sanità

Irccs pronto ad accogliere Nemo Sud: c’è intesa ma è tutto fermo. Perchè?

Domani il sit in per il Nemo Sud e mentre aumentano le prese di posizioni per salvare il Centro che dal 30 giugno rischia di chiudere battenti, sembra essere passato in secondo piano un fatto concreto.

L’intesa tra fondazione Aurora e Neurolesi per il trasferimento del Nemo era già pronta. Gli incontri tra le parti in causa avevano portato nelle scorse settimane ad un accordo che è stato sottoposto all’attenzione della Regione. L’intesa è stata modificata in seguito anche ad alcune integrazioni richieste dalla Regione su alcuni punti per aderire meglio alla normativa. L’Irccs è pronto ad accogliere il Nemo Sud, personale e pazienti, ma improvvisamente l’intesa è stata “congelata” a Palermo senza che sia stato possibile comprenderne le motivazioni. L’aspetto paradossale è che finora non siano stati chiamati in audizione all’Ars i vertici Irccs Piemonte e neanche in prefettura nonostante la disponibilità della struttura a risolvere la problematica. La domanda è: che fine ha fatto l’accordo?

Intanto sulla vicenda interviene il segretario generale della Cisl Messina Antonino Alibrandi che ha chiesto un forte intervento della Prefettura. «Del futuro di NemoSud se ne parla da mesi ma nessuno è riuscito a trovare una soluzione concreta, quella di cui hanno bisogno i pazienti ed i lavoratori- dichiara Alibrandi- Una interruzione dell’attività avrebbe ripercussioni gravissime per gli assistiti che hanno trovato un punto di riferimento importante nella cura delle malattie neuromuscolari. Occorre salvaguardare anche le professionalità di eccellenza nel campo neurologico che NemoSud ha costruito e formato nel tempo, dai medici al personale infermieristico e assistenziale. Il Prefetto intervenga con tutte le azioni istituzionali che sono di sua competenza perché non è possibile perdere una struttura di eccellenza. Si trovi una soluzione così come si era preoccupati di farlo sino a qualche settimana fa»