Secondo round giudiziario sulla vicenda del complesso turistico. Lo scorso anno il Tar aveva dato ragione al Comune
MESSINA – Sarà il Consiglio di Giustizia amministrativa a decidere se i fabbricati del villaggio turistico Le Dune di Mortelle vanno demoliti o no, e soprattutto se l’area della zona nord cittadina potrà ospitare nuove strutture, o altre di diversa natura, o se ci saranno vincoli più stringenti. Intanto c’è il disco rosso alle demolizioni, quindi i fabbricati della struttura ricettiva restano nello stato in cui si trovano oggi.
La società proprietaria dell’albergo, conosciuta anche per aver alloggiato una parte degli sfollati di Giampilieri, dopo l’alluvione del 2009, ha infatti presentato ricorso al Cga, dopo aver avuto “la peggio” davanti al Tribunale amministrativo regionale, che a metà dello scorso anno con due provvedimenti successivi sembrava aver chiuso definitivamente la vicenda.
Adesso i giudici amministrativi d’appello dovranno dire se ha ragione il Comune, a considerare i fabbricati abusivi, non rispondenti al progetto, non sanabili, o se le sanatorie chieste dalla società sono da autorizzare. Sullo sfondo c’è appunto la questione che riguarda l’edificabilità di tutta quella splendida area di costa.
A metà dello scorso anno il Tar ha dato ragione al Comune di Messina, assistito dall’avvocato Antonino Giunta: no alle richieste dell’impresa, le sanatorie non possono essere concesse. Erano circa 70 le istanze di sanatoria, presentate sulla base di procedure amministrative complesse, dopo un lungo parallelo processo penale chiuso con la condanna dell’impresa e di tutti i soggetti coinvolti. Se il Cga confermerà la linea del Tar, le demolizioni sembrano inevitabili e il Comune potrebbe acquisire il complesso.
