Mafia dei pascoli, il pentito non parlerà al processo Nebrodi

Mafia dei pascoli, il pentito non parlerà al processo Nebrodi

Alessandra Serio

Mafia dei pascoli, il pentito non parlerà al processo Nebrodi

venerdì 22 Marzo 2024 - 18:40

No alla deposizione del barcellonese Micale, si va avanti con le richieste dell'Accusa contro i clan di Tortorici e le truffe Agea

MESSINA – Non c’è spazio per riaprire l’istruttoria né per sentire la testimonianza del pentito Salvatore Micale, ex braccio armato dei barcellonesi. Le sue dichiarazioni sono generiche e “per sentito dire” o, tecnicamente “de relato”, spiega la Corte d’Appello che sta conducendo il processo Nebrodi e che stamane, riunita nell’aula bunker del carcere di Gazzi, ha emesso una articolata ordinanza pronunciandosi su tutte le richieste formulate dalle parti alle scorse udienze.

Le dichiarazioni del pentito

Il succo è comunque questo: no alla richiesta della Procura di rinnovare gli atti per interrogare Micale che, scrivono i giudici di secondo grado “per sua stessa ammissione non avrebbe mai conosciuto alcun imputato di questo processo ed avrebbe appreso notizie in carcere da (altri ndr) soggetti..”.

Le dichiarazioni del collaboratore di giustizia entrano comunque nel processo attraverso i verbali depositati dall’Accusa, che entrano agli atti insieme al resto degli atti prodotti dalla Procura, ovvero sentenze passate in giudicato e ordinanze, tra le quali la seconda tranche dell’operazione Nebrodi, scattata a febbraio scorso.

Il ruolo dei centri di assistenza agricola nelle truffe Agea

Rigettate quasi in toto le richieste dei difensori ad eccezione di quella relativa alla sentenza di proscioglimento di uno degli operatori dei centri di assistenza agricoli coinvolti anche in questo processo. Il ruolo degli operatori dei CAA nelle truffe Agea, il riconoscimento dell’accusa di associazione per il gruppo dei batanesi e l’esclusione per il grosso della “nuova famiglia” dei Faranda sono proprio i capisaldi della sentenza di primo grado, scritta dal Tribunale di Patti a fine del 2022, e sono probabilmente anche i principali “argomenti in ballo” in questo processo di primo grado. Si torna in aula il 19 aprile, ancora una volta al bunker di Gazzi, per dare la parola all’Accusa. Poi si riprenderà a maggio per sentire difensori e parti civili.

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