Uil: “Il 2019 deve essere l’anno delle infrastrutture. Regia al prefetto”

Uil: “Il 2019 deve essere l’anno delle infrastrutture. Regia al prefetto”

Uil: “Il 2019 deve essere l’anno delle infrastrutture. Regia al prefetto”

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giovedì 17 Gennaio 2019 - 10:14
L'INTERVENTO

“Non è un caso che da quando il comparto dell’edilizia e il settore delle costruzioni della Città metropolitana di Messina è in crisi, l’intera economia messinese è drammaticamente affondata: i numeri di questo tracollo sono impietosi e non lasciano più spazio per vuote analisi socio-economiche o per banali considerazioni colme di speranza per un futuro che, ormai, senza fatti concreti si preannuncia ancor più tragico. Siamo all’anno zero e non c’è più tempo da perdere. Così Ivan Tripodi ,Segretario generale UIL Messina e Pasquale De Vardo, Segretario generale FENEAL-UIL Messina.

“Lo sviluppo della nostra provincia – continuano i due rappresentanti sindacali – deve esclusivamente passare dalla realizzazione o, in pochi casi, dal completamento delle infrastrutture. La mancata realizzazione delle infrastrutture pesa come un macigno sulla testa delle classi dirigenti, attuali e passate, nessuna esclusa, e provoca un’oggettiva arretratezza e un pesante gap della Sicilia, a partire da Messina che è la sua porta con l’Europa continentale. Parliamo di opere indispensabili per poter affermare di essere cittadini europei a tutto tondo. Ad esempio, urgono il completamento del raddoppio ferroviario sulle tratte Messina-Catania e Messina-Palermo e la realizzazione di approdi turistici e commerciali. Parliamo, pertanto, delle cosiddette priorità che, oggi, con amministrazioni all’altezza del ruolo sarebbero facilmente cantierabili poiché siamo in presenza di ingenti risorse e di importanti somme”.

“ Le risorse per la realizzazione di opere nella Città metropolitana di Messina esistono, ma, nei fatti, non vi é alcuna traccia di realizzazione e di impiego di questi preziosi finanziamenti che rischiano, nel breve volgere di qualche mese, di tornare indietro per palese incapacità di spesa da parte delle Istituzioni locali, a partire dalla deludente giunta del sindaco De Luca. A conti fatti vi è quasi un miliardo di euro provenienti dal masterplan, dai patti per il Sud e per Messina, dai fondi pon metro e da altre misure che potrebbero far ripartire l’edilizia e dare risposte concrete allo sviluppo economico del territorio. Senza dimenticare i notevoli stanziamenti disponibili per il Cas finalizzati alla messa in sicurezza delle due tratte A18 e A20 che, come certificato dalla gravissima tragedia di qualche giorno fa, necessitano di urgente manutenzione”.

“Allo stesso modo, dobbiamo menzionare gli ingiustificati ritardi rispetto al risanamento delle baracche annunciato e mai realizzato che, a nostro avviso, deve passare dalla costruzione di nuovi alloggi popolari. Davanti a questo quadro, i fatti concreti consegnano una realtà drammatica poiché vi è la totale assenza di un’idea di sviluppo futuro e, per quanto riguarda le opere, l’assoluta mancanza della realizzazione dei progetti esecutivi”.

“Il 2018, al netto dei penosi siparietti messi in piedi dall’attuale amministrazione comunale, è stato l’ennesimo anno sprecato in sterili annunci e vuote promesse. E’ fin troppo semplice accusare continuamente “quelli che c’erano prima” e poi fare anche peggio. La giunta De Luca, anche dopo molteplici specifiche richieste, si è dimostrata insensibile alla questione “lavoro”, non preoccupandosi minimamente delle prospettive occupazionali che, se utilizzate, potrebbero avere queste ingenti risorse. Migliaia di lavoratori sono in attesa di una possibile collocazione in questi ipotetici appalti.

“Ecco perché, a nostro avviso, il 2019 deve essere, senza se e senza ma, l’anno delle infrastrutture e delle opere pubbliche. Infatti, applicando il protocollo d’intesa sottoscritto dalla precedente amministrazione e dalle organizzazioni sindacali del comparto dell’edilizia, si potrebbe consentire il massimo impiego occupazionale delle maestranze messinesi. A nostro avviso, tenuto conto delle grandi qualità evidenziate e dell’enorme sensibilità dimostrata sulle tematiche sociali, la regia unica di questo tavolo virtuale dovrà essere affidata nelle sapienti mani di S.E. il Prefetto di Messina la dott.ssa Maria Carmela Librizzi. Ove ciò non avvenisse, non ci resterà che, nell’attesa della debacle definitiva, sognare tram volanti e casinò a Palazzo Zanca, nel mentre i nostri figli, tutti i giovani e i lavoratori disoccupati continueranno a scappare da Messina”.

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