Il governo taglia 7milioni di euro nei confronti del personale della Direzione antimafia

E’ di circa 7 milioni di euro il taglio nei confronti del personale della Direzione investigativa antimafia. Così il governo ricompensa i 1.300 lavoratori della Dia, gli stessi che negli ultimi anni hanno permesso a premier, ministri ed esponenti del centrodestra di vantarsi dei grandi risultati raggiunti nella lotta alla mafia. Un taglio pari a circa un quinto dello stipendio.

“Questa decisione non solo conferma il disinteresse di questo governo nei confronti della difesa della legalità, ma mortifica tutti coloro che ogni giorno mettono la propria vita al servizio dello Stato e della libertà di tutti gli italiani”. Lo ha detto Rita Borsellino, deputato del Parlamento europeo. È paradossale che nel tentativo di risparmiare risorse, il governo punisca proprio l’Antimafia, che dal 2009 a oggi ha permesso allo Stato di recuperare, con sequestri e confische, beni dal valore di 6,9 miliardi.

“Se il governo volesse realmente risparmiare – conclude la Borsellino – potrebbe subito utilizzare tutti quegli immobili confiscati alla mafia per trasformarli in uffici. E magari implementare la pianta organica della Dia, inferiore di circa 200 persone rispetto a quanto previsto, visto che più si potenzia l’Antimafia, più si riduce il grave danno economico e sociale arrecato dalla criminalità organizzata”.