cronaca

La tragedia di Minissale, il ricordo di Federico nel racconto degli amici

MESSINA – “Da piccoli giocavamo insieme a pallone, giornate intere, abita qui vicino” Lo ricordano così gli amici di infanzia, Federico Cicero, accorsi subito nei pressi della chiesa Valdese di Minissale, quando hanno saputo che il ragazzo era rimasto vittima di un tragico incidente stradale. Il giovane aveva compiuto 18 anni ad aprile scorso, da poco era patentato e oggi pomeriggio viaggiava in discesa, in via Bartolomeo Colleoni, a bordo del suo scooter bianco fiammante. Sarebbe stata la prima estate da maggiorenne, e probabilmente se la immaginava a bordo di quel due ruote nuovo di zecca. Che invece gli è costato la vita, insieme forse alla velocità ed all’asfalto rovente.

Invece per lui è finito tutto oggi pomeriggio: affrontando un curvone, ha perso il controllo del due ruote che è scivolato a terra, praticamente intonso, mentre il ragazzo è volato sull’asfalto schiantandosi contro un palo dell’illuminazione. Quando il 118 e la Polizia Municipale sono arrivati, a terra c’era il corpo del ragazzo in una pozza di sangue, tracce di materia organica, qualche pezzo dello scooter, adagiato sull’asfalto qualche metro più in là. Immediata la corsa dell’ambulanza al vicino Policlinico, ma per il diciottenne non c’è stato nulla da fare, il violento trauma cranico gli è stato fatale. Al Pronto soccorso sono arrivati anche i suoi familiari, straziati.

Sul posto invece i carabinieri e gli agenti dell’Infortunistica, che hanno effettuato i rilievi che serviranno a verificare o smentire la prima ricostruzione della dinamica e chiarire se il giovane indossasse il casco o meno. Escluso il coinvolgimento di altri mezzi.