Arenaways ci riprova: la società, fondata dal messinese Giuseppe Arena, era fallita nel 2011

Era il 15 novembre 2010 quando, alle 7,10, il primo treno privato italiano partiva per il viaggio inaugurale tra la stazione di Torino Lingotto e Milano.

Da allora tante le vicissitudini che hanno contraddistinto Arenaways, la compagnia ferroviaria privata, fondata nel 2006 dal messinese Giuseppe Arena, che avrebbe dovuto collegare il Piemonte con altre città al di fuori della regione in libera concorrenza con Trenitalia.

Ma lo sviluppo societario si presentava drammatico già alla fine del 2010 quando la perdita netta di gestione si aggirava intorno ai 3,6 milioni.

Il colpo mortale, infatti, lo aveva inferto l’Ufficio per la regolazione dei servizi ferroviari del Ministero delle Infrastrutture che affermò l’inammissibilità della concorrenza nei confronti di Ferrovie dello Stato per i collegamenti regionali e, di fatto, costrinse Arenaways a cancellare le fermate intermedie tra i due capoluoghi.

Una decisione che si abbatté come una scure su Giuseppe Arena e che scompaginò gli obiettivi societari visto che sui convogli i viaggiatori non superavano settimanalmente le 1.000 unità.

E così, nel febbraio 2011, Arenaways procedeva alla cancellazione di uno dei due treni che giornalmente collegavano Torino a Milano e viceversa mentre dal 1° agosto dello stesso anno veniva definitivamente soppresso il collegamento tra le due metropoli ed anche il servizio tra Santhià e Livorno.

Contestualmente il Tribunale di Torino, vista l’istanza di fallimento presentata alla fine di luglio da alcuni soci, disarmati dalle continue resistenze e dal deficit di bilancio, nominava un curatore ed il 2 dicembre 2011 dichiarava conclusa la procedura fallimentare.

Dalle ceneri della vecchia Arenaways, riacquistata a dicembre dello scorso anno da una cordata di imprenditori per 4,5 milioni, sta per sorgere una nuova compagnia denominata Strade Ferrate Alta Italia.

Tra i nuovi azionisti la maggioranza delle quote sarà in mano alla valdostana “Cape S.r.l.” di Ezio Colliard, l’austriaca “Railway B.W.” avrà il 20%, la “Ambrogio Trasporti S.p.A.” il 10% mentre il messinese Giuseppe Arena avrà una quota minoritaria del 3%.

La nuova compagine ha già definito le sedi, quella operativa rimarrà ad Alessandria mentre quella legale sarà allocata in Val d’Aosta

L’attività potrebbe riprendere nel prossimo mese di marzo ma tutto dipenderà dalla decisione dell’Antitrust che dovrà pronunciarsi sul presunto “comportamento ostruzionistico” di Ferrovie dello Stato e Rete Ferroviaria Italiana nei confronti della società Arenaways e dalla sentenza del Tar del Lazio deciderà sulla querelle delle fermate intermedie.

Nel programma di Strade Ferrate Alta Italia è contemplata anche la riassunzione dei 74 dipendenti attualmente in cassa integrazione.

“Sono convinto che avremo riconosciuti i nostri diritti. Adesso c’è spazio per le liberalizzazioni perché il clima politico è cambiato. Il piano di ripartenza prevede la ricostituzione dei collegamenti tra Torino e Milano e tra Torino e Livorno oltre ai treni turistici Autozug e Autoslaap che collegano Alessandria e Trieste con Germania e Austria con trasporto dell’auto al seguito” – ha dichiarato Giuseppe Arena – “mentre dal mese di giugno sarà avviato il servizio di treni notturni che collegheranno Torino, Alessandria e Milano con Bari e Villa San Giovanni”. (Giuseppe Spano’)