Intercettazioni, Calderone (FI) Vs il procuratore capo di Messina D'Amato

Intercettazioni, Calderone (FI) Vs il procuratore capo di Messina D’Amato

Alessandra Serio

Intercettazioni, Calderone (FI) Vs il procuratore capo di Messina D’Amato

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lunedì 05 Maggio 2025 - 12:38

L'onorevole azzurro si scaglia in commissione Giustizia alla Camera contro una circolare del capo dei PM

Messina- La stretta sulle intercettazioni telefoniche, entrata in vigore da un paio di settimane, è al centro dello scontro tra il deputato barcellonese Tommaso Calderone e il procuratore capo di Messina Antonio D’Amato. L’esponente di Forza Italia ha messo nel mirino una circolare interpretativa del capo dei Pm messinesi relativa all’interpretazione del limite dei 45 giorni.

antonio d'amato
Antonio D’Amato

“Ho avuto modo di leggere una circolare di una Procura della Repubblica nella quale vengono dettate le linee guida di interpretazione sulla recente legge sulla durata delle intercettazioni, non credevo ai miei occhi”, ha esordito il capogruppo di Forza Italia in commissione Giustizia alla Camera. L’ira del deputato riguarda la circolare applicativa che il procuratore capo ha inviato agli organi investigativi e agli altri uffici, anche del Tribunale.

La polemica interna al centro destra

E’ una polemica tutta interna al centrodestra, dal punto di vista politico. D’Amato è infatti uno dei principali esponenti di Magistratura Democratica, che fa riferimento appunto alla maggioranza di Governo. La corrente dell’Anm, oggi maggioritaria anche all’interno della sigla delle toghe, è stata da subito molto critica con le principali riforme del Governo in tema di giustizia.

L’ira del deputato azzurro

La circolare secondo Calderone mira a escludere l’applicabilità del limite ai reati contro la pubblica amministrazione. Proprio questo aspetto, e l’applicabilità al reato di corruzione, aveva suscitato le perplessità di alcuni, in sede di discussione preliminare della norma. L’onorevole forzista si dice pronto a spingere per una norma di interpretazione autentica della norma, se dovesse passare la linea del procuratore capo di Messina.

Calderone riferisce che le linee guida di D’Amato sono state indirizzate non solo ai suoi sostituti ma anche a Ordine degli avvocati e Camera penale e ai colleghi giudici (cioè al presidente del Tribunale), come se la Procura e il suo vertice potessero dare indicazioni ai giudici.

La circolare criticata

“Una legge entrata in vigore da pochi giorni e già le Procure dettano le linee guida quasi la la legge fosse stata scritta dalle Procure. Ma vi è un dato che lascia senza fiato: la Circolare viene indirizzata ai magistrati giudicanti. La Procura che dice ai giudicanti come interpretare la legge. Con questa circolare si è svelato l’arcano: questo strepitoso documento è stato inviato anche all’ Ordine degli avvocati e alle Camera Penale. Insomma tutti si dovrebbero adeguare al pensiero “eletto” della Procura. Io non ho più parole”, ha detto l’esponente azzurro.

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