L’oggetto piccolo b, romanzo contro la depressione

L’oggetto piccolo b, romanzo contro la depressione

Pierluigi Siclari

L’oggetto piccolo b, romanzo contro la depressione

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sabato 14 Marzo 2020 - 10:10

È uscito lo scorso mese in libreria L’oggetto piccolo b, romanzo di Enzo Papetti di cui Gianrico Carofiglio ha sottolineato toni e colori di una messa in scena trasparente e luminosa.

Abbiamo raggiunto telefonicamente l’autore, che ci ha risposto, per ovvi motivi, dall’interno della sua abitazione milanese. “Milano è deserta” racconta Papetti, “e non siamo davvero abituati a vederla così. Personalmente, lo stare a casa non è un grosso cambiamento per me, in quanto passo comunque gran parte del mio tempo a leggere e scrivere. Capisco che per persone più dinamiche sia diverso, oltre naturalmente alle questioni lavorative. Non può non esserci preoccupazione, sia per la questione sanitaria che per quella economica, credo però che sia importante sforzarsi di essere ottimisti”.

La storia

Ivan è un libraio sposato con Marta. La loro relazione è solida… se lui non si innamorasse di Fedro. Divorzio. Marta conosce Roberto e lo sposa. Hanno un figlio e capiscono di essere incompatibili. Secondo divorzio. La trama proseguirà tra colpi di scena, conclusioni e nuovi inizi.

L’oggetto piccolo b è nato all’improvviso. Il racconto di una mia amica in merito all’improvvisa scomparsa di Ivan Dragoni, che ha avuto un ruolo fondamentale per la comunità gay milanese, è stata la scintilla che mi ha suggerito l’incipit. Un giorno ho iniziato a scrivere e sono andato avanti. Tutte le dinamiche della storia sono frutto della mia immaginazione, non c’è nulla di biografico”.

oggetto piccolo b

Tra cinema e letteratura

L’oggetto piccolo b è il primo romanzo di Enzo Papetti, che in passato ha pubblicato opere di saggistica, è stato docente di materie cinematografiche per trent’anni alla Sapienza e alla IULM, e ha scritto e diretto diversi film tra cui Calcolo Infinitesimale.

“La differenza tra la scrittura per il mezzo audiovisivo e quella per un’opera letteraria è un argomento che mi ha coinvolto molto. In questo romanzo c’è molto dialogo, che non solo porta avanti la trama ma rivela anche molto dei personaggi. Questi, infatti, vengono descritti più dalle loro stesse parole che dalla narrazione. Sicuramente le mie esperienze precedenti mi hanno portato a una scrittura che può essere definita audiovisiva”.

I tabù

“Nel romanzo si parla di un amore omosessuale, ma non è questo che lo caratterizza. L’amore è amoredice Papetti.Oggi a Milano l’omosessualità non è più un tabù, discriminazioni e stereotipi sono stati superati quasi completamente. Devo dire che a Roma, città che per lavoro frequento molto, la situazione è un po’ diversa. In generale, comunque, la letteratura ha da sempre affrontato temi scomodi, proponendo nuovi dialoghi al riguardo”.

Un’opera contro la depressione

L’oggetto piccolo b è accompagnato da una sorta di “bugiardino creativo” che ne descrive, in maniera originale e divertente, finalità e uso. “Sicuramente è un’opera che ha l’intento di portare un po’ di buon umorecontinua l’autore. “Come dice il protagonista: le cose non sono mai come crediamo che siano, la fine è un nuovo inizio. I personaggi del romanzo sono esposti all’incertezza, sia esterna che interna, ma nessuno vive tale situazione in modo drammatico. C’è un clima di leggerezza che spero arrivi al lettore”.

Si tratta anche di un’opera multimediale, che rimanda spesso a oltre opere, musicali e cinematografiche. Del resto, sia umanamente che professionalmente sono molto legato alla tradizione sperimentale nata negli anni ’60. L’oggetto piccolo b è un gioco, ma un gioco sperimentale”.

Il rapporto con la Sicilia

“Abbiamo una casa a Strombolirivela Enzo Papetti, “dove ci rechiamo più volte nel corso dell’anno. Messina è quindi una tappa fissa, e alle Eolie ho conosciuto molti messinesi. L’emergenza coronavirus ha bloccato, come si può immaginare, il tour di presentazioni de L’oggetto piccolo b. C’era una tappa già fissata a Catania, che sicuramente recupereremo appena sarà possibile, con la speranza di aggiungerne anche una a Messina”.

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