la lettera di una cittadina.

Non vogliamo spegnere la gioia, desideriamo solo che non si calpesti chi vive qui ogni giorno

C’è stato un tempo in cui bastava affacciarsi alla finestra per ritrovare la pace. Il profumo del mare,
i passi ovattati sulla sabbia, le sere d’estate in cui si ascoltava il silenzio. Oggi, invece, la riviera di
Messina è diventata teatro di un baccano che ferisce, di un’allegria che non ha rispetto, di notti che
sembrano non voler mai finire… se non in una rissa o in una pozzanghera di vomito.

Ogni estate si ripete lo stesso copione. La riviera di Messina che dovrebbe essere luogo di quiete,
bellezza e comunità, si trasforma in un caos notturno: musica assordante, parcheggi selvaggi, liti,
urla e degrado. La proliferazione incontrollata di locali che dopo una certa ora i trasformano in
discoteche a cielo aperto, tutti a pochi metri da residenze oramai abitate tutto l’anno, sta compromettendo la vivibilità del territorio.
E così ci ritroviamo ghettizzati nelle nostre case. Finestre chiuse, aria condizionata accese fino alle prime luci dell’alba, cercando invano di tenere fuori il rumore, il frastuono che nonostante tutto entra nelle quiete delle nostre case con violenza e prepotenza, inquinando il riposo. Fuori solo le luci dello Stretto brillano sull’inferno che divampa di urla o botti improvvisi, clacson, strade bloccate da motorini e auto parcheggiate ovunque, marciapiedi usati come bagni pubblici. Questa è la misera visione che offriamo ai turisti, una immagine che non penso la nostra città meriti. Ci chiamano “residenti”, ma siamo molto di più: siamo chi ha scelto di vivere il mare tutto l’anno, di custodire la bellezza di questi luoghi, di credere ancora che si possa vivere in armonia. E invece ogni notte ci viene tolta la dignità di abitare un posto che amiamo.
Chiediamo ascolto, rispetto, ma soprattutto che le istituzioni non ci abbandonino all’anarchia
sonora e comportamentale.

Questa non è una guerra contro i giovani: è una richiesta di equilibrio, di civiltà, di futuro

Messina merita una riviera che sia spazio condiviso, non terra di nessuno. Non vogliamo spegnere la gioia, desideriamo solo che non si calpesti chi vive qui ogni giorno. Questa non è una guerra contro i giovani: è una richiesta di equilibrio, di civiltà, di futuro.
Paradiso, Pace, Contemplazione, sono solo nomi che oggi suonano come beffe di un passato dimenticato. Serve un cambio di passo, servono regole chiare e controlli efficaci, ma soprattutto serve che chi ha voce e potere ascolti chi in questo territorio vive davvero. Non chiediamo il silenzio, ma rispetto, quello per chi lavora all’alba dopo una notte insonne, per chi cresce i propri figli in un territorio che dovrebbe essere rifugio e non trincea, per chi ha scelto di restare, amare e custodire Messina tutto l’anno. Le istituzioni hanno il dovere di ascoltare chi vive, non solo chi consuma.
La nostra città non può accettare che la propria riviera, luogo di storia e bellezza, diventi sinonimo di abbandono e disagio.
Mi auguro che questa voce non resti un’eco nella notte., ma che diventi decisione, cura, presenza. Perché la vera bellezza di una città non è nel rumore che produce, ma nella quiete che protegge. Siamo ancora in tempo per cambiare rotta, ma serve volontà e ascolto e serve adesso.
Marcella Fontana

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15 commenti

  1. Il problema è di facile risoluzione. Sono lidi, non devono essere discoteche. Tutto qui.

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  2. La Signora ha ragione, ma come lei lavora di giorno, c’è chi lavora con gli spettacoli. E non è vero che ci sono pochi metri di distanza. Poi perché non ci lamentiamo anche dei concerti che organizza il comune. Quelli si che sono disturbo alla quiete pubblica e inquinamento acustico. Ma li sono autorizzati. Due casse o quattro contro colonne di casse. Perché il pesce grosso può lavorare e il pesce piccolo sempre lamentele? Un punto a favore di tutti è finire a mezzanotte con i volumi decenti, perché sfido chiunque con sto caldo, come dice la signora, senza aria condizionata a dormire prima di mezzanotte. La musica è vita.

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  3. ben vi sta così imparate chi votare

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  4. Vorrei ricordare ai proprietari di case di questi luoghi che il valore delle loro abitazioni e’ cresciuto esponenzialmente al proliferare della movida che tanto odiano, per loro memoria tutte le case che si affacciano al mare o prospicenti la spiaggia 30 anni addietro erano case umide di pescatori con valore commerciale ridotto della meta’ di quanto vengono valorizzate adesso, poi se non piace o stanno male, vendano casa e vadano ad abitare in collina, li staranno sicuramente piu’ tranquilli e meno stressati

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  5. La signora ha totalmente ragione, questa zona è diventata un inferno, e simbolo di inciviltà notturna! Chi ci vive lo sa e si stupisce dell’incapacità di capire un messaggio come il suo, che non boccia il divertimento dei giovani, ma invita a garantire il benessere di tutti, in egual misura, come dovrebbe accadere in tutte le società civili e democratiche. A Messina si assiste invece ormai da anni alla promozione dell’urlata malamovida e alla bocciatura di tanti residenti che sembrano non avere più neanche il diritto di parola.

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  6. Condivido ogni parola della signora. Anche io sono residente da 40 anni a Pace. Aprire locali e accogliere ogni residente di altra zona non vuol dire consentire qualunque cosa in nome del suo divertimento. Bisogna avere rispetto..cosa che spesso manca in questi avventori e occorrerebbe maggiore controllo, dai parcheggi ai rumori

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  7. le Baracche , per essere buoni chiamati Lidi ….e anche da “sballo”………una vergogna……altro che bandiere blu………..ma Mortelle e Zona Tirrenica Amministratori da selfie con giacca e senza sono Zone Tabu…………

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  8. Condivido totalmente quanto scritto dalla signora, chi vive nella zona nord, ormai da anni subisce la malamovida selvaggia, urlante. Nelle sue parole c’è l’invito ad ascoltare le voci dei residenti, costretti a difendersi tutte le notti da un rumore inimmaginabile per chi non lo sperimenta. È diventato l’Inferno, altro che Pace, Paradiso, Contemplazione… E si continua a non capire perché in queste zone non vengano applicate le stesse regole applicate alle altre zone residenziali della nostra città. Divertimento dei giovani sì, ma nel rispetto del benessere di tutti, come previsto dalla legge e come realizzato in tutte le società civili.

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  9. Sig.ra Fontana come lei potrà anche notare si tratta di portare avanti un dialogo fra sordi. Certo piaccia o non piaccia ci sono delle regole che vanno rispettate e qui probabilmente abita il problema sempre da lei segnalato. Si fanno le Ordinanze ma poi nessuno le fa rispettare. Non ci sono controlli preventivi nè successivi. Deve scoppiare una rissa peraltro come avvenuto nei giorni scorsi in un locale per vedere i “provvedimenti”. L’unica strada da percorrere per lei e per altri cittadini è la Procura della Repubblica.

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  10. Da residente a Pace e genitore di 2 figli, condivido in pieno il pensiero della Signora. La riviera purtroppo è diventata invivibile.
    Premetto che sono un’amante della movida e non della malamovida che ormai purtroppo pullula nella zona nord, come si evince dagli ultimi fatti accaduti, ma sempre nel rispetto delle regole. Le regole vanno rispettate e chi sbaglia deve pagare, ma non a chiacchiere, con i fatti che purtroppo non avvengono.
    Pro al divertimento dei giovani ci mancherebbe, ma non è tollerabile l’inciviltà che regna in molti di loro.

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  11. La riviera da Paradiso a Pace non si può paragonare alla riviera romagnola, dove i lidi hanno decine di metri di spiaggia a disposizione dalla strada al mare, e a ridosso hanno la maggior parte solo alberghi e case per i turisti. Nella nostra riviera no, non è così. I lidi sono attaccati al margine della strada con pochi metri di spiaggia, e al di la della strada abitazioni civili, abitate da gente che è nata lì o da chi preferisce avere una visuale del mare e magari respirare un po di aria di mare. Ogni estate esiste solo la dittatura dei gestori dei lidi che fanno da padroni sulle norme ed agli orari imposti, ma questo perchè non vi è nessun controllo da parte delle autorità, o se c’è, come dice il detto, scopa nuova fa rumore per tre giorni. L’unica cosa da fare è quello di trasferirli tutti in luoghi più aperti come Mortelle, lasciata nel degrado, o lungo il litorale tirrenico.

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  12. e’ evidente che il degrado di questa città è anche opera di chi, facendosi scudo con il più classico dei ” dobbiamo lavorare anche noi”, passa per “imprenditore” della movida. Baracche, diceva qualcuno, è vero ha ragione. luoghi dove fino al 30 maggio regnano topi e immondizia, magicamente diventano luoghi gettonatissimi. tanto che gliene viene, quando un cocktail lo fanno pagare 10 euro ed una bottiglia di birra 5 euro, con tutti questi ragazzini alcolizzati, avoglia a soldi che alzano a fine stagione. La cosa pubblica asservita (malamente) agli interessi privati

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  13. Grazie signora per le sue sante parole. Vittima a mia volta di questo inferno, mi chiedo come possa accadere una cosa del genere, impensabile in un paese civile, e ripetersi di anno in anno, impunemente.
    Incredibile ma vero.
    Marie Josée

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  14. …ma scusate, cari concittadini messinesi, la Città di Messina ha un piano di zonizzazione acustica ??? NO??? non sapete di cosa si tratta ??? è semplice : è una regolamentazione obbligatoria di cui i comuni si devono dotare… sono individuate le varie zone con i massimi consentiti in decibel, variabili anche con gli orari !!! andate in comune, vi date dare copia del piano, vi comprate un fonometro, fate le vostre misure e poi su carta bollata fate il vostro esposto denuncia, anche all’ASL per minaccia procurata alla salute … e vi prendete un avvocato che vi assiste !!!

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  15. Ma com’è che pubblicate sempre quello che volete???

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