La Comunità greca ricorda il legame con il Savio e la chiesa del SS. Salvatore

La Comunità greca ricorda il legame con il Savio e la chiesa del SS. Salvatore

Vittorio Tumeo

La Comunità greca ricorda il legame con il Savio e la chiesa del SS. Salvatore

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lunedì 28 Settembre 2020 - 09:00

Il Presidente Macris parla a nome del sodalizio ellenico

Muove dalla Comunità Ellenica dello Stretto, storico sodalizio che promuove la valorizzazione della cultura greca a Messina e a cui si deve dar merito di aver corroborato il legame del territorio messinese con quello greco appunto, stanti le recenti notizie a proposito del passaggio di gestione dai salesiani alla Diocesi circolanti in questi giorni, la riflessione su un legame che non tutti conoscono, insistente tra il complesso dell’Istituto Domenico Savio e la presenza greca a Messina;

ha parlato, a nome della Comunità, il Presidente Prof. Daniele Macris: “Il centro educativo per molto tempo ha caratterizzato la fisionomia culturale del centro cittadino. Sia il collegio delle suore salesiane (Don Bosco) che la chiesa del SS. Salvatore (concattedrale, sulla carta, finora, di rito greco), con l’adiacente complesso educativo e sociale, si devono all’eredità spirituale e materiale dell’archimandritato del SS. Salvatore, come ben dimostrato da Pracanica nei suoi scritti”. “Anche la chiesa di S. Domenico – prosegue Macris – avrebbe dovuto essere destinata al rito greco. Dopo oltre cento anni, mutate le condizioni storiche, bisogna avere il coraggio di puntare sulla vocazione profonda di Messina, porto d’occidente volto ad oriente, luogo di incontro e di passaggio, di osmosi ed elaborazione culturale e politica.

Nella storia plurisecolare dell’Archimandritato brilla indelebile la stella del cardinale Bessarione di Trapezunte nel Ponto (1401-1472), principe greco della chiesa cattolica, alfiere dell’unità dei Cristiani, studioso e collezionista raffinato di testi antichi, ideatore del matrimonio moscovita di Zoi-Sofia Paleologo, sposa di Ivan III, quindi eternatore politico dell’idea imperiale sul trono russo. Un istituto religioso e socio-culturale nel nome del cardinale Bessarione, finalizzato alla formazione dei giovani, al dialogo ecumenico con l’Oriente cristiano e non solo (anche con musulmani, buddisti, shintoisti), al recupero delle forme d’arte sacra tradizionali, come l’iconografia nelle sue varie scuole, alla promozione della conoscenza del greco in Sicilia e in Calabria, con trasmissioni radiofoniche e televisive ad essa dedicate e infine anche alla restituzione della concattedrale di rito greco”.

Un progetto, quello proposto dalla Comunità Greca, che ben si coniugherebbe con alcuni schemi politici, sicché, come conclude Macris, “anche la svolta ecologica del programma della giunta De Luca va ad inserirsi nella sensibilità religiosa manifestata sia dal patriarca di Costantinopoli Bartolomeo che da papa Francesco, come padrini del nuovo progetto religioso, sociale e culturale nel nome dell’archimandrita cardinale Bessarione. Siamo certi che a Roma il nuovo progetto gode di forte simpatia e riteniamo che porterà una vera novità nella vita sociale, spirituale e culturale della nostra città”.

Vittorio Tumeo

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