"Io, in carrozzina e quelle transenne poco accessibili"

“Io, in carrozzina e quelle transenne poco accessibili”

Redazione

“Io, in carrozzina e quelle transenne poco accessibili”

lunedì 01 Aprile 2024 - 11:09

La giovane Teresa Cannavò racconta la "difficoltà a scendere dall'auto lì dove sono stati collocati gli archetti a Messina"

MESSINA – Basta barriere architettoniche e mentali ma attenzione, nei lavori, agli archetti. Il rischio è di complicare la vita, con questi dissuasori al parcheggio irregolare, a chi vive in carrozzina. Nel 2022 l’appello della giovane Teresa Cannavò, “vorrei uscire da sola ma Messina non me lo permette”, ha aiutato a sensibilizzare l’opinione pubblica. E noi di Tempostretto abbiamo raccontato il sogno e l’obiettivo di una Messina senza barriere da parte di chi lotta ogni giorno contro la disabilità. Abbiamo poi descritto il progetto “Messina accessibile”, con le amministrazioni De Luca e Basile. 6 milioni e mezzo per rendere la città più a misura di carrozzina, sia in centro, sia nelle zone di Ganzirri e Mili.

Ora Teresa Cannavò, in un post su Facebook, richiama l’attenzione su un altro aspetto importante: “Dovrebbe essere normale parcheggiare in un parcheggio riservato ai disabili e poter scendere dal mezzo senza fare salti mortali. Eppure non lo è. Non lo è perché chi si è occupato dei lavori, o del progetto, ha pensato bene di farlo affianco a una transenna”.

Di conseguenza, spiega con amara ironia Teresa Cannavò: “Va bene che non cammino, e qualcuno crederà ai miracoli, ma non ho ancora imparato a volare. Quindi ricapitolando si deve: spostare la macchina, far scendere il disabile, riparcheggiare o? Tra l’altro questo è l’unico libero perché anche chi di solito li occupa, senza averne diritto, si rompe di fare tremila manovre per scendere dal veicolo. Ahimè, se si fanno ancora scivoloni del genere, forse forse qualcosa la si sta sbagliando”.

Facciamo nostro l’appello perché le istituzioni intervengano là dove ci sono queste transenne, facendo una verifica.

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5 commenti

  1. In realtà la città è stata rimodernata senza tenere conto del disabile e dell’anziano

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  2. Perché tutti i paletti messi agli incroci ???
    Molto meglio senza.
    E poi l’attraversamento che non è più alla fine della strada, ma si deve girare l’altro lato ?
    E i semafori a chiamata, che non ci sono ?
    E i semafori proprio che mancano, tipo via la farina.
    Mi fermerei

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  3. Scusate ma cosa volete?? Un mondo ideale nn esiste…qua ci si arrangia tutto il giorno per sopravvivere..Carrozzina e non!!

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  4. Giorgio Verardo 1 Aprile 2024 14:40

    Non ci sono solo le barriere a Messina, c’è l’inciviltà e la prepotenza del Messinese medio che pretende il diritto di poter fare quello che vuole in barba alle leggi. Inutile prendersela con il Comune e la Polizia Locale / Metropolitana, facciamoci tutti un esame dì coscienza.
    Dovremmo vergognarci a leggere questi articoli che dimostrano quanto in basso siamo caduti come città e popolazione.

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  5. Chiedere ad una ragazzina sepolta in casa di arrangiarsi perché i vigili non esistono e i paletti sono installati senza criterio è un po’ troppo.
    Mondo perfetto dice…mah, a me pare morta la pietà.

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