Chiusura uffici postali. Cucinotta sprona il sindaco, Biancuzzo a difesa di San Saba

Chiusura uffici postali. Cucinotta sprona il sindaco, Biancuzzo a difesa di San Saba

Chiusura uffici postali. Cucinotta sprona il sindaco, Biancuzzo a difesa di San Saba

Tag:

lunedì 13 Luglio 2015 - 08:05

Già lo scorso 27 marzo, il Consiglio comunale aveva votato all’unanimità dei presenti un ordine del giorno nel quale si impegnava il sindaco a farsi parte diligente. Non si è avuta, però, alcuna evoluzione positiva e adesso la chiusura dei quattro presidi è ufficiale

Dal 7 settembre quattro piccoli uffici postali del messinese chiuderanno i battenti. Questi gli effetti del nuovo piano approntato da Poste italiane.

“Come al solito sono i più deboli a pagare il prezzo più alto – commenta il consigliere comunale Nicola Cucinotta -. Le ufficializzate chiusure degli sportelli postali che si stanno per perpetrare non possono far rimanere indifferente chi amministra questa città. Questi uffici postali rappresentano un reale punto di riferimento diffuso sul territorio. Per molti anziani sarà un serio problema spostarsi anche per qualche decina di chilometri per prelevare la pensione, pagare le bollette e usufruire dei servizi; per non parlare poi delle code che sicuramente aumenteranno vista la riduzione degli sportelli, e non è per tutti uguale passare molto tempo in fila quasi sempre senza neanche la possibilità di sedersi”.

Cucinotta punta il dito contro il sindaco Accorinti: “Mi sarei aspettato una ferma presa di posizione sull’argomento, avrebbe dovuto erigere le barricate, naturalmente a favore dei nostri concittadini più deboli e svantaggiati. La chiusura degli uffici o la diminuzione delle giornate di apertura avrà ricadute anche occupazionali: i lavoratori verranno momentaneamente ricollocati in altri uffici postali e Poste avrà portato a casa l’unico imprescindibile obiettivo che si è prefissata nel Piano industriale di taglio dei costi presenti e futuri. Si tratta dell'ennesima bastonata verso il nostro territorio. È palese come oramai i Comuni e nello specifico i villaggi, rappresentino il capro espiatorio per giustificare sprechi e cattiva gestione di tutto il sistema pubblico e degli enti collegati: ma non è affatto così”.

Già lo scorso 27 marzo, il Consiglio comunale aveva votato all’unanimità dei presenti un ordine del giorno, redatto dallo stesso Cucinotta e cofirmato anche dai colleghi Pagano, Cardile, Vaccarino, Contestabile, Perrone, Carmelina David e Cantali, nel quale si impegnava il sindaco, in primis, a farsi parte diligente presso la Direzione Nazionale di Poste Italiane, l'Amministratore Delegato di Poste e in particolare con la Direzione Regionale di Poste Italiane, “affinché sia garantita l’effettività dei servizi essenziali per la popolazione residente nei villaggi di Pezzolo, Altolia, Cumia, San Saba e San Filippo, al fine di assicurare il rispetto delle norme adottate dall’AgCom e onde favorire una concertazione con Poste Italiane SpA, garantendo una razionalizzazione che non vada a discapito delle aree più svantaggiate della nostra città”. In secundis, si chiedeva di convocare con sollecitudine un tavolo di confronto con l’Azienda, presso l’Aula Consiliare, alla presenza dei rappresentanti regionali dell'ANCI, della deputazione Nazionale e Regionale, della Giunta Municipale, dei componenti il Civico Consesso, dei rappresentanti sindacali e dei cittadini.

“Apprendo con grande dispiacere – riprende Cucinotta – che il primo cittadino nonostante le sollecitazioni e i suggerimenti, giunti dal Consiglio Comunale, non ha ad oggi posto in essere alcuna iniziativa necessaria a scongiurare la chiusura di quei presidi sociali esistenti nel territorio, quali gli uffici postali ubicati da Pezzolo e Altolia a Cumia fino a San Saba, rappresentano. Auspico che il sindaco Renato Accorinti, in seguito alla comunicazione ricevuta formalmente da Poste Italiane, si risvegli da questo lungo sonno e finalmente attivi un confronto per tentare, se non altro, di far rispettare quanto sancito dall’Agcom, come richiesto in tempi non sospetti dal Civico Consesso e, da ieri, anche dalla Segreteria della Slp Cisl attraverso una dura nota, sperando non sia troppo tardi. Il sindaco, idealista –a suo dire-, uomo di tante battaglie a difesa degli svantaggiati, dei disagiati e degli emarginati, appare fortemente disorientato e sembra non discernere più le grida provenienti dal basso”.

Punta l’attenzione sull’ufficio di San Saba il consigliere della VI circoscrizione, Mario Biancuzzo: “Nel periodo estivo è frequentatissimo da numerosi villeggianti, turisti e vacanzieri anche stranieri – scrive -. Dopo la chiusura di quelli di Rodia e Orto Liuzzo, resterebbe solo il presidio di Spartà lungo tutta la riviera tirrenica del Comune di Messina che, d’estate, conta oltre 15mila abitanti”. Il consigliere si rivolge al prefetto, soprattutto a tutela delle persone anziane impossibilitate a spostarsi di diversi chilometri, ed al presidente della VI circoscrizione, perché convochi una riunione straordinaria urgente per discutere le contromisure da adottare.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007