La fotografa messinese Federica Carrozza: "Vi racconto le emozioni del mio Sanremo"

La fotografa messinese Federica Carrozza: “Vi racconto le emozioni del mio Sanremo”

Giuseppe Fontana

La fotografa messinese Federica Carrozza: “Vi racconto le emozioni del mio Sanremo”

mercoledì 15 Febbraio 2023 - 09:00

Al fianco di Giuseppe Contarini ha debuttato al Festival: "Un'occasione per crescere anche professionalmente". Il racconto dopo dieci giorni a contatto con gli artisti

MESSINA – Dallo Stretto al Festival di Sanremo per la prima volta nella sua vita. Federica Carrozza è una fotografa messinese che ha viaggiato verso Casa Sanremo insieme al concittadino Giuseppe Contarini, quest’ultimo un veterano della kermesse canora. Una scelta appagante, che le ha permesso di vivere un’esperienza unica a stretto contatto con artisti e conduttori, ma anche di crescere a livello personale e professionale.

Federica: “Stanchi ma soddisfatti”

Federica è tornata a Messina dopo dieci giorni belli e stancanti: “Sì c’è tanta stanchezza, ma lo reputo normale per un evento così. Sanremo lo si aspetta un anno intero e dura una settimana ma richiede un impegno enorme. Molti pensano che il Festival sia solo il cantante sul palco, ma dietro c’è una mole di lavoro incredibile. Pensiamo a Casa Sanremo: ci sono eventi giornalieri ogni due o tre ore, l’onda del Festival viene cavalcata tutto il giorno e c’è tanto da fare. Ospiti, autografi, firme, esibizioni, oltre a tutti i retroscena. Si tratta di un’esperienza bella e stancante, ma soprattutto formativa: ti fa capire che devi lavorare, come operare in squadra, e anche come capire quando puoi rilassarti un attimo e quando non ti è permesso. A fine giornata c’è tanta soddisfazione”.

Federica sugli ospiti: “Impazzita per Capirossi”

“Lì a Casa Sanremo abbiamo avuto tanti ospiti importanti – racconta Federica – ma per me ce n’è stato uno che mi ha fatto impazzire. Sarò di parte perché fin da piccola sono cresciuta con mio padre che guardava la Moto Gp e da appassionata di motori il momento più bello è stato quando è arrivato Loris Capirossi. Ero super gasata, lui è uno dei pochi a cui ho chiesto l’autografo e il selfie. Ma iconici sono stati anche i Cugini di campagna ed è stato bello vedere da vicino anche gli artisti più giovani di Sanremo. Alcuni non li seguivo molto, mi hanno impressionato per la maturità dimostrata nonostante la giovane età, anche mentre venivano intervistati dal sito Lercio, che è molto pesante a volte nelle domande ironiche”.

Dall’arrivo di Amadeus è stata poi “una sfilza di persone famose, ma sai che sei lì per lavoro. Sei un po’ combattuto tra l’emozione e la voglia di chiedere un selfie e il fatto che sei lì per lavorare. Fa strano inizialmente vedere così tanta gente famosa, ma se entri nel tuo ruolo ti emozioni, segui l’intervista e intanto dai il meglio per il tuo lavoro. I momenti belli? Sono stati tanti. La finale è stata una bella serata anche per il fatto che rappresentava la fine di un percorso. Lì ti rendi conto che sono passati 10 giorni senza accorgertene”.

Federica: “Alcuni artisti come gli amici con cui esci la sera”

“Fa strano – prosegue – perché il tempo scorre con una velocità disarmante. Giuseppe Contarini aveva detto che sarebbe stato così e inizialmente non lo capivo. In realtà si dorme poco, si lavora tanto, e pur avendo giornate molto schematiche, con gli orari ed eventi calendarizzati, non ti annoi mai. Non ci si annoia mai, sono 10 giorni ma la sensazione è di aver trascorso una sola giornata lunghissima. L’emozione vera è essere in mezzo a tutti quegli artisti. Non solo i partecipanti, ma anche presentatori, ospiti, altri cantanti. Vederli accanto a te e renderti conto che sono persone comuni è particolare. Lazza, Mr. Rain o Rosa Chemical sembravano amici con cui uscivi la sera”.

L’obiettivo adesso è bissare il viaggio a Sanremo. Federica già guarda al prossimo anno: “Spero assolutamente di tornare anche il prossimo anno visto che per me è stata un’esperienza bellissima ma anche molto formativa. Secondo me non bisogna essere alla ricerca della foto con l’artista o del selfie. Ma devi saper cogliere il meglio dal punto di vista lavorativo”.

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