Gettonopoli è figlia dell'incapacità dei partiti di selezionare la classe dirigente

Gettonopoli è figlia dell’incapacità dei partiti di selezionare la classe dirigente

Rosaria Brancato

Gettonopoli è figlia dell’incapacità dei partiti di selezionare la classe dirigente

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domenica 15 Marzo 2015 - 07:13

Il caso "gettonopoli" merita due riflessioni: una sugli aspetti di tipo etico ed una sull'incapacità dei partiti di selezionare la classe dirigente di Messina. I profili morali della vicenda sono figli di pessimi criteri di scelta da parte dei partiti nel farci rappresentare. A me non importa se l''invisibilità in Aula è un reato, interessa se l'invisibilità in Aula sta uccidendo la mia città.

Al di là di eventuali risvolti penali, il caso gettonopoli impone alcune riflessioni su due aspetti: uno di tipo etico,perché non tutti i comportamenti che hanno un’irrilevanza penale sono altrettanto irrilevanti sotto il profilo morale, ed un altro legato alla selezione della classe dirigente. Se in un cesto di mele alcune hanno macchie nere e tutti fanno finta di niente alla fine si dirà che “fanno tutte schifo”. Il silenzio è complicità e se stai zitto vedendo colleghi che piegano le norme ai loro interessi personali, diventi complice di un sistema bacato. Sono dell’idea che l’impegno in politica debba necessariamente essere pagato, perché in caso contrario rischiamo che solo i ricchi possano farlo, ma quanto stiamo vedendo necessita di un intervento da parte dei partiti. Se chi viene eletto adotta comportamenti non rilevanti penalmente ma ultrarilevanti sotto il profilo morale è arrivato il momento che i partiti cambino metodi per la selezione della classe dirigente. A me interessa poco se l’inchiesta sui gettoni di presenza porterà sviluppi di tipo penale, m’interessa di più che chi mi rappresenta lo faccia bene. A me interessa una città che funziona, un Consiglio comunale (e un’amministrazione) che svolgano il loro ruolo. Penso che sia più grave e profondo il reato etico commesso, anche se non esiste una figura di questo genere nei codici di procedura penale. La presa in giro,unita al fatto che non si vedono i risultati sul piano concreto unisce le due riflessioni e cioè che lo scandalo dei gettoni di presenza è figlio dell’incapacità di selezionare la classe dirigente. Quei gettoni di presenza infatti non li incassa la città in termini di risultati, non sono il corrispettivo di nulla. In Consiglio comunale la maggioranza non supera quasi mai i 24 presenti (e neanche per tutto il tempo), però, quanto a gettoni risultano tutti presentissimi, perché il trucco è inserire il tesserino. A me non interessa l’aspetto penale, ma quello etico: non abbiamo eletto 40 consiglieri comunali perché si facciano i fatti propri, ma perché esercitino il loro ruolo sia in termini propositivi che di controllo politico sulla giunta, sia in termini attivi per le scelte che incidono sul territorio che in termini di vigilanza sull’operato dell’amministrazione con mozioni, bocciature, proposte, emendamenti. A me non importa se l’invisibilità in Aula ha risvolti penali, m’ interessa il fatto che l’invisibilità in Aula sta uccidendo Messina. La città è sull’orlo del dissesto, ma il Piano di riequilibrio, che è il pilastro fondante per i prossimi 10 anni ed è il documento più importante degli ultimi 10 anni, è stato approvato da 17 consiglieri su 40. Ed erano presenti in Aula in 29 (9 hanno votato contro e 3 si sono astenuti). Quindi 29 consiglieri su 40 si sono espressi sul documento fondamentale per il nostro destino. E’ sul piano etico che scandalizza l’aver votato persone che non partecipano alle sedute. Non mi soffermo sulle motivazioni dei sì e dei no, così come dei no che sono diventati sì dopo un bel piatto di spaghetti aglio olio e peperoncino. Non importa se voti si no o può darsi, ma DEVI essere in Aula. E’ per questo che ti sei candidato. Non sei uno sbrigafaccende, non sei un socio del circolo del Bridge, sei un Consigliere comunale e rappresenti i messinesi. Devi esprimerti sulla pianificazione urbanistica, sulle scelte fondamentali per il territorio, per la comunità, devi espletare a fondo il tuo ruolo. Ho letto i regolamenti dei Consigli di altri Comuni, nei quali è prevista la decadenza dopo tre assenze ingiustificate ( sei a Catania). Dalle nostre parti l’assenza fisica (non quella del tesserino) è la regola. In molti regolamenti è previsto che se in Commissione devi assentarti devi metterlo a verbale e firmare l’orario d’uscita. Da noi la sorpresa è la presenza reale. Eppure risultano tutti presenti ai fini del gettone di presenza. Anzi, come richiede la legge 30 tutti “effettivamente partecipanti”.

Ora mi chiedo 1) se la regola a Palazzo Zanca è firmare in prima convocazione tanto il gettone te lo becchi lo stesso anche se non si svolge alcuna seduta 2) se utilizzi l’alibi della commissione per non andare al lavoro, magari per anni grazie alla legge 30 che prevede che per ogni seduta puoi assentarti tutto il giorno e se è notturna anche per il giorno successivo 3) se è il Comune a pagare gli oneri riflessi all’azienda ( e il consigliere prende gettone e stipendio) e gli unici a perderci sono i liberi professionisti che se vanno in Consiglio perdono introiti per la loro professione 4) se la legge 30 distingue la Sicilia dal resto d’Italia 5) se fatta la legge viene studiato l’inganno 6) se il legislatore è stato costretto a mettere come condizione l’ “effettiva presenza” pur di evitare furberie e nonostante ciò si è trovato il modo di aggirare anche la grammatica italiana, se nonostante tutti questi se abbiamo un’Aula che produce quel che produce allora c’è davvero qualcosa che non va. Dobbiamo interrogarci tutti, partiti ed elettori. I partiti fanno il loro mestiere: a loro interessano i portatori di voti, se poi non hanno alcuna passione, alcun interesse per leggersi un documento,alcuna voglia di stare in Aula, non importa. Ma è colpa anche di noi elettori. Se ho mandato a Palazzo Zanca 40 persone delle quali meno della metà espleta il ruolo, ben mi sta, vuol dire che è questo quello che voglio. Quando è scoppiato il caso dei gettoni di presenza ho sentito dichiarazioni da fantascienza: “Resto in Commissione fin quando m’interessa l’argomento, se l’argomento successivo non m’interessa me ne vado”. A prescindere dal fatto che le Commissioni sono tematiche, quindi “viabilità” o “servizi sociali” e non esiste la Commissione sauri e ope, un Consigliere ha il dovere d’interessarsi di TUTTI gli argomenti. Oppure: “Il lavoro in commissione non è importante quanto quello che faccio sul territorio”. Allora perché ti prendi il gettone di presenza? Fai volontariato sul territorio e te ne saremo grati. Oppure fai il consigliere di circoscrizione, o il lavoro sul territorio lo fai nel pomeriggio, oppure, non incassare il gettone di presenza per una presenza che non c’è mai stata.

La storia dell’effettiva partecipazione è esilarante. Il segretario generale Le Donne non ha battuto ciglio firmando gettoni di presenza per sedute andate deserte. Effettiva partecipazione ad una seduta deserta è un ossimoro (anzi,forse è pure truffa). Proviamo a immaginare le varie forme di effettiva partecipazione. 1) Partecipazione con il cuore (detto in siciliano “si visti u cori”) questa è la forma di quelli che vengono alla prima convocazione alle 8.30, firmano e spariscono sapendo che andrà deserta ma avranno lo stesso il gettone. E’ la classica: “Io ci ho messo il cuore”. 2) Partecipazione per solidarietà è il caso di chi fa uscire il segretario per non disturbare i 4 colleghi su 15 che sono effettivamente presenti, oppure entra in punta di piedi, firma e scappa dicendo “purtroppo non posso, ma sono con voi, contate su di me” 3) Partecipazione per ubiquità che assume due forme: o c’è la firma ma il corpo è altrove,oppure ci sono firma e corpo ma è la mente altrove. In quest’ultimo caso non possiamo addebitargli nessuna colpa. E’ solo colpa nostra che abbiamo mandato nel Palazzo una persona che magari ci fa trovare la scorciatoia per la licenza o l’autorizzazione, ci fa rilasciare un certificato in un nanosecondo, ma per il resto non gliene frega niente se passa il regolamento per le unioni civili piuttosto che l’ok all’invasione dei marziani o la Tari viene quintuplicata. 4)Partecipazione breve ma intensa. Questa è la più comune e ricorda quel che i mariti dicono a tante mogli: due minuti ma intensi. E’ una risposta incontestabile, perché se in quei pochi minuti il consigliere fa un discorso da urlo e poi va via come fai a dire che non è “effettiva partecipazione”? Insomma l’importante è partecipare.

Poi c’è la partecipazione effettiva, quella di quei consiglieri che ci mettono anima e corpo, in Commissione,in Aula, garantiscono il numero legale anche per chi non c’è mai, ci mettono faccia,firma, coraggio e passione. Studiano le carte, chiedono atti, presentano proposte,si battono in Aula, “vivono” al Comune. E quando scoppia lo scandalo finiscono nel calderone insieme agli altri e si arrabbiano con i giornalisti che non fanno i distinguo. Eh no, i distinguo avreste dovuto farli voi quando un collega mette la firma ma non c’è, mette il tesserino ma non c’è. Il silenzio si paga in mille modi. Se il collega firma e scappa “perché ha di meglio da fare” il primo ad essere fregato sei tu, è te che prende per il naso. Il silenzio è complicità. I distinguo dovrebbero farli anche i partiti e gli elettori. Se i partiti e gli elettori preferiscono serbatoi di voti, sbrigafaccende, manichini, figure da patronato, distributori di certificati in tempi rapidi, portatori sani di clientela, allora non lamentiamoci di come va la città. Questa vicenda è la fotografia di una città nella quale si pensa che il “consigliere comunale” è un lavoro come un altro e basta timbrare il cartellino. Invece no: è un onore rappresentare i messinesi e volare alto. Il Comune non è un patronato. Il Comune è la Casa dei cittadini che sognano una Messina grande. C’è un detto: “siamo quel che mangiamo”. In questo caso penso sia “siamo quel che votiamo”. E allora poi non lamentiamoci.

Rosaria Brancato

18 commenti

  1. Perfetta rappresentazione “plastica” della condizione di povertà culturale, civile, spirituale, politica ed ECONOMICA in cui versa da anni la città .

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  2. Perfetta rappresentazione “plastica” della condizione di povertà culturale, civile, spirituale, politica ed ECONOMICA in cui versa da anni la città .

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  3. Come al solito “GRANDISSIMA” Rosaria Brancato. Voglio la Brancato sindaco.

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  4. Come al solito “GRANDISSIMA” Rosaria Brancato. Voglio la Brancato sindaco.

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  5. Mah! Non avete capito che non c’è più nulla da fare.
    Quando per fare qualsiasi cosa si ricorre alla magistratura significa solo che abbiamo raschiato il fondo.
    Il politico dovrebbe essere la massima istituzionale morale, perché attraverso la sua opera viene normata la vita pubblica, compresa, badate bene, la magistratura. Io sono in pieno disaccordo con Rosaria Brancato questa volta. I politici non dovrebbero essere pagati se non con il mantenimento dello stipendio che avevano prima dell’elezione. Legge semplice. taglierebbe fuori i manciafranchi, che a quanto pare a Messina sono tanti. Rimarrebbe solo chi ha la passione vera, perchè politica è dedizione senza se e ma e … senza GETTONI.

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  6. Mah! Non avete capito che non c’è più nulla da fare.
    Quando per fare qualsiasi cosa si ricorre alla magistratura significa solo che abbiamo raschiato il fondo.
    Il politico dovrebbe essere la massima istituzionale morale, perché attraverso la sua opera viene normata la vita pubblica, compresa, badate bene, la magistratura. Io sono in pieno disaccordo con Rosaria Brancato questa volta. I politici non dovrebbero essere pagati se non con il mantenimento dello stipendio che avevano prima dell’elezione. Legge semplice. taglierebbe fuori i manciafranchi, che a quanto pare a Messina sono tanti. Rimarrebbe solo chi ha la passione vera, perchè politica è dedizione senza se e ma e … senza GETTONI.

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  7. Tu per chi hai votato per qualche extraterrestre o per uno di questi +++++++++++++
    i?

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  8. Tu per chi hai votato per qualche extraterrestre o per uno di questi +++++++++++++
    i?

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  9. Necessita abolire qualsiasi forma di finanziamento (gettoni compresi) ed avere esclusivamente politici per passione ad alta professionalità in quanto rappresentanti di tutti i cittadini (almeno sappiano che non si parcheggia negli stalli per disabili e non si insulta la polizia municipale vedi registrazione della telefonata alla C.O.). E’ da anni che la politica sforna (sceglie) dirigenti che non creino problemi agli stessi e che abbiano solo la capacità di “piegarsi” alla volontà del politico di turno: nel momento di prendere provvedimenti scottanti e/o ad alta professionalità ecco che sono in malattia, problemi familiari, etc. facendo slittare i tempi dei provvedimenti dirigenziali o scaricare la responsabilità a quello pro-tempore.

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  10. Necessita abolire qualsiasi forma di finanziamento (gettoni compresi) ed avere esclusivamente politici per passione ad alta professionalità in quanto rappresentanti di tutti i cittadini (almeno sappiano che non si parcheggia negli stalli per disabili e non si insulta la polizia municipale vedi registrazione della telefonata alla C.O.). E’ da anni che la politica sforna (sceglie) dirigenti che non creino problemi agli stessi e che abbiano solo la capacità di “piegarsi” alla volontà del politico di turno: nel momento di prendere provvedimenti scottanti e/o ad alta professionalità ecco che sono in malattia, problemi familiari, etc. facendo slittare i tempi dei provvedimenti dirigenziali o scaricare la responsabilità a quello pro-tempore.

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  11. che vergogna!!! sono xxxxxxxxxxxxx , puzziamo di fame e loro ne xxxxxxxxxxxx. Poi se li conosci nel quoditiano oltre a sentirsi xxxxxxxxxxxxxx, non fanno altro che criticare …xxxxxxxxx!!!

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  12. che vergogna!!! sono xxxxxxxxxxxxx , puzziamo di fame e loro ne xxxxxxxxxxxx. Poi se li conosci nel quoditiano oltre a sentirsi xxxxxxxxxxxxxx, non fanno altro che criticare …xxxxxxxxx!!!

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  13. Lucida e completa l’analisi della Brancato. Come ha affermato la CEI a proposito di Berlusconi, una cosa è la Legge e un’ altra è la morale. Ai cittadini rimane da giudicare lo spessore morale di chi hanno mandato al Comune e sperare però che la legge punisca i furbetti del quartierino. Pericle, nel 4* ses a.C. aveva stabilito che i poltici fossero pagati per evitare che solo i riccbi potessero dddicarsi alla politica. Ma sottolineava anche la necessità dell’impegno escludendo che chi faceva politica ci campasse sopra.

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  14. Lucida e completa l’analisi della Brancato. Come ha affermato la CEI a proposito di Berlusconi, una cosa è la Legge e un’ altra è la morale. Ai cittadini rimane da giudicare lo spessore morale di chi hanno mandato al Comune e sperare però che la legge punisca i furbetti del quartierino. Pericle, nel 4* ses a.C. aveva stabilito che i poltici fossero pagati per evitare che solo i riccbi potessero dddicarsi alla politica. Ma sottolineava anche la necessità dell’impegno escludendo che chi faceva politica ci campasse sopra.

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  15. basta eliminare il gettone di presenza e avremo politici veri, chi vuole fare politica lo faccia x missione e non x propri tornaconti…semplice no? inutile girarci attorno.

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  16. basta eliminare il gettone di presenza e avremo politici veri, chi vuole fare politica lo faccia x missione e non x propri tornaconti…semplice no? inutile girarci attorno.

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  17. bisogna chiamare quelli dell’ISIS è l’unico rimedio

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  18. bisogna chiamare quelli dell’ISIS è l’unico rimedio

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